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Cronaca

Divieto di avvicinamento per un ex marito violento

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Vittoria – Gli Agenti del Commissariato di Polizia di Vittoria, hanno eseguito la misura cautelare di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall’ex moglie e dai figli, con applicazione di dispositivo elettronico di controllo, nei confronti di un uomo di 39 anni.

L’uomo che non si era rassegnato all’idea che la sua relazione fosse finita, in più occasioni aveva ingiuriato e denigrato la vittima che era stata maltrattata e picchiata anche in presenza dei figli minori, reiterando quindi nei suoi confronti, durante e dopo la convivenza matrimoniale, una serie di condotte vessatorie caratterizzate da violenze psicologiche, fisiche e verbali.

La donna ha denunciato che durante il matrimonio l’ex marito l’aveva aggredita fisicamente in diverse occasioni, dandole calci, lanciandole oggetti contro e che, dopo la fine della convivenza, in almeno dieci occasioni l’aveva aggredita fisicamente, cagionandole dei lividi e dei graffi, fino ad arrivare in più occasioni a minacciarla di morte dicendole che non le avrebbe fatto più vedere i figli.

Dopo la denuncia presentata dalla vittima presso gli uffici della Polizia, gli Agenti al fine di evitare ulteriori episodi di maltrattamenti e violenza, con possibili gravi risvolti, hanno attivato serrate indagini volte ad accertare la condotta violenta dell’uomo posta in essere nei confronti della ex moglie divenuta vittima di violenza e maltrattamenti in famiglia.

 Con le accurate e dettagliate indagini degli Agenti del Commissariato di Polizia di Vittoria l’Autorità Giudiziaria ha emesso la misura cautelare personale del divieto di avvicinamento a carico dell’uomo.

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Cronaca

Gravissimo incidente stradale: un morto e due feriti

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E’ di un morto e due feriti, il tragico bilancio di un gravissimo incidente che si è verificato sulla strada statale 189 “Della Valle dei Platani”, in territorio di Campofranco, nel Nisseno. La vittima aveva 50 anni. La strada è stata chiusa in entrambe le direzioni. Sul posto stanno operando le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco e le squadre Anas. Dalla centrale del 118 di Caltanissetta è stato inviato l’elisoccorso che ha trasportato uno dei due feriti all’ospedale Sant’Elia, in codice giallo. L’altro ferito è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Agrigento.

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Cronaca

Due arresti a Niscemi

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Due niscemesi, sono stati arrestati dalla Polizia in esecuzione di provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria.

Un 28enne, condannato a un anno e 4 mesi di reclusione per il reato di furto in abitazione, che stava scontando la pena in regime di detenzione domiciliare, è stato condotto in carcere dagli agenti, in esecuzione di provvedimento della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Gela, per aver violato le prescrizioni evadendo dal suo domicilio. Un 57enne, dovendo scontare la pena della reclusione a 2 anni, 9 mesi e 10 giorni, per il reato di furto in abitazione, a seguito di sentenza della Corte d’Appello di Caltanissetta, è stato condotto in carcere, in esecuzione di provvedimento della Procura Generale della Repubblica presso la locale Corte d’Appello.

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Cronaca

Antimafia nell’agrigentino, arrestati anche 4 gelesi

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Ci sono anche quattro gelesi coinvolti nel blitz antimafia eseguito nell’agrigentino dai Carabinieri, sviluppo naturale dei ventiquattro fermi scattati meno di un mese fa. Gli indagati sono cinquantuno. Per trentasei di loro è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per altri quindici i domiciliari.

Arrestati Giuseppe Nicastro, 36 anni; Giuseppe Piscopo, 49; Antonio Salinitro, 25 e Rosario Smorta di 52. Il provvedimento è stato firmato dal gip del tribunale di Palermo, Antonella Consiglio, su richiesta del procuratore aggiunto Sergio Demontis e dei sostituti Claudio Camilleri, Giorgia Righi e Luisa Bettiol.

Le accuse – a vario titolo – sono associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione di armi. Molti degli indagati si trovano già in carcere poiché raggiunti, appena tre settimane fa, da misura cautelare.

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