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Politica

Di Stefano su Argo Cassiopea: ” a che gioco sta giocando il Governo?”

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Due giorni fa sulle pagine del quotidiano La Sicilia , partendo dall’analisi di Assomineraria sul ” caso Sicilia” è stata evidenziata la contraddizione profonda del ministro Cingolani che con una mano dice che il gas dello stretto di Sicilia compenserà i vuoti creati dal conflitto russo – ucraino dall’altra pubblica il Pitesai cioè il Piano per la transizione ecologica con le zone in cui di può fare estrazione e quelle in cui no, specie se ricadono su aree protette e con vincoli ambientali. A giudicare da quel piano gran parte delle autorizzazioni decadrebbero. C’è di mezzo pure Argo e Cassiopea. Immediata la reazione dell’assessore allo sviluppo economico Terenziano Di Stefano.

“Il Governo centrale a che gioco sta giocando? – si chiede l’ assessore Di Stefano.
“Non mi preoccupa un’eventuale revoca poiché dal mio punto di vista sarebbe illegittima – dice Di Stefano.mi preoccupa però la confusione sul tema.Se è vero che a pensar male, si fa peccato, non è escluso però che è sempre bene , specie in politica, prefigurarsi lo scenario possibile futuro e non vorrei , né ovviamente si consentirà, che un appesantimento improvviso della procedura possa significare danno per Argo Cassiopea, tenuto conto che, il provvedimento rilasciato dal SUAP del Comune di Gela tiene conto proprio di Natura 2000  e di tutte le norme ambientali ad oggi in vigore”
 ” Stando alla ricostruzione dei fatti e delle documentazioni necessarie – aggiunge- Argo Cassiopea, non potrà subire rallentamenti né tanto meno la revoca dal nostro punto di vista .  Se lo subisse, qualcuno dovrebbe spiegare alla Città di Gela , su cosa è fondato perché allo stato, non esiste un solo motivo legittimo visto che le nostre autorizzazioni, non lo ribadisco a caso, contemplano un parere che fonda le radici su “Natura 2000” e sul “Piano di Gestione”. Di Stefano non vuole procurare allarme ma ritene che il tema non possa esser lasciato in balìa degli eventi né delle novità ch si stanno avvicendando da parte del Ministero competente. Chiede che ci si segga urgentemente intorno ad un tavolo e si faccia il punto.
 “Lo si faccia per fare chiarezza – conclude- per annientare l’ombra di un pericoloso cambio di rotta e lo si faccia  al solo fine di prender parte ad una operazione verità  che, mi sia consentito, non presuppone alcun gioco al quale , è bene ribadirlo, Gela non intende prender parte” .

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Giudiziaria

Incontro di maggioranza,sempre la stessa musica

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Gira e rigira gli argomenti sono sempre quelli: il bilancio stabilmente riequilibrato in primis, la Ghelas da salvare, i cantieri da aprire, i finanziamenti da non perdere, l’unione dei Comuni da far decollare. Tra i temi che non dipendono direttamente dal Comune ci sono la sanità al collasso e i musei chiusi. Anche nell’incontro di maggioranza la musica è stata questa.

Stessa musica per il rimpastino che serve a mantenere impegni presi dal sindaco in campagna elettorale. Un giorno sembra imminente, l’indomani sembra rinviato di molto e poi rinviato ma di poco. Questo – che lo nascondano o no poco importa- è segno di difficoltà politiche e problemi interno che fino ad un certo punto sindaco e maggioranza potranno dire che non esistono. L’unica certezza in tutta questa storia è che per i cittadini il 2025 sarà un anno di lacrime e sangue.

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Flash news

Sanità al collasso e Una buona idea prepara la richiesta di un consiglio monotematico

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“Tutto quello che gira attorno alla sanità ci preoccupa parecchio, molti reparti chiusi o a mezzo servizio presso il nostro nosocomio, la richiesta di una nuova Utin presso il Sant’Elia di Caltanissetta mentre Gela ne attende l’apertura da almeno quindici anni, una frammentazione dei servizi che venivano svolti in Via Parioli in diverse zone della città senza un coinvolgimento dell’amministrazione comunale”: a parlare è il consigliere di Una buona idea Davide Sincero.


