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Due progetti siciliani sbarcano a Bruxelles

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Palermo – Il connubio tra cibo, tradizioni e turismo e l’innovazione al servizio del sociale e degli anziani: sono queste le idee alla base dei due progetti siciliani vincitori dell’iniziativa “Proponi la tua idea e vola a Bruxelles-‘Protagonisti in Europa’”, lanciata dall’eurodeputata siciliana Annalisa Tardino.

Il primo è frutto di una lunga e appassionata riflessione di una ristoratrice di Licata, Chiara Sabella, mentre il secondo progetto – che renderebbe possibile portare la realtà virtuale nelle Residenza Sanitaria Assistenziali (RSA) – porta la firma di Clemente Cipresso, dipendente dell’Università di Catania. Entrambi saranno presentati mercoledì 1 febbraio a Bruxelles, direttamente dai loro ideatori, nel corso di una visita al Parlamento europeo dove avranno l’opportunità, tra l’altro, di assistere ai lavori della sessione plenaria, aperti dalla Presidente Roberta Metsola. Successivamente presenteranno i loro progetti e incontreranno Marco Zanni, presidente del gruppo ID, Marco Campomenosi, capo-delegazione della Lega Salvini Premier, e alcuni giornalisti siciliani.

“Riusciamo a chiudere questa iniziativa che ho portato avanti con il sostegno dal Gruppo Identità e Democrazia al Parlamento europeo – commenta l’eurodeputata Annalisa Tardino – Lo stop alle visite al Parlamento, dovute alle misure di contrasto al Covid ci ha rallentato, ma non fermato. Ora che Bruxelles ha stabilmente riaperto le porte ai cittadini possiamo chiudere il cerchio, visto che lo scopo di Protagonisti in Europa è proprio quello di avvicinare, anche fisicamente, le istituzioni europee e i cittadini, raccogliendo i loro contributi, progetti e idee da utilizzare all’interno della più ampia riflessione sul futuro delle istituzioni Ue. Un’idea di Europa del futuro che possiamo e dobbiamo plasmare insieme, partendo dalle eccellenze dei nostri territori. Questi due progetti sono stati scelti perché mettono al servizio del sociale, in questo caso della cura degli anziani, le innovazioni tecnologiche e guardano alle tradizioni della nostra terra, a partire dal cibo, come volano per il turismo e la creazione di posti di lavoro”.

I DUE PROGETTI VINCITORI

A spasso per il mondo” è l’idea di Clemente Cipresso, dipendente dell’Università di Catania, dall’enorme impatto sociale in grado di fornire agli anziani un’esperienza di viaggio immersiva e virtuale, mediante l’impiego di una fotocamera a 360 gradi da parte di gruppi di volontari: questi ultimi effettuerebbero riprese video dinamiche e tridimensionali trasmesse sui visori VR indossati dagli anziani ospiti delle Rsa che, in questo modo, sarebbero incoraggiati ad osservare, interagire e commentare anche esperienze della loro vita passata.

L’ideatore: “Ho voluto mettere alla prova le mie capacità creative, la mia passione per l’innovazione tecnologica, ponendo davanti agli occhi un problema sociale molto spesso dimenticato. Mi piacerebbe migliorare lo stato di apatia nostalgica che spesso ritroviamo negli occhi degli anziani, specie se ospiti di residenze sanitarie. Sinceramente ho sempre creduto nella forza del progetto, mai immaginavo di mostrarlo al Parlamento Europeo. Tutto ciò mi riempie di orgoglio. Ringrazio l’onorevole Tardino per questa importante e prestigiosa opportunità”.

Chiara Sabella“Scuola di cucina: tradizioni e turismo”. “Dopo gli studi ho vinto un concorso per insegnare e lascio la Sicilia come tanti ragazzi che non trovano sbocco lavorativo nella loro terra, per Firenze, con mio marito (all’epoca fidanzati) e rimaniamo lì per 5 magnifici anni. Cambiai per un lavoro più facile, come la commessa, ma che mi permise di crescere. Mio marito invece era caporeparto in un noto supermercato. Ma come spesso accade, il richiamo della foresta – in questo caso del mare – ci ammaliò e decidemmo di investire tutto nella nostra città ed aprire un’osteria nel cuore del centro storico di Licata, alla Marina, quartiere di nascita per mio marito, adottivo per me. Sono passati 18 anni e ora voglio dare io qualcosa al mio nuovo quartiere. In un momento un po’ negativo che sta attraversando la città, la Marina è lasciata a se stessa ed è per questo che ho deciso di reinvestire tutto in questo progetto. Sono sempre stata a contatto con il turista, fin da piccola grazie a mio padre, skipper per passione, ero tra le nostre barche a vela del charter della mia famiglia e imparando anche ad accogliere e relazionarmi con i turisti. Inizia così il mio progetto, catalizzare i turisti a Licata con la buona cucina di mio marito e le prelibatezze del territorio, facendo da tramite tra giornalisti e gente del settore e turisti. Ma anche portare ragazzi da tutto il mondo con le collaborazioni che già da molto tempo abbiamo con le più famose accademie di cucina, italiane ed estere. In più facendo una piccola ricettività che permetta il sostentamento del progetto in sé. Il tutto nel cuore del quartiere Marina, che vorrei vedere rinascere”.

