Segnaliamo il degrado in cui si trova Manfria, in particolare Via delle Margherite, una delle strade più trafficate della zona.
La strada è impraticabile: piena di buche, erbacce e piante cresciute spontaneamente ai bordi, che sono diventati luogo di deposito di rifiuti e che causano pericoli sia per la circolazione di macchine, motorini, biciclette, sia per i pedoni che sono costretti a camminare al centro della carreggiata, rischiando così continuamente di essere investiti. Come mai il Comune non interviene nella pulizia e nella manutenzione stradale e nella falciatura dei cigli? Eppure la Tari sui rifiuti arriva puntuale. E’ quanto denunciano in una nota, Giuseppe Passanti e Marco Abbate.
Inoltre, con Ordinanza Sindacale n. 176 del 15/04/2022, il Sindaco Lucio Greco ha ordinato a tutti i proprietari di aree site nel perimetro urbano, di curare e porre in essere, entro e non oltre il termine di 30 gg., “tutti gli adempimenti atti alla pulizia, rimozione di rifiuti, di erbe e sterpaglie e successivo conferimento in discarica autorizzata, al fine di assicurare decoro, igiene e sicurezza pubblica, nel rispetto dell’art. 82 del R.E.C. nonché dell’art. 192 del D.Lgs 152/06”, con l’avvertimento che, in mancanza di ottemperanza da parte dei proprietari, il Comune sarebbe intervenuto, in via sostitutiva, a procedere alla pulizia di detti terreni, con rivalsa delle spese nei confronti dei proprietari inadempienti. Mi chiedo come mai, in piena stagione estiva, il Comune non è ancora intervenuto a bonificare i lotti dei terreni privati visto che, come è anche scritto nella stessa ordinanza, la mancata pulizia rappresenta una serie fonte di pericolo per la incolumità pubblica, poiché, con l’avvicinarsi della stagione estiva, a causa di temperature molto elevate, le erbacce essiccando potrebbero causare incendi. E poi, questi lotti di terreni abbandonati sono diventati habitat ideale di vari insetti, ratti, serpenti, etc, costituendo un serio problema igienico-sanitario. Tra l’altro, detti interventi dovrebbero essere effettuati in modo ciclico e, in ogni caso, prima dell’inizio della stagione estiva e non certo quando il quartiere si popola all’inverosimile, in modo da garantire una adeguata pulizia e manutenzione dei luoghi, al fine di preservare la salute pubblica, il decoro urbano ed evitare il pericolo di incendi.
Purtroppo, il territorio non viene valorizzato, nonostante il quartiere sia meta turistica molto in voga. Non esistono strutture adeguate, non c’è un locale, un chiosco, una struttura sportiva, etc, nonostante Manfria – Lido Orlando sia pieno di giovani. L’unico punto di ritrovo è un vecchio campetto comunale di calcetto, zona Lido Tuccio, abbandonato a se stesso, senza luce e servizi dove ogni sera i ragazzi si riuniscono per trascorrere qualche ora lieta nelle serate estive. Perché questa amministrazione non si impegna a riqualificare, valorizzare e rigenerare questo campetto e questo spazio aperto e renderlo fruibile a tutti come luogo di socializzazione? Diamo l’opportunità, ai nostri ragazzi che trascorrono l’estate a Manfria con le proprie famiglie, di passare delle belle serate senza che sia necessario andare a Macchitella per trovare un po’ di movida. Togliamo i giovani dalla strada dando loro alternative per trascorrere il tempo a Manfria!!! Invitiamo il Sindaco a farsi una passeggiata serale, al campetto di calcio, per vedere con i suoi occhi quanti giovani ci sono e verificare il degrado nel quale sono costretti a trascorrere le loro serate.
Alle ore 16:30, sotto l’atrio del Comune in Piazza Garibaldi, centinaia di bambini riceveranno giocattoli donati da coetanei di tutta la Sicilia, in un evento che unisce condivisione, sostenibilità e la gioia del dono.
Ideato da Uno@Uno, in collaborazione con Poste Italiane e Croce Rossa Italiana, il progetto ha coinvolto scuole elementari, medie e superiori di Palermo, Catania, Messina, Caltanissetta e, per la prima volta, Trapani. Migliaia di studenti hanno partecipato donando giocattoli in ottime condizioni, promuovendo una cultura del riuso e della sostenibilità ambientale.
Il progetto è parte integrante del programma più ampio “Il Dono del Natale”, che ha già visto il successo di altre iniziative, come il presepe vivente “Una Stella nel Parco” e spettacoli tradizionali dedicati ai valori della famiglia e della solidarietà.
Nicolò Piave della Croce Rossa Italiana ha evidenziato l’importanza del progetto evidenziando il grande lavoro di squadra nella consegna mirata alle famiglie selezionate dagli uffici per l’inclusione sociale.
La logistica è stata supportata da Poste Italiane, che ha contribuito attivamente alla raccolta e al trasporto. Carlo Di Pasquale, responsabile della logistica in Sicilia, ha commentato:”Partecipiamo con orgoglio a Ri-Giochi@mo, che rappresenta un esempio di come le aziende possano fare rete con il territorio per un fine comune, offrendo un futuro sostenibile alle nuove generazioni.”
