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Attualità

Da cattedrali nel deserto a luoghi di rinascita. I due palazzetti simbolo della voglia di normalità

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Ai tempi della loro inaugurazione, quasi concomitante, la città viveva tempi assai diversi da quelli attuali. Gela era ufficialmente riconosciuta come la “capitale” dello sport siciliano con squadre nei campionati professionistici di calcio, volley e basket. Realtà che portavano in giro per l’Italia la voglia di rinascere di un intero territorio attraverso la pratica sportiva. Quel patrimonio si è pian piano dissolto come neve al sole, delle squadre gelesi nei campionati nazionali non è rimasta alcuna traccia salvo i tentativi di un grande ritorno prima nella pallavolo maschile e poi nel calcio. Ma l’impresa non è stata realizzata.

Per anni le due strutture sono state abbandonate a loro stesse, più volte vandalizzate (specie il PalaCossiga, tre raid solo nell’ultimo anno) e lasciate in balia di un triste e inesorabile declino. Simboli di un passato di speranza e di un presente di completo degrado, aggravato dalle difficoltà causate dalla pandemia. Eppure, proprio nell’anno nero dell’emergenza pandemica, le cose sono tornate per il verso giusto. Il PalaLivatino oggi onora il nome che porta, quello di un magistrato che ha dedicato la propria vita alla cultura della legalità, ed è diventato grazie ai lavori condotti dalla Meic services un punto di riferimento per lo sport locale in grado, nel medio e lungo periodo, di ospitare grandi eventi.

Il PalaCossiga, invece, proprio questa settimana è stato ufficialmente inaugurato come nuovo hub vaccinale per la zona sud del nisseno e fa registrare un netto e necessario cambiamento rispetto alle modalità spesso inaccettabili che hanno caratterizzato la gestione delle vaccinazioni all’ex mattatoio. I due impianti, insomma, oggi sono rimessi a nuovo e possono rappresentare davvero i luoghi simbolo della rinascita della città dopo anni difficili, pandemia ovviamente compresa. Con la conferma del grande sogno di molti gelesi, che non chiedono la luna ma solo di poter vivere in una città normale.

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Attualità

Il gelese Holy Francisco sfila alla Fashion Week di Milano

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Gela ed i suoi talenti sempre protagonisti nel mondo delle arti e dello spettacolo.

La terza giornata della Milano Fashion Week si e’ aperta con un talento gelese il cantautore Holy Francisco già conosciuto al grande pubblico per la sua partecipazione a talent nazionali quali Amici ed Xfactor e non be vuole sapere di lasciare il suo sogno di calcare le scene del mondo dello spettacolo e ci riprova. E con successo anche..!

Holy Francisco a sorpresa apre la giornata della fashion week milanese tra lo stupore dei partecupanti indossando un insolito abito di Simon Craker, fatto di biglietti variopinti. Il marchio indossato riscuote molto successo tra i buyer di Hong Kong e Giappone.

Eccolo mentre sfila, con la disinvoltura che lo contraddistingue.

Holy (Francesco Guarnera) si presta alla moda come forma artistica per ricercare , come già fatto nelle sue canzoni, condizioni di rottura. La parola crack, appunto rottura, contenuta nel marchio indossato ne è la dimostrazione. In particolare Holy indossa un capo che è inno al riciclo per un mondo sostenibile da un punto di vista ambientale.

Per chi ha vissuto ed è cresciuto a Gela un inno al riscatto della città. Una città che molto probabilmente i nostri giovani artisti vorrebbero più pulita meno inquinata e magari che possa garantire ai giovani talenti maggiori opportunità.

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Auser e Spi per la ‘Giornata della memoria’

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In occasione della ‘Giornata della memoria’, lunedì 27 gennaio, alle ore 18,00 presso il salone ‘Pio La Torre’ della Cgil di Gela , l’Auser e lo Spi “organizzano un incontro sul tema : “Parricidio e Memoria”, a cura del prof. Luciano Vullo .
Interverrà la prof.ssa Tiziana Faraci .
Un’occasione per riflettere sull’importanza del ricordo come strumento di consapevolezza nel presente.

“Il Giorno della Memoria ricorda uno dei periodi più oscuri della storia dell’umanità, quando si compì lo sterminio nei campi di concentramento nazisti contro gli ebrei, oppositori, minoranze e persone vulnerabili.

“Commemorare questa tragedia è un dovere morale – dicono il vicepresidente dell’ Auser, C. Guastella ed il responsabile dello Spi Emanuele Scicolone – Ogni essere umano nasce con diritti fondamentali che tutti dobbiamo rispettare, senza distinzione di colore della pelle, lingua, religione, età o condizione fisica. È fondamentale promuovere valori di libertà, uguaglianza e dignità umana.
Il caos verso il quale ci stiamo incamminando rischia di produrre sistemi totalitari. Urge proteggere la democrazia .
La conoscenza storica come antidoto al male”.

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Nuovo direttivo per i comitati di quartiere: Terlati coordinatore

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Tornano a lottare per la vivibilità urbana i comitati di quartiere.

Sin quando non saranno definitivamente delineate ed approvate le nuove aree urbane, i presidenti degli storici quartieri restano coesi per il bene della collettività gelese.

Nella serata di martedì, riuniti in assemblea, con voto palese, é stato eletto Coordinatore dei presidenti di Quartiere Salvatore Terlati per il quartiere Settefarine, Vice Coordinatore Salvatore Ciscardi per il quartiere Cantina Sociale e segretario Francesco Di Silvestre per il quartiere Fondo Iozza e Zampogna.

Gli eletti, con in testa il coordinatore Salvaatore Terlati, fermo restando l’autonomia dei singoli quartieri, faranno da collante e saranno sempre pronti a interfacciarsi con gli amministratori locali per ottenere una città più vivibile e con i quartieri di pari dignità.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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