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Cronaca

Divieto di avvicinamento per un tunisino

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Modica – Il Commissariato di Polizia di Modica, coadiuvato dal Commissariato di Vittoria, ha eseguito la misura cautelare di divieto di avvicinamento alla persona ed apposizione di braccialetto elettronico a carico di un uomo di 37 anni.

Il provvedimento cautelare si è reso necessario a seguito della denuncia sporta poco tempo fa da una giovane donna italiana, già convivente dello straniero.

La donna aveva deciso di interrompere la suddetta relazione a causa delle reiterate attenzioni ossessive dell’uomo che ne controllava ogni movimento, generando nella stessa un senso di insicurezza ed oppressione.

I pedinamenti e le attenzioni morbose, nonché le chiamate ad ogni ora del giorno, sono continuate nonostante il venir meno del rapporto di convivenza ed il rientro a Modica della ragazza.

Questa infatti era stata puntualmente raggiunta nei luoghi frequentati con amici e parenti e fatta oggetto di offese e richieste compulsive di riappacificazione che hanno costretto la donna a cambiare ulteriormente le proprie abitudini di vita, rinunciando persino ad uscire di casa per motivi non attinenti al lavoro.

Come previsto dalla normativa vigente, dopo la querela presentata dalla donna si è attivato immediatamente il cosiddetto codice Rosso ed in pochi giorni sono stati escussi a sommarie informazioni, oltre la persona offesa, anche i familiari della stessa ed altre persone a conoscenza degli atteggiamenti persecutori dell’uomo.

Gli elementi raccolti dagli Agenti del Commissariato di Modica hanno consentito alla Procura della Repubblica di Ragusa di chiedere ed ottenere al G.I.P. un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento, al fine di evitare la continuazione delle condotte di stalking.

All’uomo sarà applicato il braccialetto elettronico onde monitorare i movimenti dello stesso, specie ove si avvicinasse al di sotto dei 500 metri dalla denunciante, essendo previsto in tali casi l’arresto in flagranza differita per la violazione accertata della misura.

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Cronaca

Si introduce nell’abitazione dell’ex e aggredisce un ospite: denunciato

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Marina di Ragusa – I Carabinieri della Stazione di Marina di Ragusa a conclusione degli accertamenti hanno denunciato a piede libero un 38enne di origine cubana per il reato di lesioni aggravate.

La vicenda traeva origine nella notte dello scorso 22 giugno quando il cubano, già gravato dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla sua ex convivente, si introduceva furtivamente nell’abitazione di quest’ultima situata nella frazione marina di Ragusa.

Al suo interno tuttavia, trovata un uomo 40enne turco, ospite della sua ex convivente. Ne scaturiva una violenta colluttazione, nella quale il 38enne riusciva ad afferrare un coltello da cucina e a colpire il cittadino turco con alcuni fendenti, procurandogli lievi ferite alla schiena.

I Carabinieri, intervenuti sul posto a seguito della chiamata a 112 di una guardia giurata che si trovava nei pressi dell’abitazione, riuscivano ad identificare e a bloccare il cittadino cubano ed in seguito, dopo aver raccolto tutti gli elementi d’indagine dai testimoni e dalla vittima, a deferire all’Autorità Giudiziaria il 38enne cubano per il reato di lesioni personali aggravate

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Cronaca

Terrorismo: scovato nel nisseno, bengalese rimpatriato

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La Questura di Caltanissetta ha espulso e rimpatriato al Paese di origine un cittadino bengalese, irregolare sul territorio nazionale, destinatario di un ordine di allontanamento emesso dal Questore di Roma.

L’uomo era stato rintracciato giorni addietro sul territorio della provincia nissena, all’esito di un’assidua attività di monitoraggio svolta dalla locale Digos e dall’Ufficio Immigrazione. Nel 2019 era stato condannato dal Tribunale di Brescia ad un anno, tre mesi e undici giorni di reclusione per il reato di istigazione a delinquere in relazione al reato di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico, per aver manifestato adesione alle attività delle organizzazioni terroristiche internazionali.

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Cronaca

Pontile sbarcatoio vietato: sanzionato un bagnante

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La stagione balneare è avviata e sono sempre più numerosi i bagnanti nelle spiagge del litorale gelese. Questo fa si che i controlli da parte del personale della Capitaneria di porto di Gela sul rispetto delle norme fondamentali per la tutela dei bagnanti e della sicurezza della navigazione, siano più frequenti .

Ieri il personale della pattuglia Mare Sicuro della Capitaneria di porto di Gela, ha sanzionato un uomo colto scoperto mentre usava il Pontile Sbarcatoio come piattaforma per i tuffi. Questo, oltre che in contrasto con le vigenti ordinanze interdittive, e’ pericoloso vita la precarietà della struttura.

La Capitaneria di Porto raccomanda, per evitare ogni potenziale situazione di pericolo, di attenersi alle norme individuate dall’Ordinanza di Sicurezza Balneare n. 10/2024 pubblicata da il 22 Maggio scorso.

Rimane costante l’attenzione della Capitaneria di porto di Gela anche in riferimento al controllo della fascia riservata alla balneazione, nella quale è vietato il transito delle unità a motore durante l’orario riservato alla balneazione.

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