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Ecco la nuova stagione teatrale 2023 – videointervista

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Nomi importanti e spettacoli di prestigio. Queste sono le caratteristiche della stagione teatrale al Teatro Eschilo di Gela che inizia il 26 novembre con il lavoro di Luigi Pirandello Liola’ con Tuccio Musumeci. E poi Paola Turco, il balletto del Lago dei Cigni e tanto altro.

Ci dice tutto il direttore artistico Franco Longo:

E poi c’e il teatro dei più piccoli

Domani di scena Pinocchio.

Ecco le schede degli spettacoli_

Liolà con Mario Incudine, Moni Ovadia, Tuccio Musumeci

Regia: Moni Ovadia, Mario Incudine

Autore: Mario Incudine, MoniOvadia, Paride Benassai, Luigi Pirandello

Liolà rappresenta la vita, il canto, la poesia, il futile ancorché necessario piacere. Lui è l’amore e la morte, il sole e la luna, il canto e il silenzio, il sangue e la ferita, incarna in sé il Don Giovanni di Mozart e il Dioniso della mitologia, governato dall’aria che fa ruotare il suo cervello come un “firrialoru”, un mulinello. E’ un uccello di volo che teme la gabbia e volteggia da un amore all’altro senza mai posarsi troppo a lungo sopra un singolo ramo. Volteggia e canta continuamente, mirando tutti dall’alto, abbracciando, baciando, amoreggiando, sì, ma scansando scaltro le trappole della restrizione. Zio Simone, suo contraltare dai toni grotteschi e tragicomici, personaggio cinico e senza scrupoli attorno al quale ruota tutta la vicenda dei figli delle due protagoniste Tuzza e Mita, tratteggia invece la figura dell’uomo pavido e viscido che pur di avere un figlio, un erede a cui lasciare “la roba”, è disposto a qualsiasi compromesso.

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Mi amerò lo stesso con Paola Turci di Paola Turci e Alessandra Scotti
regia di Paolo Civati
produzione Stefano Francioni Produzioni
e Friends and Partners

Mi amerò lo stesso è un monologo che a volte vorrebbe essere un dialogo. Paola Turci si racconta, ma certe volte non è più lei a parlare, bensì qualche personaggio che ha incontrato nel corso della sua vita, a cui lei presta solo la voce, a volte ci mostra il punto di vista di sua mamma, personaggio che torna in ogni momento importante, a volte sono protagonisti di un solo momento.
Un monologo sincero e divertente in cui alla realtà si mischiano i sogni e nei sogni entra la vita.
Il racconto della vita di una donna in cui è facile identificarsi: i suoi desideri, le sue debolezze, i ricordi e le speranze per il futuro.
Il tutto legato da alcune canzoni che hanno fatto da colonna sonora a ogni fase della sua esistenza.
Paola Turci si mette a nudo e lo fa portando sul palco uno dei più grandi insegnamenti che la vita le ha regalato: qualunque cosa accada… mi amerò lo stesso.

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La prima volta con Paolo Conticini

Paolo Conticini legge, canta e racconta un po’ di sé: la famiglia, gli studi, i suoi primi lavori, poi l’incontro con Christian De Sica che gli dà la possibilità di esprimersi come attore… è solo l’inizio di un percorso artistico in continua evoluzione, ricco di soddisfazioni nel cinema, in tv e in teatro.

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TI  RACCONTO UNA STORIA con EDOARDO LEO

Un reading-spettacolo che raccoglie appunti, suggestioni, letture e pensieri che l’attore e regista romano Edoardo Leo ha raccolto dall’inizio della sua carriera ad oggi. Venti anni di appunti, ritagli, ricordi e risate, trasformati in uno spettacolo coinvolgente, che cambia forma e contenuto ogni volta, in base allo spazio e all’occasione.

È uno spettacolo che fa sorridere e riflettere, che racconta spaccati di vita umana unendo parole e musica. Una riflessione su comicità e poesia per spiegare che, in fondo, non sono così lontane. In scena, non solo racconti e monologhi di scrittori celebri (Benni, Calvino, Marquez, Eco, Benni, Piccolo…), ma anche articoli di giornale, aneddoti e testi di giovani autori contemporanei e dello stesso Edoardo Leo.

