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Cronaca

E’ morto Moncada, “re dell’eolico” e cittadino onorario di Gela

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Si è spento a Milano, all’età di 58 anni, a causa di un’emorragia cerebrale,  l’imprenditore agrigentino Salvatore Moncada, cittadino onorario di Gela. Moncada era conosciutissimo nel suo settore: per anni è stato considerato il “re dell’eolico”. E’ stato patron della Fortitudo Agrigento di basket ad un passo dalla A1 e fondatore di “Agire Insieme”, fondazione che si proponeva di finanziare progetti di pubblica utilità nell’agrigentino. Le cronache raccontano anche di aspre polemiche avute negli anni con l’imprenditore Catanzaro e con la Confindustria di Montante. Ultimamente si era reso protagonista di una clamorosa inizativa, quando era salito sul tetto di uno dei suoi capannoni industriali a Porto Empedocle per protestare a seguito di alcune perquisizioni eseguite dalla Guardia di Finanza su delega della Procura di Agrigento. Moncada tre mesi fa aveva anche presentato un esposto al ministero della Giustizia, al Consiglio Superiore della Magistratura, al presidente della Repubblica Mattarella, e alla Procura di Caltanissetta per contestare le iniziative della Procura agrigentina. Nel 2017, assieme al colonnello dei carabinieri, Mario Mettifogo e al testimone di giustizia, Nino Miceli, aveva ricevuto dalle mani dell’allora sindaco di Gela, Domenico Messinese, le “chiavi della città” per avere fatto arrestare, tre anni prima, in flagranza di reato, alcuni esponenti di Cosa Nostra gelese che gli avevano chiesto il pizzo sui lavori che si era aggiudicato per la realizzazione di un impianto di pubblica illuminazione a Manfria

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Cronaca

Viola i domiciliari, arrestata

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La Squadra Mobile di Caltanissetta , ha eseguito un provvedimento di aggravamento della misura degli arresti domiciliari nei confronti di una trentunenne, dopo che in più occasioni, l’ultima delle quali solo due giorni fa, non è stata trovata presso la propria residenza, contravvenendo alle prescrizioni.

Già nel mese di dicembre, la donna era evasa più volte; il Magistrato di Sorveglianza, valutato il comportamento tenuto da parte dell’arrestata, e le continue violazioni, ne ha disposto la carcerazione. Inoltre, è stato eseguito l’ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, nei confronti di un 67enne, resosi responsabile del reato di possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. I fatti, risalenti al 2022, erano stati commessi in un comune della Provincia nissena. Il soggetto dovrà espiare la pena residua di tre mesi e quindici giorni presso la propria residenza.

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Cronaca

Annullata la sentenza di un gelese condannato senza saperlo….

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È finito, per il gelese R.V., un lungo iter giudiziario iniziato già da qualche anno.

L’uomo risiede da anni all’estero ma, a seguito di richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno ha appreso che non era possibile evadere la sua richiesta perché la Questura di Brindisi non avrebbe rilasciato il nullaosta.

Inizialmente R.V. non comprendeva cosa lo collegasse alla città pugliese per cui si e’ adoperato per scoprire l’arcano ed è venuto a conoscenza che esisteva a suo carico una sentenza di condanna definitiva. R.V. quindi si è rivolto all’avvocato Giuseppe Smecca per sapere come risolvere il problema, ed il legale ha presentato un’istanza di rescissione del giudicato, dinanzi alla Corte di Appello di Lecce, perché, a seguito di consultazione del fascicolo, ha notato che il processo è stato celebrato senza che l’imputato sapesse alcunché in quanto emigrato all’estero ancor prima che il processo avesse inizio, con la conseguenza che non erano stati notificati una serie di atti preliminari al prodimento che lo coinvolgeva.

In un primo momento la Corte di Appello di Lecce ha rigettato l’istanza di rescissione del giudicato, per cui l’avv. Smecca è ricorso per Cassazione e il ricorso è stato accolto e rinviati gli atti alla Corte di Appello.

La Corte di Appello di Lecce aveva errato ritenendo che le disposizioni in materia di rescissione del giudicato non potevano essere applicate al caso di specie perché entrate in vigore successivamente alla sentenza di condanna, decisione non condivisa dal legale perché, quantunque vero che la sentenza di condanna era intervenuta in un periodo in cui non era ancora in vigore l’istituto della rescissione del giudicato, è altrettanto vero, però, che quando la sentenza è divenuta definitiva la norma sulla rescissione del giudicato era entrata in vigore e, quindi, era applicabile al caso di specie.

La Corte di Cassazione ha, pertanto, condiviso il ragionamento giuridico del legale, così come la Corte di Appello di Lecce la quale, appunto in accoglimento dell’istanza, il mese scorso ha annullato la sentenza di condanna a carico di R.V.

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Cronaca

Servizio civile in Croce Rossa

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Pubblicato il bando per il Servizio Civile Universale 2025, un’opportunità unica rivolta ai giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni noncompiuti. Anche quest’anno la Croce Rossa Italiana di Gela offre la possibilità di partecipare a 12 giovani attraverso 4 progetti: Azione sociale, Accoglienza Solidale,Assistiamo e Inclusione Attiva.

La domanda di partecipazione dovrà essere presentata entro il 18 febbraio 2025 ore 14 esclusivamente attraverso la piattaforma DOL raggiungibile all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it accedendo tramite SPID personale.

L’operatore dovrà garantire la disponibilità di 25 ore settimanali per le quali il dipartimento per le politiche giovanili erogherà un assegno mensile pari a 507,30 € per ogni volontario. Per maggiori informazioni é possibile contattare la segreteria.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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