La Cooperativa Etnos ha indetto per giovedì 26 maggio 2022 alle ore 18, davanti alla Prefettura di Caltanissetta, una manifestazione contro un sistema burocratico regionale che non consente di esercitare con serenità e dignità il lavoro sociale in Sicilia.
“In qualità di membro della Direzione Regionale del Partito Democratico – afferma Marco Andaloro – voglio esprimere la piena solidarietà ai lavoratori delle cooperative sociali che per colpa di un apparato lento e farraginoso sono costretti ad attendere mesi per il riconoscimento economico del lavoro svolto. Saremo anche noi in piazza, al loro fianco, per far sentire la voce di tutte quelle cooperative che per i ritardati pagamenti della Regione Siciliana rischiano la chiusura, se non è già avvenuta.
A subire le conseguenze di una Regione inefficiente sono sempre le fasce più deboli: i lavoratori e gli utenti finali. Le cooperative hanno infatti garantito, in questi anni, servizi essenziali del settore sociale, dando supporto alle amministrazioni locali per dare risposta alle esigenze primarie di studenti, anziani e disabili. Oggi rischiano di chiudere i battenti per colpa della burocrazia e questo non possiamo permettercelo per la loro dignità e per i bisogni che soddisfano in favore di soggetti svantaggiati.”
La manifestazione, che con forte valore simbolico è stata denominata “Dimettiamoci Tutti”, punta a sottolineare la gravità di quanto sta accadendo nei confronti delle cooperative sociali: il mancato rispetto del D.Lgs. 192/2012 sull’obbligo dei pagamenti dei servizi forniti alle pubbliche amministrazioni entro 30 giorni; l’incomunicabilità con gli uffici di Riscossione Sicilia, nonché la mancata tracciabilità delle pratiche e delle richieste; il mancato riconoscimento dei crediti MEF per la compensazione dei debiti con Riscossione Sicilia.
Il Partito Democratico della provincia di Caltanissetta, oltre a partecipare alla manifestazione di giovedì, intende farsi carico di portare nelle sedi istituzionali le richieste delle cooperative per risolvere i problemi di chi, da anni, si scontra con la burocrazia regionale nell’interesse dei lavoratori e degli utenti.