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Giorrannello: “chi ha collocato le panchine in quell’area senza autorizzazioni?”

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La lettera aperta dei residenti di Borgo Valentina sulle ‘panchine vaganti’, ha aperto una polemica infinita che, nel mondo della politica, finisce, come di consueto, con un invito a farsi da parte.

Il consigliere comunale Massimiliano Giorrannello del gruppo politico ‘Una buona idea’, che ha seguito la vicenda in prima persona e che è stato additato in quanto ‘reo’ di essere salito a bordo di un mezzo della Ghelas, risponde e fa chiarezza.

“Mi preme intervenire per fare chiarezza rispetto a post ed articoli di giornale che sono stati emessi nelle ultime ore. Lo ritengo doveroso per evitare strumentalizzazioni in quanto, ogni azione è stata effettuata al fine di garantire la corretta gestione del patrimonio comunale.

Alcuni residenti ci hanno più volte segnalato la presenza di soggetti in un’area del complesso residenziale borgo Valentina che disturbavano la quiete pubblica. È stata effettuata una verifica dagli uffici Comunali ed è emersa anche la presenza di panchine di proprietà comunale collocate in un’area privata e, soprattutto, prive delle necessarie autorizzazioni.

Si tratta di panchine che in origine erano state installate nel piazzale di fronte la Chiesa dei Cappuccini, poi temporaneamente rimosse durante il periodo del Covid e che ritorneranno al proprio posto. Tuttavia, la loro ricollocazione è avvenuta in un luogo che, ad oggi, non risulta essere di competenza comunale. Per quanto mi riguarda, desidero precisare che mi sono recato sul posto col mio mezzo personale e che, mi sono limitato a salire, per un breve tratto, sul mezzo della Ghelas esclusivamente per accompagnare gli operatori, che non riuscivano ad individuare l’area ove erano state posizionate le panchine.

Ritengo di non aver commesso alcun abuso o violazione e di aver agito nell’interesse della città. Garantire il corretto posizionamento degli arredi urbani e pubblici, soprattutto a valle di numerose segnalazioni effettuate dai cittadini, credo sia doveroso da parte di chi lavora giornalmente a fianco dell’ amministrazione in maniera del tutto proattiva. La vera domanda da porsi è semmai, chi ha collocato le panchine in quell’area nel 2020 senza le dovute autorizzazioni.

L’impegno, condiviso con l’amministrazione, è quello di installare le panchine in area comunale rispettando tutti gli iter autorizzativi e ridonare i beni ai cittadini.Mi auguro che questa mia dichiarazione possa spegnere ogni polemica e fare chiarezza su quanto realmente accaduto. Assicuro tutti i cittadini, tutti, che il mio operato è finalizzato solo a lavorare per il bene della mia amata città”.

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Premio Sauna. Carta: “siamo fatti di città”

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Beatrice Maria Castiglia, studentessa del 3° anno del Liceo artistico “E. Majorana” di Gela è la vincitrice assoluta del premio “Rocco Sauna”. Il suo progetto dal titolo “La rinascita di Montelungo. Il giardino dei pensieri” ha convinto la giuria che le ha assegnato il primo posto; secondo premio a Flavia Grasso con il progetto “Radici e futuro”, anche lei studentessa del liceo artistico “Majorana” i cui progetti sono stati seguiti dalla docente Sonia Madonia; terzo posto a Hillary Gambino del Liceo delle scienze umane “Eschilo” con “Gela con 1-click” e a seguire Gaspare Famà del Liceo scientifico “E. Vittorini” con il progetto “Rigenerazione urbana: Gela respira di nuovo” che ha partecipato con la supervisione della docente Valentina Di Benedetto.

