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Domani alle 16 presentazione del libro su Peppino Impastato

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Palermo – Ieri l’anniversario della morte di Peppino Impastato che coincide con il ritrovamento del corpo senza vita di Aldo Moro. Domani sara’presentato alle 16.00 presso la sala Pio La Torre di Palazzo dei Normanni il libro di Danilo Sulis “Da Radio Aut a Radio 100 passi”. Interverranno, oltre all’autore, Mario Azzolini (giornalista Rai), Antonello Cracolici (Presidente della Commissione Antimafia dell’Ars), Roberta Schillaci (Presidente della commissione Biblioteca dell’Ars), Marianna Caronia e Valentina Chinnici (componenti  della commissione Biblioteca dell’Ars) e Maurizio Artale (Centro Padre nostro).
L’iniziativa, che cade nella settimana del 45° anniversario della morte del giornalista Peppino Impastato, rientra nel quadro delle iniziative che mirano a garantire una maggiore apertura al territorio della biblioteca di palazzo dei Normanni.

Giuseppe Impastato nasce a Cinisi, in provincia di Palermo, il 5 gennaio 1948, da una famiglia mafiosa: il padre Luigi era stato inviato al confino durante il periodo fascista, lo zio e altri parenti erano mafiosi e il cognato del padre era il capomafia Cesare Manzella, ucciso con una giulietta al tritolo nel 1963. Ancora ragazzo, rompe con il padre, che lo caccia via di casa, e avvia un’attività politico-culturale antimafiosa.

Nel 1965 fonda il giornalino “L’Idea socialista” e aderisce al PSIUP. Dal 1968 in poi milita nei gruppi di Nuova Sinistra. Conduce le lotte dei contadini espropriati per la costruzione della terza pista dell’aeroporto di Palermo, in territorio di Cinisi, degli edili e dei disoccupati.

Nel 1975 costituisce il gruppo “Musica e cultura”, che svolge attività culturali (cineforum, musica, teatro, dibattiti); nel 1977 fonda “Radio Aut”, radio libera autofinanziata, con cui denuncia i delitti e gli affari dei mafiosi di Cinisi e Terrasini, e in primo luogo del capomafia Gaetano Badalamenti, che avevano un ruolo di primo piano nei traffici internazionali di droga, attraverso il controllo dell’aeroporto. Il programma più seguito era “Onda pazza”, trasmissione satirica con cui sbeffeggiava mafiosi e politici.

Nel 1978 si candida nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali. Viene assassinato nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978, nel corso della campagna elettorale, con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia.

Lo stesso giorno a Roma viene trovato il corpo di Aldo Moro, ucciso dalle Brigate rosse, e la morte di Moro cancella o relega in secondo piano quella di Impastato.

Forze dell’ordine, magistratura e stampa parlano di atto terroristico in cui l’attentatore sarebbe rimasto vittima. In un fonogramma il procuratore capo Gaetano Martorana scrive: “Attentato alla sicurezza dei trasporti mediante esplosione dinamitarda. Verso le ore 0,30-1 del 9.05.1978 persona allo stato ignota, ma presumibilmente identificata in tale Impastato Giuseppe si recava a bordo della propria autovettura all’altezza del km. 30+180 della strada ferrata Trapani-Palermo per collocare un ordigno dinamitardo che, esplodendo, dilaniava lo stesso attentatore”. La scoperta di una lettera, scritta molti mesi prima, completa il quadro: l’attentatore era un suicida.

I compagni di Peppino vengono interrogati come complici dell’attentatore, vengono perquisite le case della madre e della zia di Impastato, dei suoi compagni e non quelle dei mafiosi e le cave della zona, notoriamente gestite da mafiosi, nonostante che una relazione di servizio redatta da un brigadiere dei carabinieri dica che l’esplosivo usato era esplosivo da mina impiegato nelle cave.

Sui muri di Cinisi un manifesto dice che si tratta di un omicidio di mafia. Un altro manifesto a Palermo, con la scritta: “Peppino Impastato è stato assassinato dalla mafia“.

Al funerale partecipano circa mille persone provenienti in gran parte da Palermo e dai paesi vicini.

L’11 maggio il Centro siciliano di documentazione di Palermo, nato nel 1977 e che nel 1980 si sarebbe intitolato a Impastato, assieme ad altri presenta un esposto alla Procura in cui si sostiene che Peppino è stato assassinato. La mattina dello stesso giorno si svolge un’assemblea alla Facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, con l’intervento del docente di Medicina legale in pensione Ideale Del Carpio, che smonta la tesi dell’attentato e del suicidio.

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Boom di presenze ieri per “Butera a tavola” che è ormai un evento comprensoriale

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Butera. Può considerarsi soddisfatto il sindaco Giovanni Zuccalà:l’obiettivo di far diventare di dimensione comprensoriale la manifestazione “Butera a tavola” è più che raggiunto. Ieri sera nella seconda delle tre giornate dell’evento enogastronomico dedicato alle produzioni locali, a Butera c’è stato un boom di presenze.Tantissima gente è arrivata da Gela, Niscemi, Mazzarino e Riesi a godere di una piacevole atmosfera tra gli stand con le prelibatezze gastronomiche da gustare, il concerto di Roy Paci, la passeggiata fino al Castello.

