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Cronaca

Dai domiciliari al carcere per aver usato Facebook

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Un giovane di ventiquattro anni, arrestato alcuni giorni fa per possesso di droga, ha violato la prescrizione del Giudice di comunicare, anche per via telematica, con persone diverse da quelle con lui conviventi.

Stamattina i poliziotti della sezione volanti hanno eseguito l’ordinanza del Tribunale di Caltanissetta di aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari con la custodia in carcere nei confronti di D’Antoni Marco, ventiquattrenne disoccupato nisseno, gravato da precedenti giudiziari, già avvisato oralmente dal Questore di Caltanissetta. Il giovane è stato arrestato lo scorso 12 aprile dagli agenti della Polizia di Stato nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I poliziotti nel corso dell’attività di polizia giudiziaria avevano sequestrato 66,63 grammi di marijuana, 330 euro in contanti, due bilancini di precisione e un grinder. Il Gip aveva convalidato l’arresto del ventiquattrenne disponendo gli arresti domiciliari, con divieto di allontanarsi dall’abitazione e di comunicare, anche per via telematica, con persone diverse da quelle con lui conviventi. All’arrestato era stato inoltre sospesa l’erogazione del reddito di cittadinanza di cui beneficiava. Dal monitoraggio eseguito sui social da parte degli agenti della sezione volanti è emerso che l’arrestato ha reiteratamente violato le prescrizioni del giudice commentando sulla pagina Facebook di un giornale online l’articolo che riguardava il suo arresto, conversando animatamente con gli utenti che a loro volta pubblicavano post di commento all’articolo. Di seguito all’informativa redatta dalla Questura alla locale Procura della Repubblica, quest’ultima ha chiesto l’aggravamento della misura cautelare al Gip, atteso che l’arrestato si è mostrato refrattario rispetto all’osservanza delle prescrizioni lui imposte ed evidentemente privo di capacità di autocontrollo. D’Antoni Marco stamattina è stato condotto dai poliziotti presso il carcere Malaspina di Caltanissetta.

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Cronaca

Rapina a Lodi, gelese condannato e arrestato

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Un gelese di 32 anni, condannato in via definitiva per una rapina commessa a Lodi nel 2019, è stato arrestato a Crotone dai poliziotti della Squadra Mobile, in collaborazione con gli agenti del Commissariato di Gela.

L’arrestato, al quale sono stati contestati anche i reati di sostituzione di persona e resistenza a pubblico ufficiale, deve scontare una pena di 2 anni e 10 mesi di reclusione.

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Cronaca

Fiamme in un appartamento di via Sturzo

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Un incendio si è sviluppato in via Sturzo in un appartamento sito al secondo piano di un edificio a pochi metri dal Liceo Classico.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e l’ambulanza mentre la zona è stata invasa dal fumo che esce dall’abitazione e da un odore acre.L’incendio si è sviluppato nei locali della cucina poco dopo che la proprietaria aveva cominciato a preparare il pranzo. Le cause sono da accertare.Non ci sono fortunatamente feriti.L’intervento è in corso e i danni sembrano notevoli.

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Cronaca

M5S: Regione raddoppi i posti UTIN dividerli tra Gela e Caltanissetta

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Palermo – “Le indiscrezioni che circolano a proposito della bozza dell’Assessorato Regionale alla Salute di rimodulazione della Rete ospedaliera e dell’applicazione che la nuova direzione strategica dell’ASP 2 di Caltanissetta, lascia presagire che l’ASP nissena intenda dimezzarli, smembrando l’UTIN con la divisione dei posti letto tra Gela e Caltanissetta.

Una giravolta che creerebbe due reparti inefficienti e provocherebbe nei fatti lo sperpero di milioni di euro investiti fino ad oggi dall’ospedale Vittorio Emanuele per l’attivazione dell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale. Non vorremmo che la salute dei nostri bambini e delle nostre partorienti possa dipendere da equilibri politici, considerando il totale cambio di rotta verso un ospedale piuttosto che un altro e contravvenendo ad un decreto regionale del 2010 che assegna chiaramente al Vittorio Emanuele di Gela l’Unità di Terapia Intensiva Neonatale.

Se ASP 2 e Regione vogliono dare risposte alla cittadinanza, raddoppino i posti anziché dividerli, raddoppiando anche la pianta organica”. Lo dichiara la senatrice del Movimento 5 Stelle Ketty Damante che a proposito del dimezzamento dei posti letto del costituendo reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Vittorio Emanuele di Gela.

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