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CARAVAGGIO il maledetto con Primo Reggiani, Francesca Valtorta, Fabrizio Bordignon

Produzione: Teatro Ghione. Regia di Ferdinando Ceriani

Autore: Ferdinando Ceriani

Caravaggio e quello che probabilmente può essere accaduto.
Il fascino delle immagini, dei quadri composti come pronti per prendere vita, l’assoluta concretezza della luce, la forza evocativa dei bui improvvisi, le facce, quelle straordinarie facce impresse da sempre nella memoria. E poi la Roma cinquecentesca ed eterna dove le epoche si sovrappongono e si fondono l’una nell’altra, Trastevere, San Luigi dei Francesi, i luoghi deputati che hanno segnato l’arte creativa del pittore, le ombre dei ricordi e gli incubi, l’amore e la morte che lo hanno perseguitato.

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IL LAGO DEI CIGNI

Coreografo : Luigi Martelletta

Luigi Martelletta inizia gli studi a soli sei anni alla scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, a 17 anni si diploma e a 21 anni già diventa il primo ballerino.

Da allora ha danzato tutti i ruoli del repertorio classico alternando le sue recite con artisti quali: Rudolf Nureyev, MikailBaryshnikov, Roberto Bolle. Ha lavoratonella sua carriera con Roland Petit (Ballet National de Marseille), Maurice Bejart (Ballet du XXe Siècle), Oscar Araiz (Grand Theatre de Genève), Alberto Alonso (Ballet Nacional de Cuba), Ben Stevenson (Houston Ballet).

Attualmente ha fondato una sua compagnia, “Almatanz” con la quale viene invitato ad esibirsi nei più prestigiosi teatri italiani ed europei.

Perché non canti più

Cecilia Syria Cipressi

Concerto spettacolo per Gabriella Ferri

ideato da Pino Strabioli e Cecilia Syria Cipressi
direzione musicale Davide Ferrario e Massimo Germini
con la supervisione di Seva, figlia di Gabriella

Il teatro Vittoria presenta il primo di una serie di eventi speciali, che uniscono il teatro alla musica. Un concerto spettacolo dedicato alla figura di una delle protagoniste indiscusse dell’ultimo secolo, la grande cantante Gabriella Ferri, originaria del quartiere Testaccio e che calcò il palcoscenico del Teatro. Ideato da Pino Strabioli ed interpretato sul palcoscenico da Syria, con la supervisione di Seva, il figlio di Gabriella.

Da una valigia rossa è nato un libro-album dove ho raccolto scritti,disegni, appunti,scarabocchi, lettere e pensieri di Gabriella.
Quella valigia mi è stata data da suo marito e da suo figlio.
In quella valigia ho rovistato per intere notti e interi giorni, accatastati, sparsi, mischiati c’erano e ci sono ancora fogli di carta colorati e in bianco e nero.
Ho incontrato Syria in un ristorante di Trastevere e mi ha dichiarato la sua passione per Gabriella.
Abbiamo pensato di provare ad aprirla insieme quella valigia per farla diventare suono e voce.
Stiamo sparpagliando le note e le canzoni che Gabriella amava di più e le stiamo mischiando ai suoi pensieri.
Sarà un cantare recitando o un recitar cantando.
Un concerto, un racconto.
In molti me l’hanno chiesta in prestito quella valigia rossa,l’ho sempre tenuta stretta.
Syria ha nella voce e nel cuore quei pezzetti di Roma che sapranno dove portarla, dove aprirla, dove lasciarla cantare e raccontare.

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TRE – IL NUMERO (IM) PERFETTO

I GEMELLI DI GUIDONIA

Pacifico, Gino ed Eduardo si ripresentano con un inedito show musicale arricchito nei testi e nei contenuti. Li vedrete e sentirete omaggiare i più grandi cantanti della storia della musica italiana ed internazionale, ovviamente con imitazioni e intonazioni incredibilmente perfette, come sempre tutto dal vivo. I Gemelli di Guidonia divertiranno il pubblico con le loro gag, accompagnate da videoproiezioni e, sempre, da tanta musica. 

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L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA

CORRADO  TEDESCHI

“L’uomo dal fiore in bocca” ritorna in scena grazie all’interpretazione di Corrado Tedeschi, che offre un’interpretazione antiretorica del capolavoro pirandelliano, utilizzando le sue doti di comunicatore in una ‘lezione’ semiseria su Pirandello e la follia, attraverso un gioco che prevede il diretto coinvolgimento degli spettatori. Esterno di caffè (di una stazione) di notte; un pacifico avventore sorseggia una bibita, aspettando il primo treno del mattino. Un altro cliente, gradualmente, inizia a dialogare con lui, dimostrando un’inconsueta capacità di osservazione, in un crescendo che culmina nella confessione del suo male, quell’epitelioma – fiore in bocca – che gli lascia pochi giorni di vita. Una sapientissima miscela di tragico, grottesco e umoristico.

