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Dall'Italia e dal Mondo

Cuzzupi (Ugl): “è ora il momento di costruire una scuola nuova”

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Roma – Il Segretario Nazionale della UGL Scuola, Ornella Cuzzupi, coglie l’occasione dell’inizio anno scolastico per lanciare la proposta al Ministro, prof. Valditara, e alle parti sociali di avviare un tavolo di lavoro per un’ammodernamento complessivo dell’istituzione scolastica. “Basta con le soluzioni tampone che poi diventano inappropriate” si avvii un processo serio di ammoderanmento complessivo della scuola per raggiungere una “stabilità gestionale, organizzativa, metodologica e didattica che fornisca risposte concrete al Paese e alle generazioni future”. Si dia il via alla costruzione di una SCUOLA NUOVA pronta a raccogliere le sfide del futuro

“Siamo ormai prossimi all’inizio dell’anno scolastico e i problemi di sempre continuano, in larga parte, ad essere presenti. Seppure siamo ben consci che nessuno ha la bacchetta magica, resta l’urgenza di risolvere diverse questioni. Temi sui quali ci confronteremo, ma accanto a ciò, e proprio per la ripetitività periodica delle problematiche, emerge un’evidente esigenza. Il Ministro Valditara ha più volte mostrato la volontà d’intervenire su vari aspetti e noi, come UGL Scuola, a lui ci rivolgiamo per invitarlo ad un’operazione più complessa ma che l’esperienza ci fa ritenere non rinviabile. Quello a cui pensiamo è una rivisitazione del sistema istruzione. Parliamo, in pratica, di una semplificazione di molti processi che caratterizzano la vita scolastica e di una concreta attenzione alle esigenze del personale e degli alunni in modo da far scattare in automatico le opportune soluzioni. Questo, in modo da perseguire la più volte ribadita prospettiva di una scuola al passo con i tempi”. Il Segretario Nazionale della UGL Scuola, Ornella Cuzzupi, apre in questo modo il ragionamento circa la necessità di un vero rinnovamento dell’istituzione scolastica nei suoi vari e complessi aspetti. “Un comparto così importante non può essere ulteriormente precarizzato bensì deve avere una stabilità gestionale, organizzativa, metodologica e didattica che fornisca risposte concrete al Paese e alle generazioni future. Per noi, e lo ripetiamo spesso, la scuola è l’officina dove si forgia il domani. Non è possibile immaginare una nazione proiettata alle sfide future se è la sua fucina ad essere obsoleta e stenta ad avere logiche e strutture adeguate. Noi auspichiamo che tutte le componenti interessate si spoglino da condizionamenti e preconcetti ed abbiano il coraggio e la determinazione di mettersi in gioco per ridisegnare una scuola nuova. Il Ministro ha ragione quando afferma la necessità di valorizzare la centralità della persona umana, i talenti presenti, la cultura del rispetto e del lavoro. Per questo – continua il Segretario Nazionale – riteniamo sia il momento di metter mano a quanto abbiamo; basta soluzioni tampone che poi diventano inappropriate, si individuano architetture che rendano il sistema più funzionale possibile. Certo, occorre lavorare tenendo ben presente le esigenze del momento, ma questo non deve essere un alibi, né può voler dire non avviare un processo di ammodernamento da traguardare organicamente a medio termine. Il PNRR ci offre un’occasione unica” La Cuzzupi, ancora una volta, si fa quindi parte attiva per un diverso modo di confrontarsi e individuare soluzioni. “Anche recentemente abbiamo avuto l’occasione di affermarlo: Parti Sociali, Ministero, Governo hanno una enorme responsabilità che è quella di dare riscontri concreti e di prospettiva a tutti coloro che sono coinvolti nel mondo dell’istruzione. Noi crediamo che in questo momento la possibilità di dare una svolta positiva esista. Non lasciamocela scappare e facciamo in modo di gettare le basi per una scuola, per una formazione, per un modo di intendere il lavoro sempre più lineare, chiaro e senza inutili complessità

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82º anniversario del bombardamento inglese su Piazza Santa Lucia a Siracusa

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Siracusa – Nell’82º anniversario del bombardamento inglese su Piazza Santa Lucia a Siracusa, che causò 56 vittime civili e militari, tra cui tanti bambini, il Comune di Siracusa, l’Associazione Culturale Lamba Doria, Pro Loco di Siracusa, l’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, diretta da Alberto Moscuzza hanno organizzato manifestazione commemorativa.

