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Di Cristina e Provenzano e il “porta a porta” a testa alta

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Pieno il teatro Eschilo per l’incontro con Peppe Di Cristina, l’ex ministro Giuseppe Provenzano e la candidata alla Presidenza della Regione.Caterina Chinnici. 

Standing ovation per Di Cristina con il pubblico che si è alzato in piedi al termine del suo comizio in teatro .

Di Cristina ha  rivendicato la sua coerenza politica e quella della sua famiglia, ha accusato gli avversari  di cambiare casacca e il centrodestra di aver cambiato il nome di Musumeci con quello di Schifani ma sono la stessa cosa

Di Schifani ha detto che per 30 anni ha servito solo   il suo padrone e non ha fatto nulla per il Sud . Con lui si torna indietro

Contestato pure il M5S: ” hanno fatto un governo con la Lega e uno con il Pd e solo con noi hanno fatto le cose migliori”.

Ha poi detto che Gela ha bisogno di  rappresentanza  .

” Il centrodestra è nemico dei più deboli _ ha aggiunto – ha ridotto l’ospedale di Gela ad un’astanteria .Quelli del centrodestra  sono tutto uguali pensano a nominare in primario all’ospedale piuttosto che un altro e non alla gente”.

” Noi abbiamo idee e fatti concreti e per questo non abbiamo paura del porta a porta, delle piazze, dei comizi”.

Infine un pensiero per il sindaco Greco.  “Grazie sindaco – ha concluso Di Cristina- stai sostenendo i candidati di Fratelli d’Italia , della Lega e di quei partiti che erano tuoi  nemici nel 2019.Ora è chiaro che sei tu che hai tradito non noi”.

L’ex ministro Provenzano ha parlato della partita delicata che si gioca in Italia con la Sicilia che ha un ruolo centrale nella battaglia per non arretrare nei diritti. 

Duro l’affondo contro Musumeci e Razza e il governo di centrodestra  e ai Cinquestelle ha rimproverato di intestarlo i risultati suoi quando era ministro  e del Pd . Sul reddito di cittadinanza l’ex ministro ha detto che non va cancellato. Su De Luca ha detto che è un rischio per la Sicilia perchè per essere rappresentati ai tavoli europei e nazionali non ci vogliono le pagliacciate.

Al sindaco Greco ha ricordato che deve al Pd lo sblocco di Argo e Cassiopea, il Cis e le Zes

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L’on Falcone tra sindaci, ex sindaci e azzurri delusi continua a mettere radici in città

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L’eurodeputato Marco Falcone conferma di avere un suo nutrito seguito in città. Lo dimostra la folta partecipazione venerdi sera ad una riunione convocata via chat e con il passaparola.  Tra i presenti gli ex consiglieri Carlo Romano e Saro Trainito, l’ex sindaco Lucio Greco, l’ex presidente del consiglio Totò Sammito, l’ex assessore Totò Incardona. Amici storici dunque ma anche nuovi amici tra i delusi della gestione mancusiana.

Ed in effetti non sono state poche le lamentele emerse rispetto ai fatti interni di Forza Italia. Il chiacchiericcio che ha sollevato questa riunione è stato notevole: ad esempio la presenza di Trainito molto amico del capogruppo consiliare Antonino Biundo che nelle stesse ore era impegnato nella polemica a distanza con Nadia Gnoffo e Enzo Cirignotta, dell’ex sindaco Lucio Greco che potrebbe ritornare nel suo partito dopo la parentesi civica, un eventuale ingresso anche di Totò Incardona l’assessore più vicino a Greco.

Di certo i falconiani a Gela esistono e il tesseramento e il congresso dimostreranno la loro forza. I mancusiani insomma dovranno darsi da fare. Non possono dormire sonni tranquilli. Dulcis in fundo è arrivato pure il sindaco Terenziano Di Stefano (che di amici politici in comune  con Falcone ne ha diversi)  a chiedere aiuto all’ eurodeputato su alcune questioni importanti per il territorio. Lo stesso Di Stefano che per l’Oiv del Comune nominò la forzista falconiana Anna Comandatore, salvo poi ad essere costretto a ritirare la nomina per mancanza di requisiti.

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Fidapa, il progetto “Cuore di mamma” approda all’ospedale Vittorio Emanuele 

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All’ospedale Vittorio Emanuele da questa mattina c’è una nuova stanza per le mamme in attesa ed i loro familiari in accompagnamento: si trova all’ingresso del reparto di ostetricia e ginecologia e fino a qualche giorno fa era un archivio. Adesso grazie al progetto “Cuore di mamma” della Fidapa, presieduta da Rita Spataro, è diventata una stanza accogliente con un bel murales realizzato dalle giovani del gruppo Fidapa Young guidato da Azzurra Buccinnà.

Un omaggio e insieme un abbraccio a tutte le donne, siano esse madri o meno. Il murales è stato realizzato da Buccinnà con Elisabetta Scordio e Sarah Giannone, hanno partecipato anche Nicol Monachella e Giada Incardona.

L’ospedale, attraverso le parole del dott. Alfonso Cirrone Cipolla, direttore sanitario, ha ringraziato la Fidapa per la sensibilità e confermato la volontà di rendere la stanza ancora più bella e accogliente, per il benessere delle donne in attesa e di chi sta loro vicino. 

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Focus della Cgil Sicilia martedì a Caltanissetta sulla condizione giovanile

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La condizione dei giovani in Sicilia tra diritto allo studio spesso negato, lavoro obiettivo lontano, servizi insufficienti, vivibilità delle città non garantita. Tra voglia di restare e necessità di emigrare. Se ne parlerà martedì 26 novembre a Caltanissetta presso la Biblioteca Scarabelli ( Corso Umberto I), a partire dalle 9.30, nell’ambito della settima manifestazione della Cgil Sicilia per il ciclo “Cambiamo il futuro della Sicilia”.


“Per costruire il futuro della Sicilia- dice Gabriella Messina, segretaria confederale della Cgil regionale- il protagonismo delle giovani generazioni è fondamentale. Un protagonismo che già si manifesta già con le tante iniziative di associazioni sorte che rivendicano il diritto di restare nella propria terra o di tornarci, un diritto che va affermato”.


In una Sicilia in cui la disoccupazione giovanile è al 31,2% contro la media nazionale del 16,7% e quella europea dell’11,2%, in cui i Neet superano il 45% la Cgil rivendica “un nuovo modello di sviluppo economico e sociale- dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino- che possa dare risposte ai bisogni e costruire prospettive per le giovani generazioni”.

E’ un percorso che il sindacato vuole costruire insieme ai giovani:“le energie fresche e migliori della nostra terra- sottolinea Mannino- che possono dare un grande contributo allo sviluppo della Sicilia e che invece ogni anno perdiamo costringendole ad emigrare, per mancanza di opportunità e di un contesto in cui i principali diritti, a partire da quelli al lavoro e alla salute, siano esigibili”.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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