“Costretti a scendere in strada per chiedere salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Costretti a sit-in nei nove capoluoghi siciliani per rivendicare diritti elementari, essenziali. Sembra strano, ma è così”.
Lo affermano per Cgil e Uil Sicilia i segretari Francesco Lucchesi e Ignazio Baudo. Le due organizzazioni sindacali saranno impegnate domattina in manifestazioni di protesta che si terranno a Palermo in via Trinacria davanti all’Assessorato della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro e ad Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani dinanzi alle Prefetture. Ovunque, sarà consegnato ai rappresentanti delle istituzioni il documento redatto da Cgil e Uil per sollecitare “fatti concreti contro infortuni e morti sul lavoro che in Sicilia hanno ormai raggiunto i numeri di una strage”. “Riteniamo ormai ineludibile – si legge nel documento – un confronto strutturale con il Governo regionale e le Istituzioni su strategie condivise per strutturare azioni di presidio a carattere permanente nella lotta agli infortuni mortali e gravi, alle malattie professionali. Riteniamo fondamentale rafforzare e strutturare un coordinamento permanente, che almeno con cadenza bimestrale si riunisca, all’interno dell’Osservatorio regionale di Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro, per la programmazione di azioni in stretto raccordo coi coordinamenti territoriali”.
Scrivono ancora Cgil e Uil: “Le recenti modifiche apportate al Testo Unico sulla sicurezza impongono a tutti i soggetti coinvolti una maggiore attenzione ai temi di salute e sicurezza, nonché una oggettiva implementazione degli organici in essere al fine di garantire una esigibilità della norma a carattere regionale. Con l’attuazione dei programmi del Pnrr si rafforza la tutela per la sicurezza. Prendiamo, intanto, atto dell’invio di 29 ispettori di polizia giudiziaria nel territorio siciliano. Considerato, però, che lo stesso Assessorato Regionale al Lavoro aveva individuato in 256 il numero utile a colmare il gap relativo al fabbisogno necessario per l’intera regione Siciliana, riteniamo che il problema non sia stato risolto in maniera strutturale e organica e che quindi occorre individuare ulteriori soluzioni qualora la Regione Siciliana ritenga non più percorribile l’attuazione del protocollo, di cui peraltro non abbiamo più avuto notizie. Inoltre, pure gli organici ispettivi degli Spresal (Servizio prevenzione e sicurezza del lavoro,) risultano essere esigui e necessitano essere incrementati”. Un’attenzione particolare è riservata dai sindacati al caldo-killer e al “pericoloso svolgimento delle attività in luoghi dove non sia possibile mitigare i rischi connessi al caldo estremo rendendo elevato il rischio da stress termico per i lavoratori”. “Mentre è opportuno ricordare che la valutazione del rischio da calore rientra negli obblighi previsti dal Testo unico, riteniamo improcrastinabile l’emanazione di una ordinanza regionale che preveda in determinate condizioni di elevate temperature la sospensione di tutte le attività che presentano elevati minacce per la salute, vietandone lo svolgimento dalle 12 alle 16. Proponiamo, altresì, l’attivazione di tavoli permanenti territoriali per il monitoraggio e verifica statistica dell’applicazione normativa delle disposizioni (Cassa integrazione guadagni), oltre al potenziamento verifiche degli enti preposti al controllo circa l’attuazione della sorveglianza sanitaria”. Cgil e Uil Sicilia concludono: “Prevenzione, formazione e informazione, nonché di presidio e vigilanza, non rappresentano meri costi, bensì strumenti di investimento nella direzione della diffusione della cultura sui temi della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Chiediamo, dunque, la definizione di azioni capillari in tutti i territori e i luoghi di lavoro pubblici e privati”.
La lettera aperta dei residenti di Borgo Valentina sulle ‘panchine vaganti’, ha aperto una polemica infinita che, nel mondo della politica, finisce, come di consueto, con un invito a farsi da parte.