“Troppe situazioni che creano allarme e necessitano di fare chiarezza – aggiunge- per questo motivo come gruppo consiliare depositeremo a breve una richiesta di monotematico dove coinvolgeremo la politica regionale e tutte le istituzioni e in particolar modo inviteremo la cittadinanza a partecipareServe chiarezza per un territorio che ha dato sempre e adesso ha bisogno di risposte chiare e precise”

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Flash news

Il Pd buterese chiede ora le dimissioni del presidente del consiglio

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Continua lo scontro politico a Butera con il Pd che definisce il presidente del consiglio Emilio Tallarita come abusivo e lo invita a dimettersi mentre chiede alla consigliera Cristina Chimera di aderire al partito che fu di suo padre.

Il circolo buterese del Pd ha diffudo una nota in cui sostiene che “l nuova Giunta comunale nominata dal Sindaco Giovanni Zuccalà conferma i partiti politici aderenti al progetto elettorale presentato ai cittadini di Butera nelle elezioni comunali del 2022”


“I tentativi di estorsione politica reiteratamente presentati negli ultimi sei mesi dall’ormai abusivo presidente del consiglio (penultimo degli eletti) e dalla “per nulla indipendente” consigliera comunale – si legge nella nota ‘ confermano ancora una volta come intendono la politica, personalistica e padronale, senza una visione di futuro e del bene comune per i cittadini di Butera.La dichiarazione del presidente del consiglio Tallarita del 19/12/2024, oltre ad affermare la propria appartenenza a “Noi moderati”, si concludeva con un chiaro attacco al PD partito del Sindaco, che conta quattro degli otto consiglieri eletti nella lista di maggioranza. Inoltre è falsa l’affermazione della mancanza di confronto e di riunioni.
Il Sindaco ha costantemente dialogato con tutte le componenti della maggioranza, ma è di tutta evidenza che la dichiarazione di Tallarita, che ha preceduto le scelte del Sindaco, aveva l’intendo di provocare una crisi proprio in occasione del programmato rimpasto della Giunta”.

Il Pd sottolinea che “il patto elettorale tra il Sindaco Zuccalà e Tallarita è stato rispettato, in quanto prevedeva la sua nomina a presidente del consiglio, nonostante penultimo degli eletti. Quindi, la pretesa della “per nulla indipendente” consigliera comunale Chimera di essere nominata assessore (in quanto prima eletta) non tiene conto dei voti che ha ottenuto dall’attuale assessore Giovanna Donzella e da esponenti storici del partito comunista Carmelo Scuvera e Gino Vassallo, che lei stessa aveva ringraziato pubblicamente nel comizio del neo eletto Sindaco Zuccalà. Sarebbe stato più onesto da parte di Tallarita cedere il posto di presidente alla Chimera. Pertanto, ciò che è stato vituperato nel pubblico comizio a cui allude la “per nulla indipendente” consigliera Chimera è questo modo di fare politica e i suoi protagonisti, e non certo il Sindaco Zuccalà”.

Le conclusioni dei Dem buteresi sono che “il Sindaco, il politico, con la nomina di questa Giunta, ha rispettato le indicazioni elettorali dei cittadini di Butera che hanno premiato il progetto politico nel suo insieme.L’uomo, invece, non ha ceduto a logiche vecchie o a paventate presunte nuove maggioranze consiliari di centrodestra.Il PD, partito che raccoglie il meglio della tradizione cattolica progressista della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista, resta baluardo di onestà e coerenza politica e garanzia per i cittadini buteresi di impegno per un futuro ancora possibile.Per chi, invece, è abituato da sempre a distruggere, al recidivo disfattista, il PD di Butera garantisce che continuerà a lavorare insieme al sindaco Giovanni Zuccalà e alla sua Giunta per il bene comune”.

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