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Cronaca

Covid: due anni non sono bastati per organizzare i servizi

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Tre emergenze dal 2020 non sono bastate per permettere al servizio sanitario di organizzarsi in maniera adeguata per poterle fronteggiare. È arrivata la quarta ondata di Covid19 ed è ancora e sempre un caos. I medici  e tutto il personale  sanitario del reparto Covid sono sempre più soli, stremati da due anni di pandemia,  sottoposti a turni massacranti. Non ce la fanno più ma nulla si muove affinchè si possa toccare con mano un supporto adeguato alla richiesta di assistenza sanitaria.  La direzione strategica assicura che sta provvedendo a reclutare nuovo personale. Certamente non lo si poteva fare nel periodo delle feste. Feste per chi? Non certo per i medici e gli operatori sanitari che stanno combattendo da soli una guerra che sembra non avere fine. L’emergenza non può essere affrontata sempre e solo dalle stesse persone sempre più stanche.  Alcuni  medici assunti per l’emergenza covid19  sono stati dirottati in altre unità operative che non si occupano del covid eppure sembra che nessuno ne sappia niente e queste professionalità non tornano a fare quello per cui sono stati assunti.  Il Pronto soccorso infettivologico nuovo giace inutilizzato in attesa di collaudo mentre il personale sanitario lavora esposto ad altissimo rischio di contagio per l’inadeguatezza dei locali troppo angusti e incapaci di accogliere più pazienti con le giuste distanze.  I pazienti in isolamento sul territorio sono praticamente abbandonati a se stessi e quindi affluiscono al Pronto soccorso infettivologico anche per malesseri banali aumentando inutilmente il carico di lavoro. “Stiamo facendo di tutto per migliorare la situazione”: dicono assessori, dirigenti e perfino il Ministro. Nel frattempo chi opera sul campo e non ce la fa più. Per non parlare della situazione dei tamponi e delle fine all’Hub vaccinale. Le file sono estenuanti: si comincia a mettersi in coda a partire dalle sei del mattino e si torna a casa a mezzogiorno. Tutti. Persone con sospetto di contagio e non, in barba al concetto di isolamento. In alcuni casi la notifica sull’isolamento arriva dopo cinque giorni: quindi il cittadino che ha avuto contatto con pazienti positivi sta in giro per giorni esponendo a rischio chiunque e solo dopo la notifica si mette in isolamento. Mistero della fede. Peccato che non c’è più fede nel sistema. Poi c’è la speranza che si deve mantenere viva nell’attesa dei risultati dei tamponi che arrivano dopo 5-7 giorni. Ma si parla sempre di emergenza che, si sa, è stata un fulmine a ciel sereno nel 2020 ma sembra diventata una costante eppure l’accezione del termine viene mantenuta visto che non ci sono i presupposti per potere fronteggiare il fenomeno.  

Quante ondate si devono attendere perché il servizio sanitario si faccia trovare adeguatamente organizzato?  I tagli della sanità non hanno aiutato e adesso non è facile per la politica riprendere una situazione fuori controllo.

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Cronaca

Ecco il ‘Vicolo delle donne resilienti’

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Vico Tiziano da oggi si chiama ‘Vicolo delle donne resilienti’. E’ stato ‘ribattezzato’ in occasione del primo degli appuntamenti dedicati alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne, organizzati dagli Assessore alla cultura e pubblica istruzione Viviana Altamore e l’assessore ai servizi sociali e pari oppure Valeria Caci, in collaborazione con tutti i club service della città e con gli istituti scolastici .

L’attrice gelese Giuliana Fraglica, insieme agli allievi del suo laboratorio teatrale, hanno reciato passi di riflessioni di donne famose, scrittrici, attrici, cantanti , giornaliste che hanno saputo reagire sia alla violenza ma , più in generale, alle disuguaglianze subite, tra cui Michela Murgia, Oriana Fallaci, Jane Fonda, Angelina Jolie, Lady Gaga.

Un omaggio particolare e’ stato proclamato verso Monica Contrafatto, donna gelese simbolo di resilienza, con la lettura di passi tratti dal suo libro . Sono intervenute, oltre agli Assessori, Giuliana Fraglica e Davide Barone, Presidente del Leo Club, in rappresentanza dei Club service della città .

Ecco gli appuntamenti di domani:

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Cronaca

Rubati due serbatoi d’acqua e un gruppo elettrogeno nella sede della Misericordia a Brucazzi

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E’ rimasta senza acqua e luce, e quindi nelle condizioni di non poter svolgere attività, la sede dell’associazione Misericordia  sita in contrada Brucazzi nell’area industriale ex Asi.  Tutta colpa di un furto di due serbatoi da 5 mila litri e di un generatore di corrente e della catena a cui lo stesso era attaccato che è stato compiuto durante il fine settimana.

Nonostante una refurtiva ingombrante e che non passa certo inosservata, i ladri hanno agito   indisturbati. Del furto si è accorto oggi  pomeriggio il responsabile dell’associazione Samuele Romano che  lo ha segnalato alla polizia.  Ancora una volta chi opera nell’area industriale gelese  si trova a dover fare i conti con furti ed atti vandalici e con un livello di sicurezza basso.

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Cronaca

M5S: folto gruppo gelese a Roma schierato con Conte

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Raggiunto il quorum alla Costituente del M5S, un passo avanti positivo per il consolidamento della leadership di Giuseppe Conte e la sua idea del futuro del movimento. Si aspetta il risultato finale oggi sui quesiti a cui gli aderenti al movimento sono chiamati a rispondere in primis il ruolo del garante e il doppio.

A Roma al Palazzo dei Congressi è presente una folta delegazione gelese capeggiata dal coordinatore regionale Nuccio Di Paola che è ovviamente schierato con Giuseppe Conte e con la visione progressista del partito e le alleanze del campo largo.

” Il superamento del quorun alle votazioni per la Costituente conferma e rafforza la leadership di Conte e offre nuovo slancio e nuova linfa alla nostra azione politica sul territorio, ove continueremo a lavorare a testa bassa e con rinnovato vigore. Abbiamo l’obiettivo di mandare a casa Meloni e Schifani e offrire ai cittadini un modello di stato sociale fondato su infrastrutture, lavoro, scuola e sanità pubblica. La soddisfazione odierna di Conte, la nostra e di tutti i simpatizzanti del Movimento ora devono trovare riscontro nelle urne e soprattutto nel consenso dei cittadini, che devono tornare a votare come un tempo”.

Lo affermano il referente M5S per la Sicilia Nuccio Di Paola e il capogruppo M5S all’Ars Antonio De Luca.

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