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Donegani porta la sua squadra in piazza per la sfida contro i padrini e i padroni

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 <Siamo in piazza a testa alta, noi siamo in discontinuità con il passato. In questa campagna elettorale abbiamo tenuto un profilo di contenuti e mai sposato litigi e contrapposizioni. Questo perché oggi più che mai Gela non ha bisogno di litigiosità. La città è stata tenuta sotto scacco da una politica piccola che ha pensato solo ai suoi interessi. Mi sono candidato lanciando una sfida ai feticci e ai partiti che hanno reso ingovernabile la città. Il sindaco Greco è stato ostaggio per 5 anni di se stesso e dei partiti che si è scelto. Io non sono contro i partiti, sono nato nei partiti, ma sono contro questi partiti che hanno distrutto la città. Il laboratorio PeR  ha curato studio e competenza della futura classe dirigente per governare al meglio la città e io  ho deciso di parlare alla città. Comunicate a Giuseppe Conte che qui noi siamo in piazza più del M5s>:  sono alcuni dei passaggi del comizio di Miguel Donegani l’unico dei cinque che ha scelto di utilizzare gli spazi di entrambe le due giornate in piazza Umberto assegnate dai sorteggi.

Domani sera il secondo comizio. Donegani ha scelto di dare la parola ai candidati della sua lista e assessori designati.  Ha fatto aprire il comizio a Federica Fraglica la più giovane della lista. Ha 22 anni è studentessa universitaria  e ha dato voce ai giovani che non vogliono lasciare la loro terra. Nei loro interventi i candidati al consiglio comunale hanno chiesto il voto libero dalle chiacchiere di partito, dalle false promesse. Paolo Cafà ha sottolineato che Donegani non ha padrini e pupari e Franco Liardo ha ricordato i successi del candidato a sindaco quando ha governato e il fatto che si è sempre sottoposto al voto popolare. <Solo un uomo libero si può intestare le grandi battaglie di Gela> – ha aggiunto.

Luigi Tandurella ha detto che nella squadra di Donegani c’è competenza e voglia di fare e il programma è nato da due anni di studi.  Gli assessori sono gente che ci mette la faccia e non deve chiedere nulla alla politica.  La dirigente Angela Tuccio ha ricordato che il momento è importante, Gela è al fondo e perciò ha deciso di dare una mano per dare un segnale di cambiamento e rinnovamento. Il maestro Giovanni Iudice ha parlato dell’assessorato alla bellezza e alla musealità.  La formazione è cultura e con la cultura è libertà: Donegani può dare progresso alla città.  Iudice ha detto che si apriranno due nuovi musei: uno a Palazzo Guttilla, l’altro a Macchitella Lab.

Pellegrino Cannizzo ha sottolineato che l’industria convertita green con l’ambiente possono convivere. Gela sarà libera di splendere con Donegani che è  autorevole e libero. Sa dove andare a Palermo e Roma.

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