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Cronaca

Denunciati due imprenditori agricoli per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro

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Vittoria – La Polizia denuncia due imprenditori agricoli per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

Specifici servizi sono stati disposti dal Questore della provincia di Ragusa, Dr. Vincenzo Trombadore, finalizzati alla prevenzione e repressione del fenomeno dello sfruttamento dell’attività lavorativa.

I poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria, hanno effettuato verifiche presso un’azienda agricola di Vittoria che si occupa della coltivazione di ortaggi in serra.

In una delle serre del compendio produttivo venivano trovati 16 operai, tutti stranieri, intenti a lavorare.

L’ispezione consentiva di accertare che nessuno degli operai faceva uso di dispositivi di protezione individuale previsti dalla normativa antinfortunistica, in particolare, non indossavano guanti protettivi e scarpe antinfortunistiche, addirittura, un lavorante calzava delle ciabatte infradito ed altri pantofole in gomma o scarpe da ginnastica.

Le verifiche estese anche all’interno di un fabbricato in muratura adibito ad alloggio per gli operai, con tre posti letto risultava in condizioni igieniche precarie.

Per le anomalie riscontrate, sul posto intervenivano gli operatori del Servizio di igiene degli ambienti di vita (S.I.A.V.) e del Servizio di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro (S.PRE.S.A.L.) dell’A.S.P.7 di Ragusa.

Dagli accertamenti eseguiti con l’ausilio delle banche dati informatiche emergeva che 3 lavoratori non erano mai stati assunti dall’azienda mentre gli altri 13 risultavano assunti da un’altra azienda, dove avevano anche la disponibilità di alloggi.

A seguito di quanto emerso, il controllo veniva esteso anche a quest’ultima azienda dove si riscontravano le medesime violazioni riguardo alla vivibilità degli alloggi ed altre violazioni relative al rapporto di lavoro. A seguito dell’attività d’indagine, i due datori di lavoro sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, essendo state riscontrate dai poliziotti e dagli operatori del settore, violazioni in materia di corsi di formazione professionale, in relazione alle visite mediche prima dell’assunzione e riguardo la paga giornaliera che era difforme da quella prevista dal contratto provinciale di lavoro

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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