Grazie alla mobilitazione di volontari e studenti, Ri-Giochi@mo si conferma un progetto educativo di successo, capace di trasformare il gesto semplice di regalare un giocattolo in un’azione con forte impatto sociale e ambientale.
La generosità dei cittadini ha fatto crescere l’iniziativa anno dopo anno, rendendola un appuntamento natalizio atteso, simbolo di speranza e solidarietà.
Questo evento chiude un periodo natalizio ricco di iniziative nel segno del “Dono del Natale”, ma l’impegno per il riuso e la sostenibilità proseguirà con nuovi progetti già in fase di pianificazione.
Messina – Il 17 e 18 gennaio, presso la sala congressi dell’ Azienda Ospedaliera Universitaria G. Martino Policlinico di Messina, si svolgerà il convegno ECM organizzato dalla FOReIP di Caltanissetta, dal titolo ” Le Patologie del Piede e del Rachide in Età Evolutiva – Approcci Multidisciplinari ” patrocinato da Comune di Messina, AOU Policlinico di Messina e OMCeO Messina.
Alle ore 15:00 di giorno 17 gennaio si apriranno i lavori delle sessioni formative con gli interventi istituzionali del Sindaco della Città di Messina Federico Basile, del Direttore Generale dell’ AOU Policlinico Giorgio Giulio Santonocito e del Presidente OMCeO Giacomo Caudo.
A seguire saranno esposte le relazioni da pregevoli professionisti provenienti dal mondo della Sanità e delle Università, selezionati e coordinati per l’ occasione dai Direttori Scientifici Daniele Bruschetta, Danilo Leonetti e Alfonso Cirrone Cipolla e dal coordinatore dell’ attività formativa Angelo Iannello.
Lo hanno definito laboratorio sociale di inclusività e di cittadinanza attiva, il progetto che ha portato alla comunità LED di Niscemi, piu di cinquecento bambini delle scuole dell’infanzia e primaria, dell’istituto comprensivo G. Verga e degli asili privati, un centinaio di insegnanti.
Tra i visitatori del villaggio di babbo natale” Nella fabbrica dei sogni imperfetti”, anche tantissimi genitori e famiglie. Almeno un migliaio di visite, sono state stimate nel periodo natalizio, presso la residenza socio assistenziale riabilitativa, di cui è rappresentate legale Filippo Toscano e direttore tecnico la dott.ssa Larissa Rizzo, sita in contrada Paradisa, che ospita 30 pazienti con disagio psicosociale.
Le comunità LED si propongono, non solo quali erogatori di un servizio di supporto alla persona, ma soprattutto quale locus di promozione, diffusione e divulgazione della cultura del benessere mentale. Il gruppo di lavoro operante alla Led, ha voluto allestire uno ampio spazio ludico, socio relazionale, dedicato ai piu piccoli e alla comunità educante, allo scopo di accorciare le distanze tra l’idea comune della malattia psichica e la comunità umana reale, caratterizzata da persone affette da patologie da cui non si fugge e che possono riguardare tutti, indistintamente.
I bambini, gli insegnanti e i visitatori tutti sono stati accolti dagli ospiti della Led con gioia, entusiasmo e partecipazione attiva. Si sono condivisi spazi ludico/ creativi, e laboratoriali di recitazione, canto e ballo, pittura , fotografia. Si è creato uno luogo di condivisione intergenerazionale, in cui ognuno ha espresso se stesso, attraverso un linguaggio universale, quello dell’arte, scevro dal pregiudizio e da stereotipi figli di una cultura obsoleta, fuori tempo e fuori luogo che ci vuole tutti sani e belli, perfetti, performanti e sorridenti.
La malattia psichica esiste, cosi come le altre patologie da cui non ci si nasconde e per le quali non si prova disagio. Pertanto va affrontata, conosciuta, incontrata, perché ciò che si conosce non spaventa, la conoscenza normalizza ciò che sembra diversità, altro da se, altro da noi. Tutti insieme liberamente, pazienti, alunni, insegnanti, genitori, in una giostra di colori e atmosfere da fiaba lappone tra elfi e renne volanti, hanno condiviso un viaggio natalizio, in una unica carrozza, nel puro divertimento.
I bambini sono liberi da pregiudizio, sono pagine bianche, la distorsione dei pensieri sulle cose del mondo, prospettare modelli comportamentali vincenti e produttivi, improntati all’individualismo ed all’edonismo irrazionale, avviene ad opera degli adulti, i quali promotori di modelli sociali preconfezionati, rassicuranti ma disfunzionali, stili di pensiero introiettati dall’uso errato dei social e da una superficialità generalizzata che rende miopi e anestetizza l’intelligenza emotiva.
In questo contesto è necessario interrogarsi sulla funzione delle politiche sociali e il ruolo delle istituzioni, in particolare la scuola, che possono avere nella tutela della salute mentale e promozione del benessere della salute psicofisico.Data l’urgenza di affrontare la piaga del disagio giovanile, tutte le istituzioni dovrebbero porsi come presidio di benessere dei giovani, se pensate in quanto luogo in cui le differenti politiche a loro dedicate possono essere definite e implementate.