I tre bus navetta che portavano i visitatori dal parcheggio sito nella zona del cimitero fino al centro della città non hanno avuto un momento di sosta per tutta la notte. Tra le viuzze di Butera un mare di gente fino a notte fonda. Tra i politici ieri sera sono stati notati il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti e il senatore Pietro Lorefice.Venerdi al taglio del nastro c’era l’on.Scuvera la cui famiglia ha origini buteresi. Nel complesso, chi ieri sera si è recato a Butera ha trascorso una serata di relax in un ambiente sereno ed ordinato, nonostante l’enorme folla, ha potuto gustare prodotti siciliani di buona qualità, ha ascoltato musica. Con gli anni “Butera a tavola” è cresciuta e quest’anno ha avuto un meritato boom che impegna l’amministrazione Zuccalà a fare ancor meglio il prossimo anno. C’è ancora tempo per un tuffo nell’atmosfera di Butera a tavola.

L’evento enogastronomico prosegue e si conclude oggi.In mattinata in Piazza Dante raduno auto e moto d’epoca in collaborazione col club dei Normanni e dimostrazioni tecniche su torchio i tini a cura dei bambini. Alle 18 al Castello Galleria archeologica con mostra del maestro Muni. Spettacolo itinerante gruppo ‘La Lanterna’. Ore 21.30 spettacolo musicale a cura del gruppo Sicily folk orchestra.

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L’ ex assessore Totò Incardona:”PalaCossiga mai riconsegnato dall’Asp al Comune”

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Il PalaCossiga, l’impianto sportivo di Marchitello assegnato dal Comune all’ Asp 2 nel periodo Covid, per esssere usato come hub vaccinale oggetto  dello scontro  tra Comune ed Asp. Chi riparerà i danni causati dai vandali e ladri  da quando la struttura non è usata più per le vaccinazioni?   Di chi è la responsabilità? Oggi l’Asp sostiene di aver consegnato l’impianto al Comune il 7 marzo del 2023 e che  non si sente responsabile dei danni che da quel giorno ad oggi hanno fatto ladri e vandali.. Non la pensa così l’ex assessore Totò Incardona  che sostiene che la consegna dei locali dall’ Asp al Comune non è mai formalmente avvenuta perché quel 7 marzo del 2023 non c’è stata alcuna  restituzione formale dell’impianto  dall’Asp al Comune.

< C’è stato un sopralluogo al PalaCossiga ed io e Cirrone Cipolla abbiamo dato comunicazione alla città che da quel giorno finiva l’attività di vaccinazione al PalaCossiga e sarebbe proseguita in altri locali Asp – sottolinea Incardona – e  quel giorno quando siamo entrati ho visto che la struttura era sporca, a terra c’era ancora la gomma che ha poi danneggiato il.  Nei locali c’erano tanti documenti di vaccinazioni a terra.  L’Asp    si impegnò a fare una pulizia e ci saremmo rivisti>

< Il 20 Aprile  il dirigente del Comune ing. Lombardo – continua – ha inviato una  nota in cui evidenzia che il Comune non avrebbe preso in consegna i locali perché, dopo la pulizia e  tolta la gomma, il parquet era danneggiato e c’erano altri danni. Anche io ho scritto un paio di note all’ Asp>.  Una storia destinata a far parlare ancora per molto, a meno che il sindaco e l’Asp non riescano a trovare un’intesa bonaria.

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L’ippoterapia, strumento inclusivo ed educativo: service Lions al centro Peg Lago Biviere

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Il Lions Club Butera e Terre Federiciane, il Lions club Gela host e l’associazione Fast hanno lanciato un’iniziativa dedicata ai ragazzi disabili del territorio: un programma di ippoterapia. Questo progetto, nato dalla sensibilità e dall’impegno delle socie e dei soci dei due club Lions e dell’associazione Fast, mira a offrire un supporto terapeutico innovativo e coinvolgente.

L’ippoterapia utilizza il cavallo come strumento terapeutico per migliorare le condizioni fisiche e psicologiche dei partecipanti. Questo tipo di terapia è particolarmente efficace per i ragazzi con disabilità motorie e cognitive, offrendo loro un’esperienza di crescita e di benessere.

Il Lions Club Butera e Terre Federiciane, sotto la guida della presidente Angela Testa, il Lions Club Gela Host presieduto da Grazio di Bartolo e l’associazione Fast coordinata da Sonia Romano hanno organizzato una seduta presso un centro specializzato, il Peg Lago Biviere Necchi.

Il progetto è stato accolto con entusiasmo dalle famiglie, che hanno visto nei sorrisi dei loro figli i primi segni di miglioramento. Questo service rappresenta solo l’inizio di un percorso che i due club intendono portare avanti con dedizione e passione.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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