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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

L’eredità di Paolo Capici continua: lettera della moglie

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Riceviamo e pubblichiamo la nota della vedova dell’avv. Paolo Capici, Rocchina Pisano.

“A un mese dalla improvvisa scomparsa di mio marito Paolo Capici sento l’esigenza di rivolgermi alle istituzioni con particolare riguardo all’ill.mo Presidente del Tribunale di Gela e al nostro Sindaco. Vi scrivo perché in queste settimane non ho solo sentito la vicinanza di chi gli ha voluto bene ma ho dovuto accogliere lo sgomento e lo smarrimento di chi sente di aver perso tutto.

Perché se è vero che io ho perso il mio prezioso marito, l’uomo che ho amato in salute e in malattia, ho dovuto constatare che molti gelesi hanno perso il loro unico faro, la loro unica speranza di essere ascoltati quando le cose si fanno complicate, quando le istituzioni non danno risposte, quando la vita si fa difficile e tutti ti voltano le spalle.

Paolo poteva infatti permettersi ogni comfort, era amato da una grande famiglia che lo sosteneva in ogni sua esigenza e non aveva bisogno delle istituzioni per vivere sereno. Eppure le perseguiva, creava incontri e scontri e di certo non per sé stesso. Una catena infinita di battaglie per gli interessi di tutti spesso da solo, nemmeno i diretti interessati al suo fianco ma solo Paolo per tutti contro tutti.Lo abbiamo visto così nelle piazze, in televisione, in Tribunale, negli uffici del comune sempre agguerrito e determinato e il silenzio che ha lasciato è assordante.

Vi scrivo perché io oggi sono la vedova di Paolo Capici e in quanto tale penso ai suoi orfani, cittadini smarriti dalla perdita di un uomo straordinario che vi chiedo di onorare espiando i più vecchi peccati. E’ tardi per mostrargli che adesso è chiaro anche a voi che non agiva per pubblicità personale e per riparare le cattiverie che talvolta subiva. Potete però rivedere le priorità dei vostri interventi sforzandovi per le politiche di sostegno alla disabilità da ora in poi un po’ più soli, anche voi, perché non ci sarà più mio marito a punzecchiarvi.

Non sedie a rotelle per disabili negli uffici pubblici né messaggi di solidarietà ma interventi seri e concreti per contrastare le situazioni che ostano all’inclusione.Basti pensare, a titolo esemplificativo, che mio marito doveva chiedere l’apertura del cancello per le auto per poter accedere in tribunale, doveva sperare che l’ascensore funzionasse per poter arrivare in udienza, doveva chiedere agli impiegati dei servizi sociali presso il comune di Gela la cortesia di scendere al pian terreno per svolgere i colloqui, doveva gestire le conseguenze delle lungaggini processuali.

Una serie di esperienze che hanno coinvolto vostri uffici, vere e concrete delle quali vi chiedo di fare tesoro, per le quali vi chiedo di smentire il triste mantra di chi sente che, morto Paolo, nessuno si occuperà più di loro. Non basterebbero mille righe per esprimervi l’importanza delle mie richieste ma concludo questo scritto nella speranza che possiate cogliere la profondità del dolore di molti e il loro auspicio di trovare un conforto nel vostro imminente, concreto e serio impegno affinché, dopo la scomparsa di mio marito, nessun disabile venga abbandonato”.

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Flash news

Il Pd gelese sostiene l’attivazione dell’Utin al Vittorio Emanuele

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Dal Pd di Gela, riceviamo e pubblichiamo:

il Partito Democratico di Gela segue con attenzione la situazione sanitaria locale. A riguardo si registra la recente nota del Direttore Sanitario dello Ospedale Santa Elia di Caltanissetta indirizzata al Tavolo Tecnico Regionale Sanitario per prevedere la nascita della Utin unità di terapia intensiva neonanatale a Caltanissetta, dove nel 2024 vi sono stati 401 nascite, anche in presenza di pari Utin in funzione allo Ospedale di Enna distante circa 30 Kilometri da Caltanissetta.

