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Cronaca

Duecento milioni per le piccole imprese

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In arrivo duecento milioni di euro per le imprese siciliane colpite dalla pandemia. Li ha stanziati il governo Musumeci attraverso la riprogrammazione delle risorse del Patto per la Sicilia.

È stato pervisto dall’assessorato regionale all’Economia l’Accordo di finanziamento per la gestione delle agevolazioni. A gestirle sarà l’Irfis-FinSicilia, la Finanziaria della Regione, sulla scorta del successo delle iniziative realizzate durante la prima fase del periodo di pandemia.

La misura prevede : finanziamenti agevolati a tasso zero, che ripercorrono la struttura dei finanziamenti già proposti alle imprese di ristorazione e alberghiere e adesso estesi a tutti i codici Ateco; contributi a fondo perduto associati a finanziamenti bancari, con caratteristiche simili alla misura straordinaria di liquidità, già gestita dall’Irfis dal 2020.

Le agevolazioni saranno erogate in favore di medie, piccole e micro imprese aventi sede legale od operativa in Sicilia, colpite dall’emergenza Covid, che hanno subito danni economici consistenti nella riduzione non inferiore al 30 per cento del fatturato 2020 rispetto a quello del 2019. A breve sarà pubblicato il relativo Avviso per i beneficiari e resa disponibile un’apposita piattaforma online per la presentazione delle istanze.

Altre risorse – evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci – che il governo ha voluto mettere in campo per andare incontro alle migliaia di imprese siciliane fortemente penalizzate dalla pandemia. Anche questa volta utilizzeremo l’Irfis per l’istruttoria delle pratiche, visti i risultati positivi avuti in precedenza. Un ringraziamento va all’assessore all’Economia Gaetano Armao e al presidente dell’Istituto Giacomo Gargano per l’impegno profuso nell’organizzazione della “macchina””

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Cronaca

Siciliacque. Federenergia Cisal proclama lo sciopero per il 17 febbraio

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Palermo – Non solo l’ acqua più costosa ma anche i dipendenti che scalpitano. “I lavoratori di Siciliacque sono stanchi di promesse e impegni non mantenuti: per garantire il servizio idrico in Sicilia servono investimenti e assunzioni – dice Raffaele Loddo per la segreteria regionale di Federenergia Cisal –

Per questo Federenergia Cisal ha proclamato lo sciopero di un’ora per il prossimo 17 febbraio, che si aggiunge a quelli già svolti nei giorni scorsi.

Nel pieno di una gravissima crisi idrica che attanaglia la nostra Regione, non si può pensare di far ricadere il peso della gestione del servizio sui lavoratori che finora con grande senso di responsabilità si sono fatti in quattro per evitare ulteriori disagi ai cittadini.

Chiediamo un’assunzione di responsabilità da parte della politica e dell’azienda”.

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Cronaca

Colpo sonoro alla mafia del palermitano: 181 in carcere

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Palermo – È una mafia moderna quella che emersa dalle indagini che sono sfociate in una maxi-operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Una mafia che viaggia su internet e che riesce ad organizzarsi via chat, pur mantenendo il sistema piramidale di organizzazione.

Nella operazione messa a segno oggi su input della Magistratura sono stati disposti i fermi e gli arresti di 181 persone, tra boss, “colonnelli”, uomini d’onore, ed estortori di diversi “mandamenti” del capoluogo siciliano e della provincia.   

L’inchiesta, condotta dai carabinieri e coordinata dal procuratore Maurizio de Lucia e dal Procuratore aggiunto Marzia Sabella, ha svelato l’organigramma delle principali famiglie, gli affari dei clan e l’ennesimo tentativo di Cosa nostra di ricostituire la Cupola provinciale e di reagire alla dura repressione che negli ultimi anni ha portato in cella migliaia di persone.

I principali mandamenti coinvolti nell’indagine sono quelli di Santa Maria di Gesù, Porta Nuova, San Lorenzo, Bagheria, Terrasini , Pagliarelli e Carini. I particolari dell’operazione saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta stamattina al Comando provinciale dei carabinieri di Palermo, in piazza Verdi.

Oltre ai 181 arresti sono state notificate due misure di presentazione alla polizia giudiziaria.   

Emerge dalle indagini un’associazione che sfrutta nuove tecnologie, tecniche di comunicazione criptata: così gli affiliati si riuniscono e prendono le decisioni necessarie pensando di non essere scoperti.

Sistemi sicuri ma un giorno la chat si blocca e per ripristinare tutto i mafiosi devono rimemorizzare i contatti, così a voce elencano i partecipanti: l’unico modo per conoscere le identità dei membri della chat. Dal carcere i reggenti del mandamento di Porta Nuova, i Lo Presti, danno ordine di un pestaggio e perfino assistono in diretta, grazie al video-collegamento telefonico, al massacro della vittima. E’ una mafia moderna, che usa nuove tecnologie ma che ha a disposizione un enorme quantitativo di armi: la nuova Cosa nostra è una commistione tra vecchio e tecnologie .

Nell’operazione sono complessivamente impegnati – con la copertura aerea di un elicottero del 9° Elinucleo di Palermo – 1.200 Carabinieri dei comandi provinciali della Sicilia, del Reparto Anticrimine del ROS di Palermo, con il supporto dei “baschi rossi” dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, del 12° Reggimento “Sicilia”, del 14° Battaglione “Calabria” e altre componenti specializzate dell’Arma. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsioni, consumate o tentate, aggravate dal metodo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, favoreggiamento personale, reati in materia di armi, contro il patrimonio, la persona, esercizio abusivo del gioco d’azzardo.

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Cronaca

Ecco i numeri dell’attivita di polizia e GdF ad Enna

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 Enna – 1025 persone controllate, di cui 65 sottoposte a misure cautelari e/o alternative, 415 veicoli controllati, elevate 33 sanzioni per violazioni al Codice della Strada e 11 esercizi commerciali controllati: è questo il bilancio delle principali attività nell’ambito dei servizi di controllo per la prevenzione e il contrasto della criminalità mafiosa, mediante specifici moduli di coordinamento operativo tra le forze di polizia, effettuati nel mese di gennaio, che ha interessato diversi comuni della provincia di Enna. 

Gli equipaggi della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, impiegati nei suddetti servizi, hanno perseguito l’obiettivo di consolidare la presenza delle Istituzioni nel territorio, focalizzando le suddette attività su centri abitati, zone periferiche, piazze, garantendo maggiore sicurezza, limitando, altresì, i fenomeni legati alla criminalità diffusa.       

La Gdf invita alla collaborazione segnalando tempestivamente situazioni sospette al Numero Unico di Emergenza 112, contribuendo così a rendere più sicuro il nostro territorio.

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