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Dissesto finanziario del Comune:gli interventi in aula nel giorno più buio

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La discussione sul default è iniziata alle 20.20 dopo l’intervento dell’assessore al bilancio Mariangela Faraci.In aula non c’erano i consiglieri di Fratelli d’Italia.

“Perché dovrei approvare un dissesto di cui non ho responsalità? Perché Greco non si è dimesso non avendo potuto presentare un piano di riequilibrio come lui stesso ha detto? ” – ha detto il consigliere leghista Alabiso.

” Greco da amministratore malvagio della città che ha prodotto solo danni , si prenda una dignità politica dimettersi.Ha prodotto aria fritta, lo zero assoluto.Forza Italia si atterrà dalla votazione”- ha sottolineato il capogruppo Saro Trainito.

Enzo Cascino della Dc ha elencato i tanti modi con cui il Comune poteva incassare somme (cominciando dal vendere tanti beni inutili per passare alla richiesta ad Eni di anticipare le royalties) evitando il dissesto. Greco sarà ricordato come l’unico sindaco che non ha finanziato la festa della Patrona.La sua azione politica è fallita e mo duole il cuore sentire che l’uscente Greco sarà ricandidato”- ha concluso Cascino.

“Quando si trattò la sfiducia di Greco in aula – ha detto Alessandra Ascia di Rinnova- per aiutare la città gli abbiamo dato un mese di tempo e alla scadenza non portò il rendiconto e noi per rispetto dei consiglieri di maggioranza gli abbiamo chiesto di dimettersi lasciando il consiglio a vigilare sul commissario e le sue scelte.Si dimise ma poi ritornò. Il dissesto del Comune si poteva evitare.Non c’era neanche un problema di anticipazione di cassa.Ma Greco ha sbagliato tutto.

” È una triste pagina della città ma è triste pure l’atteggiamento di parte del Consiglio- ha esordito Giuseppe Morselli di Un’altra Gela- che dice bugie con consapevolezza. Forza Italia ha contribuito allo sfacelo perché ha governato con Greco avendo in Giunta l’assessore Gnoffo, la Dc aveva in aula l’assessore Licata e il consigliere Cascino parla delle cose che il suo assessore non ha fatto per aumentare gli incassi e lo dice senza rossore. Ci accusano di aver sperperato soldi per consulenti ed è stato uno solo per un mese e mezzo. Ci sono consiglieri opportunisti che cercano di rifarsi una verginità. Si è affrontato un dissesto.con personale comunale scarso nel numero e nella qualità, con un dirigente al bilancio che se ne va solo per avergli chiesto di adeguare il bilancio ai rilievi dei revisori.La Giunta sperava di riuscire a evitare il bilancio ma non è stato possibile.Il vero motivo del dissesto lo dirà chi verrà a spulciare tutte le carte e la città lo saprà.Si guardi la luna e non il dito”.

La pentastellata Virginia Farruggia ha ricordato che l’ultimo anno è stato pesante.

“Abbiamo creduto nelle parole del sindaco e visto speranza laddove non c’era- ha detto- Greco non è stato un capo politico capace di guidare la coalizione che ha creato solo per vincere. Governare non era nei suoi piani e non lo ha fatto. Con lui sono scappati dirigenti e funzionari. Per un anno ci hanno detto che i revisori erano rigidi, che la colpa era delle amministrazioni passate.Ora siamo al capolinea. Non possiamo cambiate le cose ma prendere atto di ciò che l’amministrazione porta in aula dopo aver promesso tutt’altro. Possiamo solo prendere atto della delibera di dissesto su cui non abbiamo responsabilità.Le ha il sindaco e la sua maggioranza”.

“Siamo arrivati alla pagina più buia- ha detto il Dem Orlando- siamo stati un anno co Greco e ce ne siamo andati. Abbiamo creduto in lui ma non ha mantenuto le promesse.Non voterò il dissesto”.

Il civico Davide Sincero non ha gradito l’intimazione del commissario ad acta ancor prima che il consiglio si riunisse ed ha poi evidenziato come il 7 agosto al consiglio è stata data speranza di poter presentare il riequilibrio. Quest’amministrazione ha gravi responsabilità sulla gestione della crisi finanziaria. Chi non ha completato gli accertamenti sui residui attivi e passivi sono stati segnalati agli organi competenti? Qualcuno risponderà di queste inefficienze? Chi doveva gestire la crisi no ha capito nulla”. La segretaria generale Carolina Ferro ha risposto che la proposta di delibera sul riaccertamento il 10 agosto era sul tavolo dei revisori che il 4 settembre ha rilasciato parere negativo. Ha poi ripercorso tutte le tappe fino ad oggi. Ha parlato del Comune come di un cavallo stanco che ha bisogno di riposarsi. Il dissesto non è venuto solo dalla massa debitoria ma dal dissesto organizzativo.Non ci vuole molto a capire che i dirigenti comunali hanno in questo la loro responsabilità.

Giuseppe Spata (Lega) ha detto:”è l’epilogo di un fallimento di una coalizione nata solo per vincere non per governare. Il nostro primo atto nel 2019 fu chiedere un monotematico sulla situazione economica del Comune e ci fu detto che era tutto a posto. Se si fosse fatta allora chiarezza oggi non saremmo a questo punto.Greco ha mentito: prima ha detto che il dissesto era nefasto per la città, ora dice che é occasione per ripartire e pagare tutti”.

