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Dopo un lungo silenzio, venerdì l’incontro con le associazioni animaliste

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Se non ci scappa il morto, nulla si muove o poco.

Dopo il gravissimo fatto di violenza nei confronti di un cucciolo di pitbull, che alcuni ragazzini hanno tentato di impiccare e che è morto dopo poche ore, il Sindaco Lucio Greco già domenica scorsa aveva annunciato l’intenzione di incontrare i rappresentanti dell’associazione animalista Vita Randagia, che avevano cercato di metterlo in salvo. Ieri i volontari sono stati convocati, e l’invito è stato esteso anche a tutte le altre realtà locali impegnate nella lotta al randagismo e per la tutela degli animali da affezione e non.

L’incontro si terrà venerdì 26 marzo alle ore 11,00 presso l’aula consiliare di Palazzo di Città. Vi prenderanno parte la Polizia Municipale, l’ASP, i referenti dei canili Dog Village di Butera e Ricara di San Cataldo (presso cui il Comune, attualmente, ha 450 cani), la Commissione consiliare Sanità e le associazioni Lida, OIPA, Il mondo di Pluto e Vita Randagia.

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Cronaca

Truffa aggravata e riciclaggio ai danni dell’Unione Europea, sequestrati beni e denaro

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Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Procura Europea — ufficio di Palermo -, ha emesso un decreto di sequestro preventivo anche per equivalente su beni mobili, immobili o societari, nei confronti di soggetti indagati, a vario titolo, di frode in danno a fondi dell’Unione Europea, riciclaggio e autoriciclaggio, fino alla concorrenza della somma complessiva di circa 700.000 euro.

L’indagine ha avuto origine da una serie di accertamenti e di attività info-investigative eseguite, in co-delega, dal Centro Operativo Dia e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo nisseno. L’attività di polizia giudiziaria, sotto il coordinamento di Eppo, è stata condotta mediante riscontri incrociati corroborati da mirate interrogazioni alle varie banche dati, acquisizioni documentali e dall’analisi dei flussi finanziari che hanno consentito di ricostruire un articolato reticolo societario adoperato per movimentare i corposi finanziamenti comunitari e, dopo averli illecitamente conseguiti, “ripulirli”. All’esito delle investigazioni è emersa, in particolare, la figura di quattro indagati, tra i quali due coniugi i quali, sebbene formalmente impiegati statali, risultavano di fatto e di diritto gestire alcune attività economiche, tutte legate al settore agricolo ed alcune delle quali percettrici di contributi Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura). Accanto a queste due figure “leader” è stata individuata, anche una terza persona che, sebbene non percettrice di redditi in determinate annualità, ha assunto formalmente la carica di titolare di ditta individuale nonché amministratore di altre due società, tutte operanti nel settore agricolo, senza tuttavia apparente esperienza in materia e peraltro residente in luoghi distanti geograficamente dalle sedi delle attività economiche. Un quarto soggetto che, non concorrendo nel reato presupposto e nella qualità di amministratore di una società a responsabilità limitata operante nel settore agricolo, si è adoperato per effettuare molteplici operazioni di trasferimento di denaro in modo da ostacolare l’individuazione della illecita provenienza del denaro, realizzando quindi il riciclaggio.A conclusione delle attività di indagine delegate da Eppo è stato possibile riscontrare, mediante articolate e complesse evidenze investigative, la commissione di truffe ai danni dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) e della stessa Agea, che si inseriscono nell’ambito di un unico disegno criminoso a partire dal trasferimento, con le agevolazioni per l’insediamento di giovani in agricoltura, di un rilevante fondo con annessi fabbricati rivenduto con relativa plusvalenza all’Ismea. Il trasferimento si è rivelato essere fittizio in quanto il bene è rimasto nella disponibilità degli indagati riconducendo il tutto ad una operazione di autofinanziamento attingendo da fondi pubblici. Inoltre, è stato riscontrato che i contributi percepiti dall’Agea sono stati reimpiegati a beneficio personale di uno degli indagati in cespiti aziendali e nell’acquisto di una macchina agricola e di un altro fondo. Parallelamente ai reati fraudolenti, sono state individuate anche condotte di autoriciclaggio e riciclaggio mediante articolate e complesse transazioni bancarie con reiterati trasferimenti di risorse finanziarie tra varie attività economiche facenti capo, di fatto e/o di diritto, agli indagati e sempre secondo un unico disegno criminoso, in modo da ostacolare la riconducibilità delle risorse finanziare al reato presupposto in frode all’Agea ed all’Ismea. Le attività investigative, come riconosciute dal Giudice per le Indagini Preliminari di Caltanissetta, hanno condotto alla contestazione dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche nei confronti di due indagati, di autoriciclaggio nei confronti di tre degli indagati per avere reimpiegato in attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti dal delitto di frode e, infine, di riciclaggio nei confronti di un indagato per avere trasferito denaro o altre utilità provenienti da delitto compiendo in relazione ad esso operazioni finalizzate ad ostacolare l’identificazione della provenienza criminale.

