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Cronaca

Due nuovi funzionari per i Commissariati distaccati di Gela e Niscemi

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Caltanissetta – Il Questore della Provincia di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello ha accolto due nuovi funzionari della Polizia di Stato assegnati alla Questura di Caltanissetta dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza al termine del 112° Corso per Commissari della Polizia di Stato svolto presso la Scuola Superiore di Polizia, a Roma.

Si tratta del Commissario dr. Filippo Cozzo e del Commissario dr. Enzo Rosa.

Il Commissario Filippo Cozzo, 34 anni, ennese, laureato in Giurisprudenza, è proveniente dal ruolo Ispettori della Polizia di Stato ed è stato in servizio alla Questura di Roma sino al 2022, e successivamente alla Questura di Enna prima di iniziare la frequentazione del corso per Commissari.

Il Commissario Enzo Rosa, 31 anni, ragusano, laureato in Giurisprudenza, proviene dalla vita civile; prima di accedere al 112° corso di formazione per Commissari della Polizia di Stato, ha avuto un’esperienza di operatore giudiziario presso l’Ufficio di Sorveglianza di Siracusa.

Entrambi, al termine del ciclo di studi svolti presso la Scuola superiore di Polizia hanno conseguito il Master di II livello in “Diritto, organizzazione e gestione della sicurezza” presso l’Università La Sapienza di Roma.

I due neo Commissari svolgeranno un periodo di affiancamento presso tutte le Divisioni e Uffici della Questura, oltre che nei due Commissariati distaccati di Gela e Niscemi, ove potranno conoscere e approfondire i vari aspetti lavorativi degli Uffici di Polizia.

Ai nuovi arrivati il Questore Agnello e tutti i funzionari della Questura hanno dato il benvenuto a Caltanissetta, augurando loro buon lavoro.

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Cronaca

E’ mancato il pediatra Giuseppe Giardina

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Ha seguito migliaia di neonati e bambini dell’hinterland e adesso il pediatra Giuseppe Giardina non c’è più a vedere crescere i più piccoli e curare i pazienti più indifesi.

È morto stamane in una Residenza assistita dove risiedeva da qualche tempo, il medico di Gela, dopo una lunga malattia che lo aveva costretto ad andare in pensione anticipatamente.

Un coro di attestati di stima si è alzato sui social dal momento in cui si è diffusa la notizia.

Per decenni il medico, oggi settantaduenne, ha prestato servizio al reparto di pediatra dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela.

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Cronaca

Omicidio Santa Croce Camerina: in carcere altri 3 tunisini

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Santa Croce Camerina – A seguito degli interrogatori di garanzia presso il carcere di Ragusa, dei 3 tunisini raggiunti domenica scorsa da un decreto di fermo di indiziato di delitto disposto dal Pubblico Ministero di turno in relazione alla rissa durante la quale è rimasto ucciso un 21 enne loro connazionale, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale ibleo ha convalidato in toto il provvedimento ed emesso, su richiesta della locale Procura della Repubblica, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di ulteriori tre tunisini, rispettivamente due 35enni ed un 26enne, anch’essi coinvolti nella rissa di sabato 7 settembre, nel centro storico di Santa Croce Camerina, durante i festeggiamenti di Santa Rosalia.


I tre sono stati rintracciati e tratti in arresto nella serata di ieri, 12 settembre, dai Carabinieri della Compagnia di Ragusa all’esito di una tempestiva attività di ricerca.
Lo sviluppo incessante delle indagini ha permesso di riscontrare a loro carico gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza per la rissa che ha avuto come triste epilogo il decesso del 21 enne.
I tre, condotti in carcere dai militari dell’Arma, dovranno pertanto rispondere dei reati di rissa aggravata, lesioni personali e porto abusivo di strumenti atti ad offendere.

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Cronaca

Convalidato arresto di Tinnirello. Prima del matricidio, aveva assunto cocaina

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Il Gip del tribunale di Gela, ha convalidato l’arresto di Filippo Tinnirello, 43 anni, ed ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere, così come chiesto dalla Procura diretta da Salvatore Vella. Dai primi risultati dell’autopsia, intanto, emerge che l’uomo avrebbe colpito violentemente la madre Francesca Ferrigno alla testa causandole un trauma cranico, prima di finirla con un taglio alla gola, mentre lei era ormai probabilmente priva di sensi. Dinanzi al Gip l’indagato ha confessato di aver ucciso la madre “d’impeto”, dopo l’ennesimo litigio in casa, aggiungendo che la mattina aveva assunto cocaina.

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