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Donne in arte del ‘500 e ‘600

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Una passeggiata nell’arte al femminile del ‘500 e 600. A condurla sarà la soprintendente ai Beni culturali ed ambientali di Caltanissetta Daniela Vullo su invito dell’associazione Ex allievi del liceo classico presieduta dalla prof. ssa Maria Grazia Falconeri. Dopo il saluto del dirigente Maurizio Tedesco, introduce i lavori la prof.ssa Lella Oresti. La relatrice condurra’ il percorso storico- artistico.

In quel periodo storico spicca per celebrità la figura di Artemisia Gentileschi: figlia di Orazio, icona di consapevolezza e rivolta, artista e imprenditrice, la sua arte rivaleggia con quella degli stessi pittori uomini dell’epoca e il suo successo la porta allo scarto dalla sua categoria sociale; un esempio di lotta contro l’autorità e il potere artistico paterno, contro il confinamento riservato alle donne. 

Gentileschi è però entrata nella storia anche per la sua determinazione: vittima di stupro da parte del “collega” Agostino Tassi, decise di denunciare la violenza in un periodo in cui sembrava impossibile farlo, diventando così un simbolo del femminismo ante litteram.

Per verificare la veridicità delle sue affermazioni, infatti, fu costretta a una lunga serie di visite e a un interrogatorio sotto tortura, così da velocizzare, secondo gli usi di allora, l’accertamento della verità. Tra le torture previste, la cosiddetta “sibilla”, ossia legare i pollici con delle cordicelle che, con l’azione di un randello, si stringevano sempre di più fino a distruggere le falangi.

Sofonisba Anguissola – cremonese che visse oltre dieci anni alla corte di Filippo II a Madrid, per poi spostarsi in Sicilia dove fu visitata da Antoon van Dyck nel 1624 – sono esposti tra gli altri la Partita e scacchi (1555), e per la prima volta la Pala della Madonna dell’Itria (1578). 

E ancora Lavinia Fontana – bolognese e figlia del pittore manierista Prospero Fontana – in mostra con 14 opere tra cui l’Autoritratto nello studio (1579), la Consacrazione alla Vergine (1599) e alcuni dipinti di soggetto mitologico di rara sensualità.

E poi ancora la pittrice bolognese Elisabetta Sirani, con le sue potenti tele in cui sono raffigurati il coraggio femminile e la ribellione di fronte alla violenza maschile; Ginevra Cantofoli, con Giovane donna in vesti orientali (seconda metà del XVII); Giovanna Garzoni, altra modernissima donna che visse tra Venezia, Napoli, Parigi e Roma, in mostra con rare e preziose pergamene.

E Fede Galizia (1578-1630), che ha realizzato l’iconica Giuditta con la testa di Oloferne; Giovanna Garzoni (1600-1670), grande pittrice e miniaturista, vissuta a Venezia, Napoli, Parigi e Roma; Ginevra Cantofoli (1618-1672), autrice di Giovane donna in vesti orientali. L’appuntamento è fissato per il 20 aprile ale 18.30 al liceo Eschilo.

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Attualità

Modifiche alla circolazione nelle vie adiacenti al centro storico dal 29 al 31 e il 5 gennaio

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Il 29, 30, 31 dicembre ed il 5 gennaio 2025, dalle 18,30 e fino alle 2 del mattino, in concomitanza con i concerti, su provvedimento del comando di Polizia Municipale, avranno efficacia i seguenti provvedimenti in materia di circolazione e di sosta all’interno del centro abitato:
Divieto di sosta con rimozione forzata (eccetto auto di protezione civile, ambulanze, antincendio, servizi di polizia) in Piazza Umberto;
Via Navarra, tratto compreso tra la via Damaggio Fischetti e la via Bresmes
Via Aretusa, tratto compreso tra piazza Umberto e via Ventura
Via G.N. Bresmes, tratto compreso tra la via Ventura e la via Cairoli
Piazza Umberto, intero perimetro
Con una ulteriore ordinanza è stata interclusa la circolazione veicolare dalle ore 18,30 alle ore 2,00 nel tratto di via Marconi . via Damaggio Fischetti.

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Videosorveglianza Macchitella lab ed altro a carico della clinica Santa Barbara

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La videosorveglianza di Macchitella Lab fino al 2045, la manutenzione fino al 2045 della vegetazione nelle aree limitrofe alla villetta Auriga e del parco gioco e della fontana nella stessa villetta,la ricarica elettrica gratuita delle auto comunali.

Questo ha chiesto il Comune alla Clinica Santa Barbara in cambio dell’approvazione del progetto delle pensiline fotovoltaiche nelle aree pubbliche antistanti la clinica adibite a parcheggio in prossimità di via Minerbio e via Tresigallo. Un progetto bloccato da tempo che è stato rispolverato dall’amministrazione Di Stefano.

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L’associazione Aretè capofila di un progetto Erasmus tra Italia, Repubblica Ceca e Portogallo

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Prende il via il progetto “Creative learning for innovation and inclusion: my place is your place”, presentato dall’Aps Aretè e approvato dal programma Erasmus+, che si svolgerà nel periodo 2024-2026 sotto la gestione dell’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire per conto della Commissione Europea. L’associazione gelese Aretè, presieduta da Salvatore Di Simone, è capofila della rete internazionale cui partecipa anche l’istituto superiore “Morselli”, rappresentato dalla dirigente Viviana Aldisio e dalla docente referente dei progetti Erasmus Gabriella La Rocca. 

Per l’associazione Aretè, referente dei progetti Erasmus è la prof. Tiziana Finocchiaro. Nel partenariato sono presenti anche l’Itc international di Praga, Istituto di formazione professionale, e l’Escola secundária de Amarante. Italia, Repubblica Ceca e Portogallo insieme per un progetto europeo scelto «fra più di 500 candidature – precisa il dott. Di Simone –, ma solo il 10% è stato approvato. La nostra proposta progettuale, in termine di punteggio ottenuto, risulta essere vicina all’eccellenza». 

L’associazione capofila Aretè si occuperà in particolare di formazione Itc, apprendimento cooperativo e sviluppo delle competenze trasversali, oltre alla formazione in inglese. L’obiettivo sarà quello di promuovere un “Apprendimento creativo per l’innovazione e l’inclusione: il mio posto è il tuo posto”, come definisce il titolo stesso del progetto.



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