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Disabilità, al CEFPAS confronto con il Rotary Club sulla legge ‘Dopo di Noi’

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CALTANISSETTA – Potenziare la rete assistenziale dei servizi socio-sanitari e di protezione legale che assicuri alle persone con disabilità gravi benessere, indipendenza e autonomia per tutto l’arco della loro vita. A sei anni dall’istituzione della legge 112/2016 – meglio conosciuta come ‘Dopo di Noi’ – e in occasione della Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo, istituzioni, esperti, specialisti e i volontari del terzo settore si sono confrontati oggi al CEFPAS sui punti di forza della legge e su quali interventi integrativi possono migliorarla.

L’incontro “Autismo e altre disabilità ‘Dopo di Noi’ – Confronto sull’attuazione della legge 112/2016”, promosso dal CEFPAS e dal Rotary Club di Caltanissetta, nasce dall’obiettivo del Centro di fare rete sul territorio, coinvolgendo tutti i partner istituzionali e sociali nell’attuazione delle politiche di prevenzione e promozione della Salute in tutti i suoi ambiti, compreso quello della disabilità.

La tutela dei disabili gravi e dei loro diritti si realizza attraverso adeguate misure di intervento e strumenti giuridici che garantiscano elevati standard dell’offerta socio-assistenziale, tra cui la formazione di personale qualificato in grado di prendersi cura di loro quando saranno privi del sostegno genitoriale – dice Roberto Sanfilippo, Direttore generale del CEFPAS -. La promozione della persona e dei suoi bisogni è una delle priorità valoriali del CEFPAS che, insieme al Rotary Club di Caltanissetta, ha condiviso un tema di attualità e le riflessioni nate attorno al presente e al futuro dei soggetti fragili. Il confronto tra esperti e specialisti ha permesso di evidenziare lo stato attuativo della legge sul ‘Dopo di Noi’, il carattere socio-sanitario delle prestazioni indirizzate ai disabili gravi e quali soluzioni possono migliorarle – aggiunge Sanfilippo -. Anche in questo ambito, il CEFPAS rappresenta l’interlocutore attorno al quale creare sinergie tra istituzioni, associazioni del terzo settore e professionisti, con l’obiettivo di offrire proposte utili al miglioramento delle politiche regionali di salute”. 

Ad aprire i lavori – moderati da Ilenia Inguì, Dirigente del Servizio Comunicazione del Centro – è stato il presidente del Rotary Club nisseno, Francesco Daina, che ha detto: “Il convegno sullo stato di applicazione della cosiddetta legge sul ‘Dopo di Noi’ è stato pensato e organizzato con la fattiva collaborazione del CEFPAS, con un duplice scopo sociale. Anzitutto dare un concreto contributo alla soluzione della problematica del “durante e dopo di noi” nel nostro territorio e, inoltre, per fare il punto della situazione su quanto è stato finora fatto in Sicilia per realizzare il cammino di autonomia e di assistenza dei soggetti disabili, sia durante la vita dei familiari che li assistono, sia quando questi non saranno più in vita. Dopo questo convegno ‘informativo-propositivo’, la prossima tappa sarà la realizzazione di un portale per continuare a fornire aggiornamenti e consulenza sulla materia nel quale pubblicheremo gli atti del convegno (con i dati raccolti, le statistiche, i contributi e gli interventi) che saranno messi a disposizione di coloro che vorranno approfondire in seguito la tematica”.

Dopo i saluti del sindaco Roberto Gambino e dell’assessore comunale alle Politiche sociali, Cettina Andaloro, sono intervenuti Guglielmo Reale dell’Assessorato regionale alle Politiche sociali e Famiglia, Rosanna Andolina (assistente sociale dell’Assessorato comunale alle Politiche sociali), Elena Improta (Presidente Onlus ‘Oltre lo Sguardo’), Maurizio Elia (IRCCS Oasi Maria SS. di Troina).

L’impegno attivo del volontariato nell’assistenza e tutela della disabilità e il supporto ai familiari è stato raccontato da Fabio Ruvolo (presidente della cooperativa Etnos), Maria Grazia Pignataro (presidente dell’associazione Ispeed – Istituto per i disturbi pervasivi dello sviluppo), Maurizio Nicosia (presidente ANFFAS) e Giovanna Garofalo di ‘Casa Famiglia Rosetta’.

L’attuazione della legge in termini fiscali e l’applicazione dei trust per i disabili – lo strumento giuridico che consente al genitore di tutelare il patrimonio del figlio affetto da disabilità assicurando che vada a suo beneficio – è stata analiticamente illustrata dai notai Laura Candura e Salvatore Pilato e dall’avvocato Vania Limuti.

