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Cts:l’ex vicepresidente della Regione Armao è il presidente

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Gaetano Armao è il nuovo presidente della Commissione tecnica specialistica (Cts) per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale. La decisione, annunciata al termine della seduta di giunta di questo pomeriggio, ha portato a compimento il percorso di riforma dell’organismo a cui competono attività istruttorie, pareri tecnico-consultivi e tecnico-giuridici in tema di provvedimenti ambientali. Una trasformazione fortemente voluta dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, fin dal suo insediamento, allo scopo di ottenere uno snellimento dei tempi autorizzativi ma sempre nel rispetto dell’ambiente e della legalità. Il governatore e l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente, Elena Pagana, hanno incontrato i giornalisti per illustrare il nuovo corso della Cts.

«Si avvia un nuovo percorso per un organismo che abbiamo snellito, modificato nelle regole e nella composizione – dichiara Schifani – per dare maggiori risposte alle richieste di investimento nel nostro territorio. Sono estremamente soddisfatto per questo impegno che abbiamo mantenuto. Auguro buon lavoro alla Commissione, al suo presidente e ringrazio l’assessore Pagana, che si è spesa tantissimo sull’individuazione delle nuove regole e nell’ascoltare tutte le parti interessate. La scelta – aggiunge Schifani – cade su una figura di carattere tecnico. C’era l’esigenza di individuare una persona che conoscesse le regole dell’amministrazione, ma anche della realtà imprenditoriale siciliana che in questi ultimi anni è stata danneggiata, anche involontariamente, da processi decisionali farraginosi, di negazione a qualunque forma di investimento. Al nostro governo erano giunte tante lamentele, avevamo il dovere di fornire risposte».

«La Cts sarà operativa da subito, provvederemo nei prossimi giorni a nominare i 27 componenti mancanti –  chiarisce l’assessore Pagana – essendo diventate vigenti le nuove regole che riguardano sia il funzionamento della Commissione sia la questione dei compensi, che sarà legata alla produttività secondo un meccanismo che viene già utilizzato a livello nazionale. Ringrazio il professore Giuseppe Trombino, che ha traghettato la Cts in questa fase molto delicata e ne ha tenuto alto il livello di rendimento».

Gaetano Armao, 61 anni, è avvocato, docente di Diritto amministrativo al dipartimento di Scienze politiche e delle relazioni internazionali dell’Università di Palermo. Ha ricoperto il ruolo di assessore all’Economia nel precedente governo regionale.

Secondo la riforma varata dal governo regionale nel maggio scorso, la Commissione è costituita da 60 commissari esterni alla pubblica amministrazione regionale, guidata da un presidente nominato con decreto dell’assessore regionale del Territorio e dell’ambiente d’intesa col presidente della Regione, che designa anche i coordinatori delle sottocommissioni. L’incarico di commissario ha durata triennale, rinnovabile una sola volta.

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Cronaca

Tirapugni in valigia, ennesimo caso all’aeroporto. Denunciato calatino

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Un tirapugni in metallo, possederne uno e tenerlo a portata di mano, sembra ormai essere di moda. Sono ancora molte le persone che continuano a portare al seguito, anche durante i viaggi, questi oggetti il cui porto è vietato dalla legge. È quanto accaduto all’aeroporto Fontanarossa “Vincenzo Bellini” di Catania. Il personale preposto ai controlli di sicurezza si è accorto che, all’interno del bagaglio di un 36enne, originario di Caltagirone, in partenza per Madrid, era nascosto un tirapugni.A quel punto sono stati informati immediatamente gli agenti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera che hanno denunciato l’uomo alla Procura della Repubblica per porto di armi o oggetti atti ad offendere. Solo nell’ultimo semestre sono stati sequestrati dalla Polizia di Frontiera di Catania diverse decine di oggetti vietati, in gran parte tirapugni.

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Attualità

La discarica abusiva di amianto è servita

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La strada che dall’Aias di Borgo Manfria porta alla diga Comunelli è una pattumiera a cielo aperto.

Sui cigli a destra e a sinistra solo rifiuti: plastiche, sacchi con materiali di vario tipo, resti di edilizia e tanto altro.

Dopo il bevaio si è creata una discarica abusiva di materiali in amianto che cresce di giorno in giorno. Uno squallore pericoloso per ambiente e salute.

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Flash news

M5S presenta all’Ars la norma sull’ecotassa a favore dei Comuni in cui vi sono discariche

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Il Movimento 5 Stelle Sicilia deposita la norma sulla “ecotassa”, una tariffa a carico dei proprietari delle discariche ed in favore dei Comuni nei cui territori insistono questi impianti. Gli introiti serviranno anche ad intervenire per implementare i modelli di raccolta differenziata. 

“In un momento storico – spiega il coordinatore regionale Nuccio Di Paola – in cui i Comuni sono costretti a pagare le conseguenze di una pessima gestione regionale dei rifiuti che provoca danni non solo in termini economici, legati agli extra costi per il conferimento degli stessi, ma anche e soprattutto sotto il profilo della tutela dell’ambiente, si pensi ai territori nelle cui prossimità sorgono discariche, ci è sembrato doveroso intervenire con una norma che quantomeno offrisse un minimo di ristoro. La nostra proposta sulla ‘ecotassa’ nel recepire la norma nazionale, interviene aumentando la tariffa in modo progressivo per i prossimi tre anni nei confronti dei titolari delle discariche, aumentando l’aliquota a favore dei Comuni, premiando quelli che riciclano di più e colpendo anche i termovalorizzatori che in questo modo anche loro saranno tenuti a pagare una tassa a favore dei Comuni nei quali dovrebbero sorgere”. 

La legge è al vaglio della Commissione Ambiente “ma vi è una iniziativa simile proposta dalla maggioranza – sottolinea la deputata Cristina Ciminnisi – che risulta poco coraggiosa. Servono aiuti concreti per i Comuni in difficoltà che ospitano nei loro territori questi impianti. Di certo la nostra battaglia a difesa di un’economia ‘rifiuti zero’ non si limita e non si conclude con questa iniziativa, anzi serve ancora molto altro da fare. Il Governo Schifani in due anni ha prodotto quasi zero e gli effetti di questo lassismo si vedono ovunque” – conclude la deputata.

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