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Da Gela a Palermo, pronti per la manifestazione sul caro-energia

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La grande crisi finalmente scuote le coscienze. Perché quando dietro l’ angolo c’è la fame, la reazione del popolo è scontata e imprevedibile. Stavolta invece è pianificata dalle associazioni datoriali che si organizzano per far sentire la voce degli imprenditori.

La Sicilia è in ginocchio. L’inflazione alla fine del mese di ottobre, si è attestata su un preoccupante +9,8% dall’inizio dell’anno. Di contro si registra un calo dei consumi che a settembre è risultato essere pari al 2,5%. Il tutto ha determinato una contrazione del Pil pari a un punto e mezzo percentuale. I segnali della devastazione economica causata dal caro energia ci sono tutti. E se non sarà posto subito un freno, da qui alla fine del 2022, chiuderanno centinaia di imprese dei vari settori produttivi. Ecco perché la grande mobilitazione regionale promossa unitariamente dalle associazioni regionali di categoria per lunedì 7 novembre è la prima tappa, a respiro isolano, di un percorso che vuole manifestare la sofferenza di famiglie, lavoratori e aziende alle prese con un panorama complessivo a dir poco tragico. La sede di Unioncamere a Palermo ha visto riunirsi di nuovo i vertici siciliani di Ance Sicilia, Ascom Sicilia, Casartigiani Sicilia, Cia Sicilia, Claai Sicilia, Cna Sicilia, Confagricoltura Sicilia, Confartigianato Sicilia, Confcommercio Sicilia, Confcooperative Sicilia, Confesercenti Sicilia, Confindustria Sicilia, Copagri Sicilia, Legacoop Sicilia, Movimento Terra è Vita, Cgil Sicilia, Uil Sicilia che hanno cominciato a definire le modalità operative della grande mobilitazione in programma giorno 7.

“È in fase di predisposizione – spiega Francesco Trainito, Presidente Regionale Ascom Sicilia –

una piattaforma con le problematiche generali riguardanti imprese e lavoratori e che declinano le criticità di una fase così complessa come non si sarebbe mai potuto immaginare. È stato costituito un comitato esecutivo formato dai rappresentanti del mondo del commercio, dell’artigianato, dell’agricoltura, della cooperazione, dell’industria e dei sindacati dei lavoratori. Ogni giorno che passa costituisce un momento di difficoltà in più per tutte le componenti del mondo produttivo regionale che non sanno in che modo questo percorso sempre più in salita possa essere superato. L’obiettivo delle associazioni datoriali e sindacali, uniti in un fronte comune al cospetto di una emergenza epocale più grave di quella causata dalla pandemia, è di arrivare dritti al cuore del problema, sollecitando il Governo regionale e, per tramite di questo, anche il Governo nazionale, a prendere di petto la questione per individuare strategie utili a calmierare l’escalation dei costi di bollette e materie prime che, su vari ambiti, sembra inarrestabile. Inevitabilmente, se si continua così come è stato finora, si andrà a sbattere contro un muro e l’economia regionale piangerà la scomparsa di molte imprese e, di conseguenza, posti di lavoro. Un quadro particolarmente grave che si vuole assolutamente scongiurare così come è stato confermato durante il vertice tenutosi a Unioncamere nel corso del quale sono stati fissati alcuni aspetti operativi. Nel prossimo incontro saranno invece definiti i vari momenti della manifestazione. L’appello a scendere in piazza è rivolto a imprenditori, lavoratori, famiglie e, più in generale, ai cittadini affinché la manifestazione del 7 novembre faccia sentire in maniera forte la voce di sofferenza dell’intera Sicilia”.

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Attualità

Seicento scout in città per il Thinking Day

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Nel fine settimana 600 Scouts hanno invaso Gela per la celebrazione del Thinking Day e , quindi, per ricordare lord Robert Baden Powell e lady Olave Somers.

Gli scout erano provenienti da Isola delle Femmine, Palermo, Delia, Favara, Mazzarino, Niscemi, Gela 1 e Gela 2 della Sezione Scout di Gela. Insieme hanno riflettuto e gareggiato sul tema della giornata “Il vero successo è la Felicità”. La serata del sabato ha visto l’effettuazione di un grande fuoco da campo dove, tra canti, scene, danze e ombre cinesi, tutti i Gruppi, dai lupetti, scouts e Guide, e Rovers e Scolte, hanno presentato il tema della giornata e creato grande socializzazione e fraternità.