In materia si evidenzia che la Città di Gela, dove nel 2024 vi sono state 555 nascite, la Utin inserita nel piano sanitario regionale vigente non è entrata ancora in funzione, nonostante nel locale Ospedale Vittorio Emanuele sono già arrivati i previsti macchinari occorrenti per la attivita della Utin per vari milioni di Euro, perché non vi è stato assegnato il personale medico. Peraltro la Utin di Gela andrebbe a servire anche i comuni del sud della provincia che distano quasi cento kilometri dalle Utin più vicine di Enna e Catania.Ben venga la richiesta di istituire la Utin a Caltanissetta ma si chiede con forza ai vertici della Asp di Caltanissetta ed allo Assessorato Regionale alla Sanità di mettere i funzione al piu presto la Utin a Gela in quanto già inserita nel piano sanitario regionale e per la quale sono stati già acquistati i necessari macchinari allo stato non utilizzati. Altresi si fa presente anche la forte necessità di istituire a Gela la unità di Emodinamica in quanto annualmente circa duecento pazienti da Gela vengono trasferiti a Caltanissetta con grave pericolo per la vita per i tempi occorrenti a coprire la distanza e per i rischi stradali scaturiti. Di quanto sopra il PD di Gela informerà il Partito regionale e nazionale nonché i parlamentari regionali PD facenti parte della Commissione Sanità alla Assemblea Regionale Siciliana per mettere in campo le azioni più utili ed incisive tese a dotare Gela di una sanità degna di questo nome. La Struttura Commissariale del PD di Gela

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Spettacolo

“Trinacria in danza – Winter edition”, al teatro Eschilo successo per la sesta edizione

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Successo al teatro Eschilo per la sesta edizione di “Trinacria in danza – Winter edition”, manifestazione di cui è direttore artistico Emanuele D’Angeli: sono state oltre venti le scuole partecipanti, arrivate da tutta la Sicilia. Tra loro anche quattro realtà gelesi che si sono distinte per il livello mostrato, come evidenziato dalle valutazioni dei giudici Giuseppe Bonanno, Simone Mannino, Melania Liotta e Christian Carapezza.

Si sono esibite le reatà locali dell’Asd Snoopy, la scuola “Fra scarpette e sogni”, i gruppi di Urban dance dell’Accademia di arti sceniche, la Chorós di Rocco Lo Nigro. Quattro le discipline ammesse al concorso: classico, moderno-contemporaneo, hip hop, idea coreografica. Ecco nel dettaglio i loro risultati.

Accademia di Arti sceniche (gruppi di Urban Dance diretti dall’insegnante Giada Gentili)

Hip Hop categoria fino ai 9 anni: Secondi classificati con la coreografia “Shoop” e primi classificati, più il premio speciale miglior gruppo di categoria con la coreografia “Potion”- Lil Monster Crew. Hip Hop categoria 10/12 anni: primi classificati con la coreografia “Burnitup” e borsa di studio per Space Jam School a Palermo il 25 gennaio. Hip Hop Categoria 13/16 anni: primi classificati con la coreografia “Pass The ducht “ e premio speciale miglior gruppo di categoria. Categoria Idea coreografica over 17 anni: primi classificati con “I Mangiamorte” – Academy Crew e premio speciale miglior Idea coreografica di tutto il concorso con oltre 100 coreografie in gara. Oltre i vari premi tutti i gruppi hanno ottenuto diverse borse di studio per “Palermo danza” e “Prix Sicilia dance competiton”.

Fra Scarpette e Sogni (insegnate Paola Tranchina)

Categoria 9 anni modern: primo e secondo posto più borsa di studio per evento in Calabria a luglio. Categoria 10-13 anni modern: primo e secondo posto più borsa di studio Prix Sicilia Dance international ballet (Catania). Categoria 10-13 anni Hip Hop: terzo posto. Categoria modern 13-16 anni: secondo posto assolo, più borsa di studio Prix Sicilia Dance international ballet. Categoria 13-16 anni hip hop: secondo posto più borsa di studio “Palermo in danza”

Asd Snoopy (insegnante Cettina Averna)

Categoria classico fino a 9 anni: terzo posto e borsa di studio per il Prix Sicilia Dance international ballet. Categoria idea coreografica 13-16 anni: primo posto e borsa di studio per il Prix Sicilia Dance international ballet.

Scuola Chorós (insegnante Rocco Lo Nigro)

Categoria modern 13-16 anni: terzo posto. Categoria contemporaneo 13-16 anni: secondo posto.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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