Con una testimonianza carica di vitalità e ottimismo, Melissa Ippolito, nissena di 37 anni, affetta da tetraparesi spastica, ha parlato della sua scelta di continuare a vivere nella sua casa anche dopo la morte dei genitori: “Volevo essere indipendente e non condizionare la vita di mia sorella e della sua famiglia, così sono rimasta nel luogo dove sono cresciuta. Si parla molto di attenzione verso i disabili, ma le istituzioni sono poco attente al nostro futuro. Ci sono molte case di cura per anziani, ma nella provincia nissena non esiste una struttura di accoglienza dedicata ai giovani disabili rimasti soli, come me, che garantirebbe maggiore stabilità e un’assistenza più costante ai nostri bisogni”. Melissa vive la disabilità senza rinunciare alle sue passioni: il nuoto, l’ippoterapia e i pellegrinaggi in giro per il mondo. Ama fare nuove conoscenze sui social network e fa parte delle associazioni Unitalsi e ANFFAS

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Giorrannello: “chi ha collocato le panchine in quell’area senza autorizzazioni?”

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La lettera aperta dei residenti di Borgo Valentina sulle ‘panchine vaganti’, ha aperto una polemica infinita che, nel mondo della politica, finisce, come di consueto, con un invito a farsi da parte.

Il consigliere comunale Massimiliano Giorrannello del gruppo politico ‘Una buona idea’, che ha seguito la vicenda in prima persona e che è stato additato in quanto ‘reo’ di essere salito a bordo di un mezzo della Ghelas, risponde e fa chiarezza.

“Mi preme intervenire per fare chiarezza rispetto a post ed articoli di giornale che sono stati emessi nelle ultime ore. Lo ritengo doveroso per evitare strumentalizzazioni in quanto, ogni azione è stata effettuata al fine di garantire la corretta gestione del patrimonio comunale.

Alcuni residenti ci hanno più volte segnalato la presenza di soggetti in un’area del complesso residenziale borgo Valentina che disturbavano la quiete pubblica. È stata effettuata una verifica dagli uffici Comunali ed è emersa anche la presenza di panchine di proprietà comunale collocate in un’area privata e, soprattutto, prive delle necessarie autorizzazioni.

Si tratta di panchine che in origine erano state installate nel piazzale di fronte la Chiesa dei Cappuccini, poi temporaneamente rimosse durante il periodo del Covid e che ritorneranno al proprio posto. Tuttavia, la loro ricollocazione è avvenuta in un luogo che, ad oggi, non risulta essere di competenza comunale. Per quanto mi riguarda, desidero precisare che mi sono recato sul posto col mio mezzo personale e che, mi sono limitato a salire, per un breve tratto, sul mezzo della Ghelas esclusivamente per accompagnare gli operatori, che non riuscivano ad individuare l’area ove erano state posizionate le panchine.

Ritengo di non aver commesso alcun abuso o violazione e di aver agito nell’interesse della città. Garantire il corretto posizionamento degli arredi urbani e pubblici, soprattutto a valle di numerose segnalazioni effettuate dai cittadini, credo sia doveroso da parte di chi lavora giornalmente a fianco dell’ amministrazione in maniera del tutto proattiva. La vera domanda da porsi è semmai, chi ha collocato le panchine in quell’area nel 2020 senza le dovute autorizzazioni.

L’impegno, condiviso con l’amministrazione, è quello di installare le panchine in area comunale rispettando tutti gli iter autorizzativi e ridonare i beni ai cittadini.Mi auguro che questa mia dichiarazione possa spegnere ogni polemica e fare chiarezza su quanto realmente accaduto. Assicuro tutti i cittadini, tutti, che il mio operato è finalizzato solo a lavorare per il bene della mia amata città”.

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Premio Sauna. Carta: “siamo fatti di città”

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Beatrice Maria Castiglia, studentessa del 3° anno del Liceo artistico “E. Majorana” di Gela è la vincitrice assoluta del premio “Rocco Sauna”. Il suo progetto dal titolo “La rinascita di Montelungo. Il giardino dei pensieri” ha convinto la giuria che le ha assegnato il primo posto; secondo premio a Flavia Grasso con il progetto “Radici e futuro”, anche lei studentessa del liceo artistico “Majorana” i cui progetti sono stati seguiti dalla docente Sonia Madonia; terzo posto a Hillary Gambino del Liceo delle scienze umane “Eschilo” con “Gela con 1-click” e a seguire Gaspare Famà del Liceo scientifico “E. Vittorini” con il progetto “Rigenerazione urbana: Gela respira di nuovo” che ha partecipato con la supervisione della docente Valentina Di Benedetto.