Il consigliere comunale Massimiliano Giorrannello del gruppo politico ‘Una buona idea’, che ha seguito la vicenda in prima persona e che è stato additato in quanto ‘reo’ di essere salito a bordo di un mezzo della Ghelas, risponde e fa chiarezza.
“Mi preme intervenire per fare chiarezza rispetto a post ed articoli di giornale che sono stati emessi nelle ultime ore. Lo ritengo doveroso per evitare strumentalizzazioni in quanto, ogni azione è stata effettuata al fine di garantire la corretta gestione del patrimonio comunale.
Alcuni residenti ci hanno più volte segnalato la presenza di soggetti in un’area del complesso residenziale borgo Valentina che disturbavano la quiete pubblica. È stata effettuata una verifica dagli uffici Comunali ed è emersa anche la presenza di panchine di proprietà comunale collocate in un’area privata e, soprattutto, prive delle necessarie autorizzazioni.
Si tratta di panchine che in origine erano state installate nel piazzale di fronte la Chiesa dei Cappuccini, poi temporaneamente rimosse durante il periodo del Covid e che ritorneranno al proprio posto. Tuttavia, la loro ricollocazione è avvenuta in un luogo che, ad oggi, non risulta essere di competenza comunale. Per quanto mi riguarda, desidero precisare che mi sono recato sul posto col mio mezzo personale e che, mi sono limitato a salire, per un breve tratto, sul mezzo della Ghelas esclusivamente per accompagnare gli operatori, che non riuscivano ad individuare l’area ove erano state posizionate le panchine.
Ritengo di non aver commesso alcun abuso o violazione e di aver agito nell’interesse della città. Garantire il corretto posizionamento degli arredi urbani e pubblici, soprattutto a valle di numerose segnalazioni effettuate dai cittadini, credo sia doveroso da parte di chi lavora giornalmente a fianco dell’ amministrazione in maniera del tutto proattiva. La vera domanda da porsi è semmai, chi ha collocato le panchine in quell’area nel 2020 senza le dovute autorizzazioni.
L’impegno, condiviso con l’amministrazione, è quello di installare le panchine in area comunale rispettando tutti gli iter autorizzativi e ridonare i beni ai cittadini.Mi auguro che questa mia dichiarazione possa spegnere ogni polemica e fare chiarezza su quanto realmente accaduto. Assicuro tutti i cittadini, tutti, che il mio operato è finalizzato solo a lavorare per il bene della mia amata città”.
Beatrice Maria Castiglia, studentessa del 3° anno del Liceo artistico “E. Majorana” di Gela è la vincitrice assoluta del premio “Rocco Sauna”. Il suo progetto dal titolo “La rinascita di Montelungo. Il giardino dei pensieri” ha convinto la giuria che le ha assegnato il primo posto; secondo premio a Flavia Grasso con il progetto “Radici e futuro”, anche lei studentessa del liceo artistico “Majorana” i cui progetti sono stati seguiti dalla docente Sonia Madonia; terzo posto a Hillary Gambino del Liceo delle scienze umane “Eschilo” con “Gela con 1-click” e a seguire Gaspare Famà del Liceo scientifico “E. Vittorini” con il progetto “Rigenerazione urbana: Gela respira di nuovo” che ha partecipato con la supervisione della docente Valentina Di Benedetto.
A scegliere i 4 vincitori che hanno ricevuto complessivamente un premio in denaro dal valore di 1.500,00 euro, è stata una giuria qualificata presieduta dall’Ing. Orazio Samparisi e composta da Grazia Arena, docente di Geografia presso l’Università di Catania; Rita Calò, avvocato; Andrea Cassisi, giornalista; Maria Lina La China, dottore in Urbanistica e Pianificazione territoriale e dirigente scolastico del comprensivo “San Francesco-Capuana” e Saverio Scicolone, docente e architetto.
