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Cronaca

Cuffaro: “Da Di Battista solo falsità su di me”

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Di vero nelle dichiarazioni di Alessandro Di Battista che riguardano me c’è soltanto che ero un giovane democristiano. Ed io aggiungo con orgoglio che sono ancora democristiano.
Di Battista da buon populista in ricerca di improbabili consensi propone in un giorno così doloroso e significativo per noi tutti siciliani una palese falsità.
Se avesse impiegato il suo tempo, non a ricercare demagogici consensi, ma si fosse preoccupato di ricercare la verità del mio intervento a Samarcanda, avrebbe di certo saputo che mai ho attaccato Il Dott. Falcone, bensì, il magistrato Dott. Taurisano, che in quel periodo aveva messo sotto indagine l’Onorevole Mannino.
Il tempo mi ha dato ragione in quanto anche se l’On. Mannino ha dovuto subire 20 anni di processo è stato totalmente assolto da ogni accusa.
Se si fosse meglio informato prima di sproloquiare in una così importante giornata avrebbe saputo che sono stato condannato per favoreggiamento aggravato dall’articolo 7 e non per concorso esterno in associazione mafiosa.
Avrebbe di certo evitato di ricevere la mia querela per diffamazione che fra pochi giorni sarà da me e dai mei legali prontamente depositata.
Avrebbe saputo la verità dei fatti storici così da non potere diffamare in maniera così vergognosa la mia persona.
In un giorno nel quale Di Battista avrebbe dovuto far trionfare la giustizia e la verità ha preferito far trionfare l’ingiustizia e la bugia. Non dovrebbe essere di certo questo il comportamento di uno che ritiene di essere un moralista e si atteggia a leader. Ma è un problema suo.

Totó Cuffaro

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Cronaca

Autocisterna contro suv sulla SS 115: un ferito

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File chilometriche in due direzioni a causa di un incidente che ha bloccato la strada statale 115 per Licata.

Nei pressi della curva a gomito che si trova all’uscita del comune agrigentino, un’autocisterna che trasporta liquidi si è scontrata con un Suv sul quale viaggiavano due persone.

A finire all’ ospedale di Licata il passeggero del Suv che accusava dolori al petto.

Sul posto sono arrivati i Carabinieri per i rilievi sull’incidente. La sede stradale è stata occupata a lungo ed il traffico paralizzato.

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Cronaca

Denunciato per detenzione di munizioni

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Riesi – Nei giorni scorsi, nel corso di un servizio di controllo del territorio eseguito a Riesi, la locale Stazione Carabinieri, coadiuvata dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” e con il supporto specialistico del Nucleo Cinofili di Palermo, ha denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela un 51enne del luogo, per il reato di detenzione abusiva di munizionamento.

Dopo la perquisizione eseguita nell’abitazione dell’uomo sono state rinvenute munizioni di diverso calibro per armi da fuoco comuni e da guerra, sottoposte a sequestro.

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Cronaca

Mancata precedenza e scatta l’inseguimento per speronarli, paura per due fidanzati

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Volanti della Polizia sono intervenute a Gela a seguito della segnalazione di una giovane donna che, mentre si trovava a bordo di un’auto con il fidanzato, segnalava due autovetture e un motociclo che tentavano di inseguirli per speronarli. In particolare, giungeva una richiesta di aiuto al numero di emergenza, da parte della ragazza la quale riferiva all’agente della sala operativa del Commissariato di essere inseguita da più auto e un motociclo. La zona indicata era la periferia nord della città e, immediatamente, le pattuglie si recavano nelle vie indicate all’operatore di Polizia e lì intercettavano i veicoli coinvolti.

Le fasi concitate dell’inseguimento duravano oltre cinque minuti, come veniva ricostruito anche dalla visione di un video che la ragazza registrava durante i concitati momenti. In base alla ricostruzione dei fatti, tutto sembrava aver avuto inizio a causa di una mancata precedenza su strada per cui, uno degli indagati, “offeso dal gesto” si dava all’inseguimento dell’auto della vittima, tentando più volte di bloccargli la strada; ad un certo punto riusciva nell’intento e il giovane alla guida della vettura che inseguiva scendeva dall’auto e si avvicinava minaccioso alla vittima, la quale però, riusciva, con una manovra repentina, a darsi ancora una volta alla fuga. In seguito, sia le due auto sia il motorino che si erano messi alla “caccia” dell’auto della vittima, tentavano ancora più volte di chiudere, come in una morsa, i due giovani e si susseguivano diversi tentativi di bloccare la coppia di fidanzati; più volte, infatti, durante le fasi dell’inseguimento, almeno sei da quanto si vede nel video, riuscivano a tamponare l’auto per costringerla a fermarsi, ma ogni volta la vittima riusciva a trovare una via di fuga. L’inseguimento veniva interrotto solamente grazie all’intervento della pattuglia della Polizia che intercettava i richiedenti, i quali finalmente, sentendosi al sicuro, arrestavano la loro corsa. Contemporaneamente, l’altra volante riusciva a fermare e identificare alcuni degli inseguitori. In particolar modo quelli a bordo di una delle due auto; dalla visione del video poi si riuscivano ad individuare altri tre dei partecipanti all’inseguimento, i conducenti delle due autovetture e del motociclo, per un totale di sette persone. Gli accertamenti successivi permettevano di identificare i tre conducenti, tutti del 2003, alcuni dei quali gravati da precedenti penali, che sono stati denunciati per violenza privata aggravata dalla partecipazione di più di cinque persone.

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