A scegliere i 4 vincitori che hanno ricevuto complessivamente un premio in denaro dal valore di 1.500,00 euro, è stata una giuria qualificata presieduta dall’Ing. Orazio Samparisi e composta da Grazia Arena, docente di Geografia presso l’Università di Catania; Rita Calò, avvocato; Andrea Cassisi, giornalista; Maria Lina La China, dottore in Urbanistica e Pianificazione territoriale e dirigente scolastico del comprensivo “San Francesco-Capuana” e Saverio Scicolone, docente e architetto.

Un premio speciale del presidente della Giuria inoltre è stato assegnato a Emanuele Brattoli, studente del liceo scientifico. Menzioni speciali per i partecipanti: Stefania Paola Miriam Sajeva, Rosario Giovanni Paolo Rinaldo, Giancarlo Picchioni, Giuseppe Rizzo, Gaia La Russa, Sofia La Cognata, Agnese Buccheri e Alexandra Dobranis, Maria Sefora Vella e Mariarita Voddo e Chiara Carpitella e Giuliana Maria Palumbo, Gaia Nogara e Fabiana Pantaleo, Francesca d’Antoni e Benedetta de Simone. La cerimonia è stata impreziosita dalla presenza di Maurizio Carta, ordinario di Urbanistica e Pianificazione territoriale all’Università di Palermo e attuale assessore alla rigenerazione urbana, allo sviluppo urbanistico della città policentrica e alla mobilità sostenibile del comune di Palermo, autore, tra gli altri, di “Romanzo urbanistico. Storie dalle città del mondo” (Sellerio 2024), un saggio acuto sulla rigenerazione urbana, una guida per viaggiatori attenti e curiosi, un romanzo «urbanistico» per capire le città del mondo e immaginare futuri possibili. “In questo libro racconto di storie di luoghi che, con visione e coraggio, sono diventati più vivibili, sostenibili e accoglienti – ha detto Carta -. Le città non sono solo strade e palazzi, ma spazi in cui si costruisce il nostro futuro. Voglio ispirare chi le abita e chi le amministra a immaginare e realizzare città migliori per tutti.Ogni città ha dentro di sé la capacità di cambiare, basta saperla riconoscere e coltivare. Spesso pensiamo che il futuro sia scritto altrove, ma sono le scelte quotidiane, le idee innovative e l’amore per il proprio territorio a fare la differenza. Ho voluto raccontare esempi concreti di trasformazioni riuscite, per dimostrare che un cambiamento positivo è sempre possibile. Non servono solo grandi progetti, ma anche piccoli gesti e una comunità che crede nel proprio potenziale. Le città del futuro nascono oggi, e ognuno di noi può esserne protagonista”, ha concluso. I partecipanti, lo ricordiamo, sono stati complessivamente 54 tra gli studenti di Gela che si sono messi in gioco con creatività e impegno, affrontando temi di grande attualità come l’ambiente e l’uso intelligente degli spazi urbani. Le loro proposte, tra le altre, hanno spaziato da idee innovative per valorizzare le aree dedicate ai giovani fino a soluzioni per realizzare piste ciclabili e promuovere una mobilità sostenibile. Un segnale positivo quello raccolto dalle scuole coinvolte, che hanno risposto con entusiasmo e dimostrando grande sensibilità verso questi temi. La qualità e l’originalità dei progetti presentati, dunque, confermano il valore di questa iniziativa che punta a ispirare un futuro più vivibile e inclusivo per i gelesi, segno di un interesse crescente verso un’urbanistica che sia più attenta alle esigenze soprattutto delle nuove generazioni. Il premio ha voluto dedicate la memoria all’Ing. Rocco Sauna, stimato professionista e figura di riferimento per la comunità di Gela, in favore degli studenti meritevoli della città, ed è stato voluto dalla famiglia “Sauna Samparisi” con il supporto del Centro di cultura e spiritualità cristiana “Salvatore Zuppardo” di Gela ed il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri di Caltanissetta.

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“Arance solidali”: iniziativa del Kiwanis a sostegno dell’associazione Orizzonte

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Vendita solidale di arance questa mattina davanti la chiesa di Sant’Antonio: l’iniziativa viene promossa dal Kiwanis club presieduto da Rita Domicoli. Ieri la raccolta dei frutti presso la tenuta del socio Gaetano Contrafatto e questa mattina il banchetto allestito nel cuore del quartiere Caposoprano.

Obiettivo dell’iniziativa quello di sostenere la causa sociale ed i progetti sportivi dell’associazione Orizzonte, presieduta da Natale Saluci. Il gesto del Kiwanis è stato molto apprezzato dall’associazione, che ha sottolineato la sensibilità mostrata dal club per le attività che puntano alla vera inclusione attraverso lo sport con il movimento Special Olympics.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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