Un premio speciale del presidente della Giuria inoltre è stato assegnato a Emanuele Brattoli, studente del liceo scientifico. Menzioni speciali per i partecipanti: Stefania Paola Miriam Sajeva, Rosario Giovanni Paolo Rinaldo, Giancarlo Picchioni, Giuseppe Rizzo, Gaia La Russa, Sofia La Cognata, Agnese Buccheri e Alexandra Dobranis, Maria Sefora Vella e Mariarita Voddo e Chiara Carpitella e Giuliana Maria Palumbo, Gaia Nogara e Fabiana Pantaleo, Francesca d’Antoni e Benedetta de Simone. La cerimonia è stata impreziosita dalla presenza di Maurizio Carta, ordinario di Urbanistica e Pianificazione territoriale all’Università di Palermo e attuale assessore alla rigenerazione urbana, allo sviluppo urbanistico della città policentrica e alla mobilità sostenibile del comune di Palermo, autore, tra gli altri, di “Romanzo urbanistico. Storie dalle città del mondo” (Sellerio 2024), un saggio acuto sulla rigenerazione urbana, una guida per viaggiatori attenti e curiosi, un romanzo «urbanistico» per capire le città del mondo e immaginare futuri possibili. “In questo libro racconto di storie di luoghi che, con visione e coraggio, sono diventati più vivibili, sostenibili e accoglienti – ha detto Carta -. Le città non sono solo strade e palazzi, ma spazi in cui si costruisce il nostro futuro. Voglio ispirare chi le abita e chi le amministra a immaginare e realizzare città migliori per tutti.Ogni città ha dentro di sé la capacità di cambiare, basta saperla riconoscere e coltivare. Spesso pensiamo che il futuro sia scritto altrove, ma sono le scelte quotidiane, le idee innovative e l’amore per il proprio territorio a fare la differenza. Ho voluto raccontare esempi concreti di trasformazioni riuscite, per dimostrare che un cambiamento positivo è sempre possibile. Non servono solo grandi progetti, ma anche piccoli gesti e una comunità che crede nel proprio potenziale. Le città del futuro nascono oggi, e ognuno di noi può esserne protagonista”, ha concluso. I partecipanti, lo ricordiamo, sono stati complessivamente 54 tra gli studenti di Gela che si sono messi in gioco con creatività e impegno, affrontando temi di grande attualità come l’ambiente e l’uso intelligente degli spazi urbani. Le loro proposte, tra le altre, hanno spaziato da idee innovative per valorizzare le aree dedicate ai giovani fino a soluzioni per realizzare piste ciclabili e promuovere una mobilità sostenibile. Un segnale positivo quello raccolto dalle scuole coinvolte, che hanno risposto con entusiasmo e dimostrando grande sensibilità verso questi temi. La qualità e l’originalità dei progetti presentati, dunque, confermano il valore di questa iniziativa che punta a ispirare un futuro più vivibile e inclusivo per i gelesi, segno di un interesse crescente verso un’urbanistica che sia più attenta alle esigenze soprattutto delle nuove generazioni. Il premio ha voluto dedicate la memoria all’Ing. Rocco Sauna, stimato professionista e figura di riferimento per la comunità di Gela, in favore degli studenti meritevoli della città, ed è stato voluto dalla famiglia “Sauna Samparisi” con il supporto del Centro di cultura e spiritualità cristiana “Salvatore Zuppardo” di Gela ed il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri di Caltanissetta.
Vendita solidale di arance questa mattina davanti la chiesa di Sant’Antonio: l’iniziativa viene promossa dal Kiwanis club presieduto da Rita Domicoli. Ieri la raccolta dei frutti presso la tenuta del socio Gaetano Contrafatto e questa mattina il banchetto allestito nel cuore del quartiere Caposoprano.
Obiettivo dell’iniziativa quello di sostenere la causa sociale ed i progetti sportivi dell’associazione Orizzonte, presieduta da Natale Saluci. Il gesto del Kiwanis è stato molto apprezzato dall’associazione, che ha sottolineato la sensibilità mostrata dal club per le attività che puntano alla vera inclusione attraverso lo sport con il movimento Special Olympics.