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Cronaca

Due minori stranieri fuggono dall’Istituto penale minorile nisseno

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Caltanissetta – Polizia e carabinieri di Caltanissetta sono stati impegnati stamane nella ricerca di due minori detenuti all’Istituto penale per minorenni che sono evasi scavalcando la recinzione.

Uno dei due giovani è stato catturato dalla polizia penitenziaria in viale della Regione nei pressi dello stadio Palmintelli. L’altro fuggiasco al momento è sul tetto del Provveditorato agli studi.

“La fuga di due detenuti minori stranieri dall’Ipm di Caltanissetta ripropone il tema dell’adeguatezza della struttura”. Lo dichiara il reggente FNS Cisl Agrigento Caltanissetta Enna, Domenico Ballotta. “Mentre le forze dell’ordine sono impegnate nella ricerca dei due evasi durante l’ora d’aria, non possiamo non rilevare l’allarme sociale che provocano fatti del genere che mettono a nudo le gravi carenze logistiche e di organico dell’Ipm nisseno. Come FNS Cisl non è la prima volta che denunciamo le difficoltà nelle quali opera il personale. Il malessero è diffuso”.

Per Domenico Ballotta la questione sicurezza resta irrisolta. “Il nostro prolungato grido d’allarme continua a rimanere nel vuoto. L’Istituto penale per minorenni di Caltanissetta è il paradigma di tutte quelle cose che non vanno e questo nuovo increscioso fatto di cronaca lo riporta alla ribalta della cronaca come rilancia la complessa questione delle strutture detentive in Sicilia caratterizzate da sovraffollamento, carenza di personale, necessità di fondi economici per dotarle di sistemi elettronici, informatici, di controllo e vigilanza all’avanguardia.

Le criticità non possono gravare sul lavoro del personale di Polizia Penitenziaria che assicura le sue prestazioni professionali in condizioni tutt’altro che floride, contrassegnate da disfunzioni organizzative e pesanti carichi di lavoro”. “Nella certezza che le forze dell’ordine assicureranno alla giustizia i due giovani evasi dall’Ipm di Caltanissetta – conclude Domenico Ballotta – richiediamo con forza un nuovo confronto con gli organi istituzionali per rimuovere tutte quelle criticità che mettono a repentaglio il lavoro degli Agenti di Polizia Penitenziaria e che generano un diffuso allarme sociale nelle comunità”.

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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