Il 27 febbraio 2025 nella Basilica Santuario a Santa Lucia al Sepolcro, alla commemorazione in Ricordo dei Caduti civili e militari del Bombardamento del 27 febbraio 1943.


Programma: ore 17,00 raduno, ore 17,30 deposizione di una corona di alloro presso la lapide in Ricordo di quella tragedia, ore 18,00 messa in suffragio.


Il 27 febbraio di ogni anno per i siracusani rappresenta la Giornata del Ricordo, istituita con delibera del consiglio comunale di Siracusa il 26.04.2010.


L’operazione Ladbroke rappresentò la fase d’apertura dello sbarco in Sicilia messo in atto dalle forze alleate durante la seconda guerra mondiale.

Fu una missione aviotrasportata compiuta da elementi della 1st Airborne Division, accompagnata dal decisivo supporto delle forze speciali britanniche dello Special Air Service, le quali, con il compito di conquistare la penisola della Maddalena (che ospitava due importanti batterie), sarebbero riusciti ad attirare verso di loro la maggior parte delle difese di Siracusa (fatte giungere sul posto dal comando della piazzaforte, posta agli ordini del contrammiraglio Priamo Leonardi), distogliendole dalla zona fluviale dei Pantanelli.

Si diede il via all’attacco alle ore 22:00 del 9 luglio 1943, mentre iniziava sulla città siciliana anche un bombardamento aereo preventivo, posto in atto proprio per cercare di coprire la presenza degli alianti in avvicinamento e bloccare all’interno dell’isola di Ortigia i difensori siracusani.

Principale obiettivo di Ladbroke per via dei suoi numerosi capisaldi, i quali si riteneva potessero interferire con le operazioni dello sbarco; tra questi il possesso di Ponte Grande, situato sul fiume Anapo in corrispondenza della SS 115, era considerato dagli inglesi decisivo al fine di sbarrare la via a possibili contrattacchi italo-tedeschi diretti su Siracusa.

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La Bibbia come non era stata tradotta prima

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Roma – Una traduzione ecumenica, cioè unica per tutte le confessioni cristiane in Italia.

È questo l’intento dell’opera, sostenuta da diciotto chiese: Cattolici, Ortodossi ed Evangelici insieme presentano un testo condiviso.

Il Nuovo Testamento, come non era stato mai tradotto prima in Italia, è infatti la prima traduzione ecumenica a rispettare criteri letterari di aderenza al testo originale. Sarà presentata a Roma, martedì 25 febbraio, la Traduzione Letteraria Ecumenica del Nuovo Testamento.

Un lungo e complesso lavoro, durato anni, che ha coinvolto circa 50 esperti – traduttori e revisori di diverse chiese – coordinato dalla Società biblica in Italia (Sbi) e approvato dall’Alleanza Biblica Universale.

Una versione che accomuna i cristiani offrendo finalmente un testo condiviso da tutte le Chiese. Un testo che reca con sé un messaggio di unione, pace e fraternità, favorendo una divulgazione non confessionale: un’operazione culturale che le Chiese intendono offrire alla società italiana, dove la Bibbia è un testo noto ma ancora poco letto e studiato.

L’appuntamento è per martedì 25 febbraio, a Roma, presso la Chiesa Valdese di piazza Cavour, a partire dalle ore 17. Alla presentazione intervengono: il cardinale Gualtiero Bassetti, già presidente della Conferenza Episcopale Italiana, il vescovo Dionysios Papavasileiou della Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia (Patriarcato ecumenico), la diacona Alessandra Trotta, moderatora della Tavola Valdese, e il dottor Lénart de Regt, Alleanza Biblica Universale. Presentano il libro il professor don Luca Mazzinghi della Pontificia Università Gregoriana, Presidente Sbi, e Mario Cignoni della Facoltà valdese di teologia e Segretario generale.