A scegliere i 4 vincitori che hanno ricevuto complessivamente un premio in denaro dal valore di 1.500,00 euro, è stata una giuria qualificata presieduta dall’Ing. Orazio Samparisi e composta da Grazia Arena, docente di Geografia presso l’Università di Catania; Rita Calò, avvocato; Andrea Cassisi, giornalista; Maria Lina La China, dottore in Urbanistica e Pianificazione territoriale e dirigente scolastico del comprensivo “San Francesco-Capuana” e Saverio Scicolone, docente e architetto.

Un premio speciale del presidente della Giuria inoltre è stato assegnato a Emanuele Brattoli, studente del liceo scientifico. Menzioni speciali per i partecipanti: Stefania Paola Miriam Sajeva, Rosario Giovanni Paolo Rinaldo, Giancarlo Picchioni, Giuseppe Rizzo, Gaia La Russa, Sofia La Cognata, Agnese Buccheri e Alexandra Dobranis, Maria Sefora Vella e Mariarita Voddo e Chiara Carpitella e Giuliana Maria Palumbo, Gaia Nogara e Fabiana Pantaleo, Francesca d’Antoni e Benedetta de Simone. La cerimonia è stata impreziosita dalla presenza di Maurizio Carta, ordinario di Urbanistica e Pianificazione territoriale all’Università di Palermo e attuale assessore alla rigenerazione urbana, allo sviluppo urbanistico della città policentrica e alla mobilità sostenibile del comune di Palermo, autore, tra gli altri, di “Romanzo urbanistico. Storie dalle città del mondo” (Sellerio 2024), un saggio acuto sulla rigenerazione urbana, una guida per viaggiatori attenti e curiosi, un romanzo «urbanistico» per capire le città del mondo e immaginare futuri possibili. “In questo libro racconto di storie di luoghi che, con visione e coraggio, sono diventati più vivibili, sostenibili e accoglienti – ha detto Carta -. Le città non sono solo strade e palazzi, ma spazi in cui si costruisce il nostro futuro. Voglio ispirare chi le abita e chi le amministra a immaginare e realizzare città migliori per tutti.Ogni città ha dentro di sé la capacità di cambiare, basta saperla riconoscere e coltivare. Spesso pensiamo che il futuro sia scritto altrove, ma sono le scelte quotidiane, le idee innovative e l’amore per il proprio territorio a fare la differenza. Ho voluto raccontare esempi concreti di trasformazioni riuscite, per dimostrare che un cambiamento positivo è sempre possibile. Non servono solo grandi progetti, ma anche piccoli gesti e una comunità che crede nel proprio potenziale. Le città del futuro nascono oggi, e ognuno di noi può esserne protagonista”, ha concluso. I partecipanti, lo ricordiamo, sono stati complessivamente 54 tra gli studenti di Gela che si sono messi in gioco con creatività e impegno, affrontando temi di grande attualità come l’ambiente e l’uso intelligente degli spazi urbani. Le loro proposte, tra le altre, hanno spaziato da idee innovative per valorizzare le aree dedicate ai giovani fino a soluzioni per realizzare piste ciclabili e promuovere una mobilità sostenibile. Un segnale positivo quello raccolto dalle scuole coinvolte, che hanno risposto con entusiasmo e dimostrando grande sensibilità verso questi temi. La qualità e l’originalità dei progetti presentati, dunque, confermano il valore di questa iniziativa che punta a ispirare un futuro più vivibile e inclusivo per i gelesi, segno di un interesse crescente verso un’urbanistica che sia più attenta alle esigenze soprattutto delle nuove generazioni. Il premio ha voluto dedicate la memoria all’Ing. Rocco Sauna, stimato professionista e figura di riferimento per la comunità di Gela, in favore degli studenti meritevoli della città, ed è stato voluto dalla famiglia “Sauna Samparisi” con il supporto del Centro di cultura e spiritualità cristiana “Salvatore Zuppardo” di Gela ed il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri di Caltanissetta.

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“Arance solidali”: iniziativa del Kiwanis a sostegno dell’associazione Orizzonte

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Vendita solidale di arance questa mattina davanti la chiesa di Sant’Antonio: l’iniziativa viene promossa dal Kiwanis club presieduto da Rita Domicoli. Ieri la raccolta dei frutti presso la tenuta del socio Gaetano Contrafatto e questa mattina il banchetto allestito nel cuore del quartiere Caposoprano.

Obiettivo dell’iniziativa quello di sostenere la causa sociale ed i progetti sportivi dell’associazione Orizzonte, presieduta da Natale Saluci. Il gesto del Kiwanis è stato molto apprezzato dall’associazione, che ha sottolineato la sensibilità mostrata dal club per le attività che puntano alla vera inclusione attraverso lo sport con il movimento Special Olympics.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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