La notte l’hanno trascorsa parte nella Casa Salesiana e parte nella palestra della scuola adiacente al Centro Scout. Hanno portato il saluto il direttore della Casa Salesiana di Gela, don Gianni, il direttore dell’oratorio salesiano don Antonio, la Dirigente dell’istituto scolastico primo comprensivo “Don Bosco” Rosalba Marchisciana. La città di Gela è stata passata al setaccio dai Gruppi per ricercare i punti caratteristici, oggetto di una apposita gara che ha fatto conoscere le bellezze della città alla ricerca del “cuore felice”.

E poi grandi gare giocose nel pomeriggio e la conclusione con la Santa Messa al campo, per i cattolici, celebrata da Don Michelin cappellano della Chiesa San Giovanni Evangelista aiutato dal seminarista Giacomo Pardo, che è proveniente dalla formazione scout. C’è stato un momento spirituale per le altre fedi religiose presenti.

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Le panche erano autorizzate: ecco la prova!

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Ha sollevato un vespaio di polemiche l’amaro sfogo di un gruppo di cittadini che si sono visti sottrarre le panchine della legalità.

Reazioni al di sopra di ogni aspettativa rispetto ad una lettera aperta che sembrava una delle tante.

Indagini interne, accuse contro un consigliere comunale che si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Complice una domenica di dolce far niente, Facebook ha raccolto una quantità di commenti e i giornali hanno fatto notizia.

Qualcheduno più esperto ha fatto di più ed ha cercato i documenti. Quelli che tagliano la testa al toro.

Le panche ‘indiziate’ erano state autorizzate al trasferimento nella piazzetta dell’amicizia, checché ne dicano taluni. E questa è la prova

Il documento risale al 2021 quando era presidente Francesco Trainito. Per i residenti di Borgo Valentina lo scippo è servito e adesso la palla passa al sindaco che ha seguito la vicenda (impossibile non farlo oggi…!), e c’era nel 2021 come vicesindaco della giunta Greco.

Torneranno le panche della legalità autorizzate nel 2021, al loro posto? Al sindaco ‘l’ardua sentenza’ come disse il poeta.

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Giorrannello: “chi ha collocato le panchine in quell’area senza autorizzazioni?”

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La lettera aperta dei residenti di Borgo Valentina sulle ‘panchine vaganti’, ha aperto una polemica infinita che, nel mondo della politica, finisce, come di consueto, con un invito a farsi da parte.

Il consigliere comunale Massimiliano Giorrannello del gruppo politico ‘Una buona idea’, che ha seguito la vicenda in prima persona e che è stato additato in quanto ‘reo’ di essere salito a bordo di un mezzo della Ghelas, risponde e fa chiarezza.

“Mi preme intervenire per fare chiarezza rispetto a post ed articoli di giornale che sono stati emessi nelle ultime ore. Lo ritengo doveroso per evitare strumentalizzazioni in quanto, ogni azione è stata effettuata al fine di garantire la corretta gestione del patrimonio comunale.

Alcuni residenti ci hanno più volte segnalato la presenza di soggetti in un’area del complesso residenziale borgo Valentina che disturbavano la quiete pubblica. È stata effettuata una verifica dagli uffici Comunali ed è emersa anche la presenza di panchine di proprietà comunale collocate in un’area privata e, soprattutto, prive delle necessarie autorizzazioni.

Si tratta di panchine che in origine erano state installate nel piazzale di fronte la Chiesa dei Cappuccini, poi temporaneamente rimosse durante il periodo del Covid e che ritorneranno al proprio posto. Tuttavia, la loro ricollocazione è avvenuta in un luogo che, ad oggi, non risulta essere di competenza comunale. Per quanto mi riguarda, desidero precisare che mi sono recato sul posto col mio mezzo personale e che, mi sono limitato a salire, per un breve tratto, sul mezzo della Ghelas esclusivamente per accompagnare gli operatori, che non riuscivano ad individuare l’area ove erano state posizionate le panchine.

Ritengo di non aver commesso alcun abuso o violazione e di aver agito nell’interesse della città. Garantire il corretto posizionamento degli arredi urbani e pubblici, soprattutto a valle di numerose segnalazioni effettuate dai cittadini, credo sia doveroso da parte di chi lavora giornalmente a fianco dell’ amministrazione in maniera del tutto proattiva. La vera domanda da porsi è semmai, chi ha collocato le panchine in quell’area nel 2020 senza le dovute autorizzazioni.

L’impegno, condiviso con l’amministrazione, è quello di installare le panchine in area comunale rispettando tutti gli iter autorizzativi e ridonare i beni ai cittadini.Mi auguro che questa mia dichiarazione possa spegnere ogni polemica e fare chiarezza su quanto realmente accaduto. Assicuro tutti i cittadini, tutti, che il mio operato è finalizzato solo a lavorare per il bene della mia amata città”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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