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Di Cristina è quarto e si dimette da segretario provinciale del Pd

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Peppe Di Cristina, quarto dietro Michele Mancuso di Forza Italia, Enzo Catania dj FdI e Nuccio Di Paola dei Cinquestelle, si è dimesso da segretario provinciale del Pd dopo aver preso atto che ” ha vinto la destra italiana guidata da Giorgia Meloni e in Sicilia Schifani e di aver perso il seggio per un soffio”.


” Abbiamo lottato – dice – e in molti comuni abbiamo avuto un risultato unico,su tutti penso all’ affetto di Riesi”

Ma perchè ha perso il Pd?

Per molte ragioni- dice – ma sono tutte nostre così come le scelte che ci hanno portato qui, a questo risultato .Ho dato tutto me stesso come ho sempre fatto, in questa campagna elettorale ed in questi anni, con disciplina e lealtà.
Grazie a tutte le persone che mi sono state vicine e sono state tante,alla mia famiglia e a tutti quelli che mi hanno aiutato e che ci hanno creduto. Grazie ai più di 4000 elettori(i conteggi sono ancora aperti) che mi hanno dato la loro preferenza e ai quasi 12000 che hanno votato il Partito. Penso sia sbagliato dire che sia una giornata triste ; è un’affermazione che non ha rigore e conto che c’è una parte prevalente in Sicilia e in Italia che gioisce. È certamente una giornata triste per noi,noi non siamo una parte e come dimostrano le elezioni non interpretiamo le sensazioni prevalenti.
Se non affronteremo gli errori fatti sarà ancora peggio”

Di Crisrina ha perciò annunciato che per chiederà la convocazione di un’ assemblea per dare ledimissioni da segretario Provinciale e permettere al Partito di avviare un congresso vero aperto in cui si possa confrontare.

“Spero che altri prendano il mio esempio- continua – abbiamo bisogno di una fase di discussione importante per il destino di ognuno di noi. Io resto a dare il mio contributo da qualsiasi posizione e come sempre “non come chi vince sempre ma come chi non arrende mai”.

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Attualità

Concorso “Vetrine e dimore di Natale”, giovedì la premiazione

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Si terrà giovedì 16 gennaio alle 17 in aula consiliare la premiazione del primo concorso “Vetrine e dimore di Natale”, promosso dal Lions club Gela Ambiente territorio cultura presieduto dal dott. Santo Figura. Un progetto che rientra nell’area “Miti e tradizioni popolari, conoscenza ed opportunità” del distretto Lions Sicilia.

Sono previsti, nel dettaglio, tre premi per la categoria bar, tre per la categoria ristoranti e tre per la categoria negozi. Ci saranno inoltre due menzioni speciali ed un riconoscimento speciale per chi ha curato l’allestimento delle vetrine vincitrici.

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Attualità

L’assurda storia della paventata demolizione del parco “Gela in miniatura”

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Una storia paradossale: il parco Gela in miniatura dovrebbe essere demolito, secondo un’ordinanza del Comune per abusivismo edilizio. I monumenti di Gela in miniatura in polistirolo e qualche tettoia sarebbero stati realizzati contro legge. Questo è indicato nell’ordinanza a firma della segretaria generale Carolina Ferro.

Il parco, realizzato su terreni propri e con fondi propri dal geometra.Giuseppe Cannizzaro, a piano Notaro, è oggetto ogni anno di visite di scolaresche di tutta la Sicilia e di gruppi di studenti.

Il proprietario ha contestato l’ordinanza del Comune che chiede la demolizione generica delle opere senza indicare quali e considera abusive opere in polistirolo e strutture facilmente rimovibili. Inoltre l’iter del Comune si è svolto senza contraddittorio.Di qui la richiesta al Comune di revoca in autotutela dell’ordinanza. Domani un incontro nella stanza del sindaco per decidere. Nella città dall’abusivismo edilizio pesante di cui non si è demolito neanche un gradino, sarebbe paradossale dover demolire opere non amovibili e soprattutto cancellare un parco che dà lustro alla città.

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Il sindaco Zuccalà:”gli impegni li ho rispettati ma c’è chi ha avanzato altre pretese”

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Butera. Andrà avanti con la stessa determinazione e finché ci saranno le condizioni per farlo ma ci tiene a precisare che lui gli impegni presi in campagna elettorale li ha rispettati; il sindaco di Butera Giovanni Zuccalà respinge le accuse rivoltegli dal presidente del consiglio Emilio Tallarita di aver lasciato lui e il suo gruppo ai margini del processo politico durante la fase di azzeramento e ricomposizione della Giunta.

” L’accordo in campagna elettorale – dice il sindaco – riguardava la presidenza del consiglio ed è stato rispettato. La consigliera Chimera ed il suo gruppo hanno l’assessore di riferimento nella dott. Donzella ed anche questo è un accordo rispettato. Ma Tallarita ha preteso oltre cioè un assessorato per Cristina Chimera e mentre pretende un posto in giunta diffonde però documenti in cui attacca me e il Pd.Questo non si può accettare”.

Con il ritiro dell’appoggio da parte di Tallarita e Chimera, il sindaco non ha più maggioranza numerica in aula e questo rende più difficoltosa la sua azione amministrativa.

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