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Dopo i Cinquestelle c’è Forza Italia. I big della Giunta Greco e della maggioranza non riescono a far eleggere un gelese all’Ars

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L’unico seggio all’Ars conquistato da un gelese è del Cinquestelle Nuccio Di Paola il più votato  (2800 preferenze) ed il primo partito in città è il M5S. Altro che spacciati.

Al secondo posto, a quota 2500 voti , si è piazzato per la lista degli Autonomisti di Raffaele Lombardo, il dott. Rosario Caci che era sostenuto dal vicesindaco Terenziano Di Stefano, dagli assessori Ivan Liardi e Romina Morselli, dai consiglieri Rosario Faraci, Davide Sincero, Diego Iaglietti , Valeria Caci e Luigi Di Dio, dall’ex amministratore della Ghelas Francesco Trainito e dai movimenti a loro correlati.

Caci  che ha fatto una buona campagna elettorale, ridà vita agli autonomisti che andranno a sedere in consiglio comunale.

Terzo si piazza Pino Federico con 2200 voti  passato in extremis da Diventerà bellissima alla Nuova Dc di Cuffaro. A sostenerlo c’erano l’assessore Licata e i consiglieri Gabriele Pellegrino e Enzo Cascino.

Supera i 1000 voti il presidente del consiglio Totò Sammito candidato di Forza Italia che va avanti rispetto al deputato uscente Michele Mancuso sostenuto da Nadia Gnoffo , il capogruppo Saro Trainito, i consiglieri  Carlo Romano, Totò Incardona e Giuseppe Morselli.Il leader forzista dimezza i suoi  voti rispetto al 2018 ma ha un partito che è il primo del centrodestra.

La niscemese forzista Cirrone Cipolla senza apparati prende a Gela 300 voti. Così Forza Italia è il secondo partito in città.

La Giunta Greco però non riesce a portare un gelese all’Ars e questo dovrebbe fare riflettere.

Dietro Forza Italia c’ è Fratelli d’Italia che ha una maxi crescita rispetto a 5 anni fa ottenendo il 13% dei consensi  ma 1500 voti non bastano a Totò Scuvera sostenuto dal partito locale e da tre consiglieri comunali per essere eletto ma per dare il seggio al partito sono preziosi. 

Può considerarsi un exploit, visto l’andazzo nazionale e al Sud del partito, il dato del leghista Roberto Alabiso che  sfiora quota mille con una campagna elettorale in sordina. 

Il Pd con Peppe Di Cristina va al 10% ma la risposta tiepida di Gela (1500 voti) non consente ai Dem di mantenere il seggio di Giuseppe Arancio e lo stesso Di Cristina si è dimesso da coordinatore provinciale.

Poco significativo il dato del terzo polo con i 500 voti di Carmelo Migliore. Renzi e Calenda non hanno fatto breccia nell’elettorato locale.

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Il Pd buterese chiede ora le dimissioni del presidente del consiglio

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Continua lo scontro politico a Butera con il Pd che definisce il presidente del consiglio Emilio Tallarita come abusivo e lo invita a dimettersi mentre chiede alla consigliera Cristina Chimera di aderire al partito che fu di suo padre.

Il circolo buterese del Pd ha diffudo una nota in cui sostiene che “l nuova Giunta comunale nominata dal Sindaco Giovanni Zuccalà conferma i partiti politici aderenti al progetto elettorale presentato ai cittadini di Butera nelle elezioni comunali del 2022”


“I tentativi di estorsione politica reiteratamente presentati negli ultimi sei mesi dall’ormai abusivo presidente del consiglio (penultimo degli eletti) e dalla “per nulla indipendente” consigliera comunale – si legge nella nota ‘ confermano ancora una volta come intendono la politica, personalistica e padronale, senza una visione di futuro e del bene comune per i cittadini di Butera.La dichiarazione del presidente del consiglio Tallarita del 19/12/2024, oltre ad affermare la propria appartenenza a “Noi moderati”, si concludeva con un chiaro attacco al PD partito del Sindaco, che conta quattro degli otto consiglieri eletti nella lista di maggioranza. Inoltre è falsa l’affermazione della mancanza di confronto e di riunioni.
Il Sindaco ha costantemente dialogato con tutte le componenti della maggioranza, ma è di tutta evidenza che la dichiarazione di Tallarita, che ha preceduto le scelte del Sindaco, aveva l’intendo di provocare una crisi proprio in occasione del programmato rimpasto della Giunta”.

