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Ecco cosa si intende per Autonomia differenziata

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L’autonomia differenziata delle regioni a statuto ordinario. Si tratta di una potestà riconosciuta dall’articolo 116 della Costituzione dopo la modifica avvenuta con la riforma costituzionale del Titolo V approvata nel 2001.

L’art. 116 della Costituzione, al terzo comma prevede: “Ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, concernenti le materie di cui al terzo comma dell’articolo 117 e le materie indicate dal secondo comma del medesimo articolo alle lettere l), limitatamente all’organizzazione della giustizia di pace, n) e s), possono essere attribuite ad altre Regioni, con legge dello Stato, su iniziativa della Regione interessata, sentiti gli enti locali, nel rispetto dei princìpi di cui all’articolo 119. La legge è approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti, sulla base di intesa fra lo Stato e la Regione interessata”.
 

L’articolo 116, che nel primo e secondo comma riconosce le regioni a statuto speciale, dunque prevede la possibilità di attribuire forme e condizioni particolari di autonomia alle Regioni a statuto ordinario (“regionalismo differenziato” o “regionalismo asimmetrico”, in quanto consente ad alcune Regioni di dotarsi di poteri diversi dalle altre).
 

L’ambito delle materie nelle quali possono essere riconosciute tali forme ulteriori di autonomia concernono: tutte le materie che l’art. 117, terzo comma, attribuisce alla competenza legislativa concorrente. Tali materie sono: rapporti internazionali e con l’Unione europea delle Regioni; commercio con l’estero; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione della istruzione e della formazione professionale; professioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo; protezione civile; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia; previdenza complementare e integrativa; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale.
Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato.

Spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato.

Esiste poi un ulteriore limitato numero di materie riservate dallo stesso art. 117 (secondo comma) alla competenza legislativa esclusiva dello Stato: organizzazione della giustizia di pace norme generali sull’istruzione tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali.

L’iter dell’autonomia differenziata. L’attribuzione di tali forme rafforzate di autonomia deve essere stabilita con legge rinforzata, che, dal punto di vista sostanziale, è formulata sulla base di un’intesa fra lo Stato e la Regione interessata, acquisito il parere degli enti locali interessati, nel rispetto dei princìpi dell’art. 119 della Costituzione in tema di autonomia finanziaria, mentre, dal punto di vista procedurale, è approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti.
Dall’introduzione di tali disposizioni in Costituzione, avvenuta con la riforma del titolo V prevista dalla legge cost. n. 3/2001, il procedimento previsto per l’attribuzione di autonomia differenziata non ha mai trovato completa attuazione.
Esiste dunque un dibattito su tale iter, poiché secondo alcuni il testo dell’intesa deve passare dalle Camere senza possibilità di emendarlo, mentre secondo altri i due rami del Parlamento possono apportare modifiche. Del tema si è occupata anche la legge di stabilità 2014 che ha introdotto il tema del “coordinamento della finanza pubblica”.
 

Commissione bicamerale per le questioni regionali. Su questi temi, alla fine della XVII legislatura, è stata svolta un’indagine conoscitiva della Commissione, che nel documento conclusivo ha evidenziato come il percorso autonomistico delineato dall’articolo 116, terzo comma, miri ad arricchire i contenuti e completare l’autonomia ordinaria. L’attuazione dell’articolo 116, terzo comma, secondo il documento, non deve peraltro essere intesa in alcun modo come lesiva dell’unitarietà della Repubblica e del principio solidaristico che la contraddistingue.
Uno dei punti più delicati del dibattito riguarda il tema delle risorse finanziarie che devono accompagnare il processo di rafforzamento dell’autonomia regionale. Al riguardo, nell’ambito dell’indagine conoscitiva è emersa come centrale l’esigenza del rispetto del principio, elaborato dalla giurisprudenza costituzionale, della necessaria correlazione tra funzioni e risorse. 

La richiesta di maggiore autonomia è stata avanzata da nove regioni (Lombardia, veneto, Emilia-Romagna, Piemonte, Liguria, Toscana, Marche, Umbria e Campania), in due si è svolto un referendum nel 2017 che ha confermato la richiesta (Lombardia e Veneto) e oltre a queste ultime anche con Emilia-Romagna e Piemonte si è giunti alla fase di intese tra regioni e governo.

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Raniolo(FdI):”ottimo lavoro dell’on Scuvera per i Comuni”

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Il vice presidente provinciale di FDI, avv.Ignazio Raniolo, esprime grande soddisfazione per l’attenzione che l’Assemblea Regionale Siciliana ed il Governo Regionale hanno dedicato alla Provincia di Caltanissetta.
“Raramente il nostro territorio – dichiara – ha avuto tanta risonanza e per questo rivolgo un plauso all’On.le Salvatore Scuvera per il lavoro svolto in questi mesi e per aver accolto le istanze dei diversi Comuni, trasformandole in proposte serie e concrete che contribuiscono al rilancio economico di tutta la zona.
Centinaia di migliaia di euro destinati in particolare alla zona sud dove sono stati finanziati rifacimenti di strade urbane e rurali da Sommatino a Butera, passando per Mazzarino che ottiene altresì i finanziamenti per i lavori di ammodernamento del Castello e per la pista di atletica, mentre a Niscemi si è dato spazio alla valorizzazione e promozione del Museo Civico. Anche Gela ha avuto importanti assegnazioni, primo fra tutti quello per il completamento del Museo del Mare, ma anche per la realizzazione di strade interpoderali, per il ripristino dell’ascensore panoramico ed interventi di riqualificazione di immobili parrocchiali”

Raniolo entra poi nel merito della situazione collegata alla norma sblocca royalties.