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Attualità

Adi Scarl dona 15 uova pasquali al Sai Msna di Niscemi

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Il Sai MSNA di Niscemi, coordinato da Bruna Consoli, che ospita 15 minori stranieri non accompagnati, è stato lieto di ospitare l’associazione ADI S.C.A.R.L. presso la propria sede.

L’ ADI SCARL nasce dalla solida esperienza maturata dall’ Unione della Samot e Samo nel campo dell’ assistenza domiciliare. Eroga cure domiciliari in convenzione con le Aziende Sanitarie Provinciali della Regione Sicilia.L’ADI si rivolge a una vasta clientela che si trova in una condizione di indigenza.
Per l’ occasione si sono omaggiati gli ospiti del Sai MSNA con delle uova di pasqua e una colomba in occasione delle festività pasquali. Un gesto ben gradito che ha portato un momento di gioia ed allegria tra i giovanissimi ospiti della struttura.

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Attualità

Agroecologia e transizione ecologica: a Ragusa confronto promosso da Legambiente 

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Si è svolto a Ragusa Ibla il Forum Agroecologia Circolare Sicilia promosso da Legambiente Sicilia, un momento di confronto e approfondimento che ha visto la partecipazione di relatori di altissimo profilo: accademici, tecnici esperti e rappresentanti del mondo imprenditoriale impegnati nella transizione ecologica.

Due i grandi assi tematici affrontati nel corso della giornata: da un lato, “Agroenergie e tecnologie”, con un focus su agrivoltaico e biometano come strumenti fondamentali per la decarbonizzazione e per rafforzare la competitività delle aziende agricole; dall’altro, la “Gestione sostenibile delle risorse naturali”, con l’illustrazione di tecniche innovative e casi concreti di aziende già convertite all’agroecologia per fronteggiare gli eventi climatici estremi e tutelare la biodiversità agricola.

«Il Forum sull’agroecologia – ha aggiunto Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia – dimostra che esiste un fronte compatto di competenze, idee e buone pratiche pronto a guidare la transizione ecologica necessaria per affrontare la crisi climatica. Chiediamo al governo regionale di assumersi la responsabilità di far decollare finalmente una visione sostenibile per l’agricoltura siciliana, integrando ambiente, etica e sviluppo».

Il Forum si è concluso con la consapevolezza che il cambiamento è possibile solo attraverso un’alleanza tra mondo scientifico, imprese, istituzioni e cittadinanza attiva. La transizione ecologica è una sfida che riguarda tutti e deve partire dal territorio, con coraggio e visione.

L’iniziativa è stata organizzata da Legambiente Sicilia in collaborazione con la Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Forestali di Sicilia, il Dipartimento Di3A dell’Università di Catania, CSEI (Centro Studi di Economia Applicata all’Ingegneria) di Catania e la partnership di Colle d’Oro, Irritec e Regran.

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