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Politica

Dimensionamento scolastico. M5S: “Schifani complice imbarbarimento della società”

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Palermo – “Più che un piano di dimensionamento scolastico, questo è un vero e proprio attacco alla scuola italiana. Applicando i parametri voluti da questo governo di centrodestra, anche in Sicilia è andato in scena il triste spettacolo dell’ennesimo taglio ad un servizio base. Colpire le scuole nel nome di un non meglio chiarito risparmio, spogliando i territori di presidi di legalità e formazione, è una mossa irresponsabile le cui conseguenze saranno chiare a tutti nel giro di pochi mesi. La logica dell’abaco e del pallottoliere non può essere applicata alla scuola. Meloni e Schifani puntano a generare una società ignorante, violenta e facilmente influenzabile”. 

A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle all’ARS Carlo Gilistro che insieme ai colleghi del gruppo parlamentare, torna ad incalzare il governo regionale su una presa di posizione contro il dimensionamento scolastico e l’accorpamento di scuole e dirigenti. 

“Non si può fare cassa sull’istruzione e la cultura – aggiunge la deputata Roberta Schillaci – soprattutto in un momento storico di degrado socio culturale e in un territorio ad alto livello di dispersione scolastica dove le scuole sono l’unico presidio di legalità e dove manca tutto il resto. Solo a Palermo spariranno ben 17 scuole e l’assessore Turano non è mai venuto in Commissione Cultura e formazione all’ARS”. 

Posizione ribadita anche dalla deputata Stefania Campo: “Il governo Schifani – spiega la deputata – non ha nemmeno preso in considerazione le richieste del territorio, che seppur consapevoli dei tagli imposti da Roma, si erano riunite insieme ai sindaci, dirigenti scolastici e rappresentanti genitori per proporre strade alternative che tenessero conto delle peculiarità di ogni singolo plesso scolastico. Invece anche il governo Schifani è andato dritto per la sua strada senza nemmeno cercare di conoscere i territori”. 

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Disservizi alla Radioterapia gelese dovuti a sbalzi di tensione elettrica.

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Macchinari nuovissimi ma si possono effettuare solo 8 delle 30 prestazioni possibili. Scoperta la causa.

La Direzione Aziendale a seguito della segnalazione del disservizio alla Radioterapia di Gela ha disposto al Servizio Tecnico di eseguire urgente sopralluogo, in cui è stato constatato che il disservizio è stato causato da sbalzi di tensione che causano micro-interruzioni nel funzionamento delle apparecchiature ausiliarie asseverate al Reparto di Radioterapia con conseguente rallentamento delle attività sanitarie.

Il disservizio, quindi, dipende da cause estranee al collaudo/controllo degli impianti di competenza dell’ASP.

Pertanto, è stata avviata immediata interlocuzione con la Società di distribuzione dell’energia elettrica per la urgente risoluzione della problematica riservandosi di quantificare eventuali danni cagionati.
Inoltre, per ovviare temporaneamente e ridurre al minimo il disservizio causato, si sta provvedendo ad attivare dei gruppi di continuità.

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Seggio FdI:Catania ricorre in Cassazione

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La guerra interna a FdI nissena per il seggio all’Ars continua. L’ex deputato e sindaco di Mussomeli Giuseppe Catania ha presentato ricorso in Cassazione dopo che il Tribunale di Palermo in primo e secondo grado hanno emesso sentenze favorevoli alla sua ineleggibilità.

Così a luglio, dopo la sentenza d’appello, Catania ha dovuto cedere il posto all’Ars al gelese Totò Scuvera. Ora il terzo round con il ricorso in Cassazione.L’ex deputato ritiene che ci siano le condizioni per ribaltare il verdetto sfavorevole anche alla luce della normativa nazionale

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Il M5s:”Il governo regionale abbatta veramente le liste d’attesa nella sanità”

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“Liste d’attesa? Il governo le abbatta coi fatti, non a parole, come è solito fare. A gennaio per Schifani erano quasi azzerate, ma i fatti, purtroppo, ci dicono il contrario e i siciliani, giustamente, sono stufi delle chiacchiere”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.


“Apprendiamo dalla stampa – dice il deputato- che l’assessore Volo ha dichiarato che il governo sta abbattendo le liste d’attesa, peccato che già a gennaio per Schifani erano addirittura quasi totalmente azzerate. I fatti, però, purtroppo per loro, e soprattutto per i siciliani, dicono il contrario, come dimostra la recentissima denuncia di Federconsumatori che raccontava di attese di 600 giorni per una visita endocrinologica a Tortorici e più di 500 giorni per un’ecografia all’addome a Milazzo, e questo solo per fare qualche esempio. Conseguenza? i siciliani o pagano, o, molto più spesso, rinunciano a curarsi e buona notte alla tanto raccomandata prevenzione”.
“E meno male – conclude Antonio De Luca – che l’abbattimento delle liste d’attesa, per ammissione dello stesso presidente, è uno dei capisaldi del programma di governo. Per gli altri obiettivi, pur importanti, allora è lecito pensare che non ci sia la minima speranza”

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