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Cronaca

Divieto di avvicinamento per un sessantenne

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Modica – Il Commissariato di Polizia di Modica ha eseguito una ordinanza del G.I.P. presso il Tribunale di Ragusa, richiesta dalla Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo di 60 anni residente a Modica, che prevede il divieto di avvicinamento alla persona offesa e l’applicazione del braccialetto elettronico all’indagato.

La misura cautelare eseguita rientra nelle attività della Polizia di Stato a tutela delle vittime di violenza di genere.

 Le condotte dello stalker, riscontrate puntualmente e celermente dagli agenti, erano molto pervicaci ed intrise di caratteri di particolare e gratuita violenza, che hanno portato in breve tempo ad una escalation di comportamenti penalmente rilevanti posti in essere dal prevenuto, interrotti soltanto dall’intervento dei poliziotti e dalla richiesta di aiuto della donna.

I fatti traggono origine da un contesto casalingo, atteso che la persona offesa prestava lavoro come badante presso l’abitazione dell’anziana madre del reo. Questi si invaghiva della stessa e, sebbene non ricambiato, iniziava a stalkerizzare e molestare la donna, la quale era costretta a lasciare il posto di lavoro.

Ciononostante l’uomo seguitava a tempestarla di chiamate, messaggi social e minacce, pedinandola nei suoi spostamenti per la città fino ad aggredirla fisicamente.

Nel corso di una perquisizione del veicolo in uso al prevenuto, è stato rinvenuto un coltello di genere vietato, per il cui porto abusivo il possessore veniva comunque deferito all’Autorità Giudiziaria. Il quadro probatorio raccolto dagli Agenti del Commissariato di P.S. di Modica ha consentito alla competente Autorità Giudiziaria di emettere a carico del soggetto la misura cautelare di divieto di avvicinamento e di comunicazione con la donna, ulteriormente rafforzato dalla installazione del braccialetto elettronico all’indagato

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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