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Cronaca

Covid-19: in cinque giorni elevate 22 multe ai trasgressori

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Ventidue multe sono state elevate da quant’è che Gela è stata dichiarata “zona rossa”.

Le verifiche sul rispetto delle norme anticontagio sono state scattate qualche ora dopo l’inizio dell’ordinanza presidenziale. In campo sono quindi scese pattuglie della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale e dei militari dell’Esercito Italiano, qui impiegati nell’ambito del dispositivo “strade sicure”.

Il questore Emanuele Ricifari ha disposto il potenziamento dei controlli da espletare presso i luoghi maggiormente interessati al verificarsi di potenziali assembramenti. Nei primi cinque giorni di “zona rossa”, le forze di polizia e i militari dell’Esercito Italiano – coordinati dal Dirigente del Commissariato di pubblica sicurezza – hanno operato su tre direttrici: sud, centro e nord della città.

In totale sono state 631 le persone controllate, 20 delle quali sanzionate per aver violato le disposizioni del Governo; 575, invece, le attività commerciali, con 2 titolari sanzionati. I controlli hanno riguardato ambulanti e negozi.

Durante i controlli in via Venezia due fruttivendoli, alla vista della polizia, hanno abbandonato la merce esposta su dei banchetti che occupavano il suolo pubblico dandosi a precipitosa fuga con i mezzi. La merce, in attesa di confisca, è stata sequestrata. Attualmente sono in corso accertamenti finalizzati a individuare i trasgressori fuggiti. I controlli delle forze di polizia, oltre che a Gela, proseguiranno in tutto il territorio della provincia di Caltanissetta.

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Cronaca

Venticinquenne allontanato dalla famiglia

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Vittoria – I Carabinieri della Stazione di Vittoria hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e contestuale divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di S.K., vittoriese di venticinque anni, gravemente indiziato – dei reati di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione aggravata in reato continuato.

La misura trae origine da attività d’indagine condotta d’iniziativa dai militari i quali, durante la ricezione di una denuncia da parte di un cittadino, hanno appreso dell’esistenza di dinamiche familiari meritevoli di approfondimenti. Gli accertamenti hanno permesso di far emergere una situazione di reiterate minacce in famiglia da parte del figlio in danno del denunciante e pertanto i militari hanno segnalato gli elementi acquisiti alla competente Autorità Giudiziaria che, vagliatili, ha emesso il provvedimento a tutela della vittima.

Dopo aver rintracciato il giovane, i Carabinieri lo hanno dapprima accompagnato in Caserma per le procedure di identificazione e dopo notificato il provvedimento giudiziario.

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Cronaca

Ricettazione: due denunciati a Niscemi

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Un trentacinquenne pregiudicato di Niscemi, è stato fermato dalla Polizia a bordo della propria autovettura. Durante la perquisizione del veicolo gli agenti hanno rinvenuto attrezzi e altro materiale, del quale l’uomo non ha saputo indicare la provenienza, un decespugliatore, una busta contenete posate e vassoi antichi in argento.

L’uomo, in un primo momento, ha riferito di aver rinvenuto gli oggetti nei pressi di un cassonetto della spazzatura. Attesa la giustificazione inverosimile fornita ai poliziotti, è stata disposta anche una perquisizione presso l’abitazione del soggetto, nel corso della quale è stato rinvenuto e sequestrato altro materiale, anche questo ritenuto sospetto e di probabile provenienza furtiva: lavatrici, svariati attrezzi da lavoro, trapani, seghe a scoppio, martelli demolitori, una macchina per il caffè, una stufa, saldatrici, monete antiche e, particolare che destava l’attenzione degli agenti, anche una bicicletta per bimbo. Nello sviluppo delle indagini gli agenti della Polizia hanno accertato che alcuni oggetti potevano essere stati già venduti ad un’altra persona, identificata in un 47enne, che si è reso responsabile di ricettazione, per aver acquistato materiale di provenienza furtiva. Quest’ultimo, raggiunto presso la sua abitazione, ha mostrato agli agenti di aver acquistato numerosi attrezzi da lavoro e, durante i controlli, ha confermato di averli acquistati dal 35enne per la cifra di 100 euro, a fronte di un valore di circa 800 euro. Le indagini della Polizia di Stato hanno consentito di individuare anche quattro persone che hanno denunciato di aver subito il furto presso la propria abitazione. I poliziotti si sono impegnati a rintracciare il piccolo proprietario della bicicletta rubata e, per la sua felicità, gliel’hanno restituita. I due uomini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Gela per il reato di ricettazione. Tutta la merce rivenuta è stata riconsegnata ai legittimi proprietari. 

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Cronaca

Andrea Vallese non ce l’ha fatta.Donati i suoi organi

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La donazione degli organi, un immenso gesto d’amore in un momento di grande dolore. Non ce l’ha fatta Andrea Vallese, il trentacinquenne gelese, rimasto gravemente ferito una ventina di giorni fa in un incidente stradale nell’arcipelago delle Filippine dove si trovava in vacanza.

I familiari erano riusciti a farlo trasportare in Italia al Policlinico Gemelli ma questo tentativo non è servito a strappare alla morte il giovane che rivivrà nelle persone che riceveranno i suoi organi.

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