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Agricoltori e pescatori in mobilitazione.Trattori a Milano sotto la RAI ed a Ferrara dal Sindaco

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Roma – Si conclude oggi nella Sala Stampa della Camera dei Deputati a Roma la Conferenza Stampa sulle Mobilitazioni in corso in Italia dal 28 Gennaio degli Agricoltori, Allevatori, Pescatori e dei loro alleati per denunciare la crisi delle piccole e medie aziende produttive, delle aree rurali, delle marinerie e del diritto al cibo.

Alla Conferenza stampa, ospitata dall’On.le Francesco Mari di Alleanza Verdi e Sinistra e cui parteciperà il Senatore della Lega Gianmarco Centinaio, Vicepresidente del Senato, sono invitati parlamentari di maggioranza e opposizione e interverranno rappresentanti del Consiglio Unitario della Mobilitazione contro la Crisi (lo spazio unitario di coordinamento delle molte realtà territoriali e Nazionali che hanno risposto all’appello del COAPI, il Coordinamento Agricoltori e Pescatori Italiani sorto durante le mobilitazioni dei trattori dei primi mesi del 2024) e della Rete dei Municipi Rurali (che da oltre 15 anni promuove l’incontro fra i sindaci e i rappresentanti istituzionali di territorio e gli attori sociali impegnati a difendere e tutelare le aree rurali e il diritto al cibo.

Alla conferenza stampa saranno presenti Gianni Fabbris e Angelo Distefano a nome del Consiglio Unitario e vedrà la partecipazione di Francesco Aiello (sindaco di Vittoria, la città siciliana che ospita uno dei più grandi mercati dell’ortofrutta del Mediterraneo e Sindaco Presidente della Rete dei Municipi Rurali), di Maurizio Gambini (Sindaco di Urbino, agricoltore e vicepresidente della Comunità Montana dell’Alta Valle del Metauro), di Nevio Torresi (pescatore della Marineria di Cesenatico per la Rete dei Pescatori Artigianali del Mediterraneo), di Antonello Nudo (agricoltore della Provincia di Avellino a nome del Consiglio Unitario della Campania) e di Daniela Rossi (agricoltrice della provincia di Milano a nome del Consiglio Unitario della Lombardia).

In Conferenza stampa verranno presentati i documenti, le proposte e le richieste alla politica, l’agenda delle iniziative, l’appello ai sindaci d’Italia e la petizione al Presidente della Repubblica e l’agenda delle iniziative comprese le 3 giornate interregionali di mobilitazione che prepareranno la Manifestazione del 19 marzo a Roma in Piazza del Campidoglio.

La conferenza stampa sarà. anche, l’occasione per diffondere una lettera aperta alla politica con la richiesta di incontro a tutti i capigruppo alla Camera ed al Senato, ai Segretari dei Partiti,

Oggi, come sta accadendo dal 28 gennaio, in diverse regioni d’Italia continueranno le mobilitazioni. Fra le altre si segnala la manifestazione di Ferrara con un corteo di trattori che si concluderà in Piazza Castello e una delegazione che, scortata da un gruppo di trattori, arriverà in Comune per consegnare al Sindaco la lettera ai Municipi e la richiesta di adottare una delibera di sostegno con l’invito a partecipare alla manifestazione del 19 marzo a Roma.

In tarda mattinata a Milano, verrà installato un presidio di persone con i trattori sotto la sede della RAI di Corso Sempione per denunciare il silenzio dell’informazione nazionale. La manifestazione di Milano alla RAI sarà solo la prima di una serie di iniziative che il Movimento sta mettendo in campo per denunciare all’opinione pubblica l’intollerabile e incredibile oscuramento che a livello nazionale si sta stendendo sulle mobilitazioni e le proposte di chi lavora la terra e nel mare. Se le cronache regionali e locali riportano puntualmente i dettagli e gli obiettivi delle iniziative in corso (assemblee, manifestazioni, incontri con i sindaci, diffusione di documenti e di proposte innumerevoli dal 28 gennaio scorso e quasi quotidiane in molte regioni italiane), le cronache nazionali sembrano non accorgersene negando ai cittadini italiani di sapere e conoscere la natura di questo movimento degli agricoltori che ha fatto della democrazia e della difesa degli interessi comuni la sua bandiera e che si sta espandendo in tutto il Paese.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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