“Sull’utilizzo delle royalties per ripianare il deficit del Comune, la situazione di dissesto non è certamente frutto di questa classe dirigente ma viene da lontano; tuttavia noi ci troviamo nostro malgrado a pagarne le spese e a dover assumere delle decisioni pesanti per uscire da questa situazione surreale e penalizzante con l’azzeramento di tutti i servizi.E’ inutile, quindi, riscoprirci ecologisti, ma si deve riconoscere che la soluzione era necessaria, accogliendo con favore l’ottimo e non scontato risultato portato a casa dai partiti di centrodestra , che, mettendo da parte ogni faziosità hanno agito con senso di responsabilità per superare prima possibile questa brutta pagina”

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Il forzista Biundo contro le false vittorie di M5s e Pd”:”il sindaco non ha più alibi.Pensi a governare bene”

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“Èassurdo vedere che Cinquestelle e Pd cantano vittoria e si attribuiscono il merito della norma sblocca royalties. Proprio loro che hanno votato contro il maxi emendamento alla Finanziaria.Ci vuole faccia tosta a presentarsi ai gelesi come i salvatori della patria.Gela può ringraziare solo il governatore Schifani con il suo governo, gli onorevoli Mancuso e Scuvera e la maggioranza che governa a Palermo. La vittoria è loro e di nessun altro.Senza di loro oggi la città non potrebbe guardare con più serenità al futuro”: lo dichiara il consigliere di Forza Italia Antonino Biundo per nulla disposto ad accettare supinamente la corsa alla paternità dei meriti che si è scatenata dopo il voto della Finanziaria regionale.

“Noi di Forza Italia non siamo felici della norma sblocca royalties- continua l’esponente forzista- la accettiamo come provvedimento straordinario solo perché la città è in ginocchio e va aiutata a risollevarsi.Ma questo deve essere un caso isolato determinato dalle cattive gestioni del passato da cui il centrodestra è estraneo. Le royalties servono ad altro”

“Ora Terenziano Di Stefano non ha più alibi- conclude Biundo- pensi a governare e portare Gela fuori dal dissesto.Lo faccia con la sua maggioranza.Ha i numeri in aula per approvare i debiti fuori bilancio. Perchè cerca l’opposizione.Chi ha fatto i debiti li paghi e non li abbiamo fatti noi.Di Stefano ha avuto dal centrodestra ciò che ha chiesto.L’on Mancuso ha fatto quello che era necessario in questo momento alla città. Ora al sindaco non manca nulla.Pensi a governare e noi continueremo a fare la nostra opposizione costruttiva e vigileremo su tutto ciò che viene prodotto senza sconti per nessuno”.

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Castellana (M5s) esulta per i fondi giunti dalla Finanziaria e vede segnali positivi di ripresa

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Grazie all’azione congiunta del Movimento 5 Stelle locale e della deputazione regionale 5 Stelle , Gela risolleverà le sorti della comunità e dei propri cittadini.
Grazie all’azione politica dell’Onorevole Nuccio Di Paola il Comune di Gela può contare su diverse risorse finanziarie per avviare numerosi progetti destinati alla città: Interventi che vanno dalla cultura come le somme destinate al Museo del Mare, e al Teatro Eschilo; interventi sulla sicurezza con somme per la videosorveglianza; somme per migliorare la sanità locale (con l’elipista) e fondamentale il contributo per i comuni in dissesto sopra i 25 mila abitanti.

Questo rende noto in un comunicato il capogruppo pentastellato Francesco Castellana.

“Come Capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle e componente della commissione cultura – dice- mi ero rivolto all’On. di Paola affinché individuasse gli strumenti finanziari necessari per il completamento del museo del mare.
Grazie al suo impegno in finanziaria le somme regionali quasi 500 mila euro saranno destinate per il completamento dell’opera museale e i gelesi e non solo potranno fruire di un’eccellenza unica.Spaziamo via qualsiasi polemica in questi giorni sollevata in città da parte di chi non conosce e non comprende il ruolo e il rapporto democratico tra le forze di maggioranza e di opposizione. Non condividere le idee del Governo Regionale e della maggioranza di destra ma praticare una sana opposizione può determinare comunque il perseguimento di risultati positivi per i territori della nostra Regione.
Chi pensa il contrario forse dovrebbe andare a scuola di formazione politica per comprendere l’arte nobile della politica, in uno spazio di sana dialettica politica tra maggioranza e opposizione”

A fine anno 2024, seppure per un tempo limitato dall’inizio dell’amministrazione di Stefano, supportata dall’asse M5S – Dem e Civici, il capogruppo del Movimento 5 stelle cerca di fare una analisi di chiusura dell’anno che ormai volge al termine, strumento necessario per dirigere lo sguardo al nuovo anno che sta per arrivare.
Un resoconto parziale assolutamente positivo che ci vede proiettati verso un nuovo anno che già rileva segnali positivi per la ripresa della nostra città. Con questi segnali così positivi e con questa azione di governo della città, il 2025 sarà un tempo di risanamento e rinascita a 360 gradi per tutta la città. Gela merita di essere protagonista.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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