Il Pd sottolinea che “il patto elettorale tra il Sindaco Zuccalà e Tallarita è stato rispettato, in quanto prevedeva la sua nomina a presidente del consiglio, nonostante penultimo degli eletti. Quindi, la pretesa della “per nulla indipendente” consigliera comunale Chimera di essere nominata assessore (in quanto prima eletta) non tiene conto dei voti che ha ottenuto dall’attuale assessore Giovanna Donzella e da esponenti storici del partito comunista Carmelo Scuvera e Gino Vassallo, che lei stessa aveva ringraziato pubblicamente nel comizio del neo eletto Sindaco Zuccalà. Sarebbe stato più onesto da parte di Tallarita cedere il posto di presidente alla Chimera. Pertanto, ciò che è stato vituperato nel pubblico comizio a cui allude la “per nulla indipendente” consigliera Chimera è questo modo di fare politica e i suoi protagonisti, e non certo il Sindaco Zuccalà”.

Le conclusioni dei Dem buteresi sono che “il Sindaco, il politico, con la nomina di questa Giunta, ha rispettato le indicazioni elettorali dei cittadini di Butera che hanno premiato il progetto politico nel suo insieme.L’uomo, invece, non ha ceduto a logiche vecchie o a paventate presunte nuove maggioranze consiliari di centrodestra.Il PD, partito che raccoglie il meglio della tradizione cattolica progressista della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista, resta baluardo di onestà e coerenza politica e garanzia per i cittadini buteresi di impegno per un futuro ancora possibile.Per chi, invece, è abituato da sempre a distruggere, al recidivo disfattista, il PD di Butera garantisce che continuerà a lavorare insieme al sindaco Giovanni Zuccalà e alla sua Giunta per il bene comune”.

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Concorso “Vetrine e dimore di Natale”, giovedì la premiazione

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Si terrà giovedì 16 gennaio alle 17 in aula consiliare la premiazione del primo concorso “Vetrine e dimore di Natale”, promosso dal Lions club Gela Ambiente territorio cultura presieduto dal dott. Santo Figura. Un progetto che rientra nell’area “Miti e tradizioni popolari, conoscenza ed opportunità” del distretto Lions Sicilia.

Sono previsti, nel dettaglio, tre premi per la categoria bar, tre per la categoria ristoranti e tre per la categoria negozi. Ci saranno inoltre due menzioni speciali ed un riconoscimento speciale per chi ha curato l’allestimento delle vetrine vincitrici.

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L’assurda storia della paventata demolizione del parco “Gela in miniatura”

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Una storia paradossale: il parco Gela in miniatura dovrebbe essere demolito, secondo un’ordinanza del Comune per abusivismo edilizio. I monumenti di Gela in miniatura in polistirolo e qualche tettoia sarebbero stati realizzati contro legge. Questo è indicato nell’ordinanza a firma della segretaria generale Carolina Ferro.

Il parco, realizzato su terreni propri e con fondi propri dal geometra.Giuseppe Cannizzaro, a piano Notaro, è oggetto ogni anno di visite di scolaresche di tutta la Sicilia e di gruppi di studenti.

Il proprietario ha contestato l’ordinanza del Comune che chiede la demolizione generica delle opere senza indicare quali e considera abusive opere in polistirolo e strutture facilmente rimovibili. Inoltre l’iter del Comune si è svolto senza contraddittorio.Di qui la richiesta al Comune di revoca in autotutela dell’ordinanza. Domani un incontro nella stanza del sindaco per decidere. Nella città dall’abusivismo edilizio pesante di cui non si è demolito neanche un gradino, sarebbe paradossale dover demolire opere non amovibili e soprattutto cancellare un parco che dà lustro alla città.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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