Rosario Faraci di Una buona idea ha evidenziato che le responsabilità sono di tutti senza distinzioni e che ci sono meccanismi di controllo che non sono stati messi in atto negli ultimi decenni. Ha puntato i fari sulle speculazioni edilizia per far capire che il problema nasce da lontano ed è sistemico. I dirigenti tra loro hanno fatto cartello e sono andati via non appena c’era da lavorare in un modo che nemmeno conoscono.La politica ha nominato dirigenti non all’altezza di quel ruolo e che hanno fatto orrori gestionali e i segretari non li hanno segnalati.

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“Scerra-big” interviene al congresso dei Civici. Ma stavolta Terenziano deve cedere il passo a Massimiliano

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Di cose fuori dagli schemi tradizionali se ne sono viste e sentite durante il congresso di Una buona idea.

Non solo la confessione del deputato di FdI Totò Scuvera (nel 2016 fui uno dei fondatori di Una buona idea) e il giudizio positivo sull’operato di Di Stefano come sindaco da parte del vice presidente del consiglio il forzista Antonino Biundo (siamo all’opposizione ma alcune cose buone il sindaco le ha fatte – ha detto) che di certo non collima con quella dei dirigenti provinciali azzurri Cirignotta e Gnoffo (per il match finale si aspetta il congresso gelese), c”è stato pure il fuoriprogramma dell’intervento di Totò Scerra. Glielo hanno chiesto quelli di Una buona idea e lui stesso è rimasto stupito. Perché l’ex candidato a sindaco a capo di liste civiche del centrodestra, non ha oggi cariche istituzionali. Non era quindi necessario un intervento come quello dei deputati, senatori, segretari di partito e sindacalisti. Uscito da FdI, ora si è avvicinato al Mpa senza ufficialità dell’adesione. Scerra ha sostenuto al secondo turno l’amico di adolescenza Terenziano dandogli un grande aiuto per le elezioni e il sindaco a settembre lo stava per nominare assessore.

“Ho sostenuto – ha detto- un vero progetto civico e ho fatto bene”. Nell’attesa che Di Stefano mantenga l’impegno preso con lui al secondo turno, Scerra (lo dicono in tanti). è in campo a contattare gli amici che ha in provincia e a Gela per sostenere Massimiliano Conti, avversario di Di Stefano alla presidenza della Provincia. Anche Scerra ha preso i suoi impegni da candidato a sindaco. Ha avuto un forte aiuto da Conti che è venuto da Niscemi a fare campagna elettorale con lui e ora non può non aiutarlo. Anche lui è un amico. Terenziano stavolta dovrà fare a meno dell’aiuto che può arrivare dall’amico Totò nel tessere alleanze e cercare consensi. Non è poi proprio Terenziano che dice in tutte le salse che gli impegni elettorali si rispettano?

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Mazzarino lab sostiene il sindaco di Gela sognando l’area dei Civici siciliani

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Questioni interne al movimento non ne sono emerse durante il primo congresso di Una buona idea. Vuol dire che funziona bene la linea dei “panni sporchi che si lavano in casa” citata dal segretario Licata. Più che un congresso, il movimento del sindaco Di Stefano ha celebrato una festa tra amici rinsaldando i rapporti tra gli alleati, delineando il percorso futuro oltre le mura della città.

Si respirava aria di elezioni provinciali  durante la festa dei civici che da un gruppo di 4 amici   sono arrivati al governo della città. E’ stata l’occasione per formalizzare l’alleanza con Mazzarino lab rappresentata dal consigliere Damiano Arena. Il gruppo civico mazzarinese con 5 consiglieri sosterrà Terenziano Di Stefano alla presidenza della Provincia e condivide anche il progetto politico più ampio.

<Noi auspichiamo che si riesca a formare un’area civica   regionale –  ha detto Arena – un’area che sappia parlare al cuore della gente. L’ho proposto pure al Pd. Spero che questo progetto si possa realizzare”

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Donegani:”Alleanza incoerente a Gela. Noi ci tiriamo fuori dalle Provinciali”

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Miguel Donegani segretario regionale di PeR tuona contro la schizofrenia politica che caratterizza la composizione dell’alleanza al governo della città. Tutto tranne che una Giunta progressista dato che 3 assessori du 6 sono di centrodestra. L’occasione arriva dalle recenti dichiarazioni del leader di Azione Calenda.

“L’ incoerenza politica della compagine amministrativa a Gela e’ ormai chiara e conclamata, se si guarda a ciò che accade, anche in questi giorni, sia a Roma che a Palermo. Adesso anche Calenda – dice Donegani ‘ – dopo avere auspicato la scomparsa politica dei Cinquestelle, ufficialmente strizza l’occhio alla Meloni e al centro destra. A Gela ancora qualcuno ha il coraggio di definire progressista, una giunta con al suo interno partiti come l’Mpa, Sud chiama Nord e adesso anche Azione? Tiriamo le somme di questa schizofrenia politica ? Su 6 Assessori 3 sono di centro destra (MPA, Sud chiama nord, Azione): una compagine amministrativa di fatto organica al centro destra che governa con Schifani in Sicilia. E i partiti non hanno nulla da dire?”

“Nella terra dove tutto è possibile, dove contano solo le alchimie politiche, dove il bianco e il nero si confondono in un grigio anonimo, c’è qualcuno che da sempre alza la testa e fa sentire la propria voce di dissenso. Ebbene, le provinciali si profilano come la prosecuzione di questo trasversalismo politico, a cui PeR, per la coerenza che la contraddistingue, non partecipera’, non riconoscendo nessuno degli attuali candidati alla Presidenza come espressione dell’area progressista o comunque di centro sinistra. I nostri rifermenti nei consigli comunali, con i quali PeR dialoga in modo diretto o in federazione, siamo certi che non potranno sostenere nessuno dei candidati attualmente in campo, almeno fino a quando questo scenario non dovesse mutare”- conclude Donegani.

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