L’anno nuovo è arrivato e sovente, in questi casi, si traccia un consuntivo di quello che è stato fatto (o si è cercato di fare…) e ci si propone di realizzare qualcosa di realmente costruttivo ed efficiente per i prossimi 365 giorni. La lista è lunghissima, per non dire infinita. Gela calamita, da sempre, numerosissimi problemi. In alcuni casi, ci si è adoperati per porvi rimedio; in altri, consta dirlo, non è stato alzato un dito, quasi inghiottiti da una immensa voragine che ha un solo comune denominatore: imperizia. Nell’elenco interminabile dell’anno che ci ha appena lasciato, trovano ancora posto il porto, l’acqua, l’ospedale, lo stadio, il Pala Cossiga, le strade, la spazzatura….Per non parlare della dilagante disoccupazione che diventa allarmante per i risvolti sociali che determina. La città ha un nuovo sindaco e una nuova amministrazione comunale, frutto della scelta operata dai cittadini alle ultime amministrative. Tocca a chi gestisce la cosa pubblica, offrire la possibilità concreta di vivere un anno differente rispetto al passato, plasmando un futuro (presente) migliore. Bisogna fin da subito abolire la secchezza in cui vive la società odierna, mettendo in campo tutte quelle capacità per cui i gelesi hanno dato potere alla nuova macchina amministrativa. C’è un sindaco giovane a cui consigliamo di parlare con chi realmente ama il proprio territorio e di non farsi abbindolare dai vecchi fantasmi della politica o dai vari tuttologi che proprio dalla politica hanno ottenuto tanto, riservando alla città solo le briciole e, in tanti casi, manco quelle. Proprio a lui ci rivolgiamo e rinnoviamo l’invito: parlare è propedeutico perché il linguaggio diventa un mezzo cruciale sia per confrontarsi che per ricercare un legame sociale al fine di risolvere i problemi. A tutto ciò aggiungiamo, che sarebbe preferibile essere attorniati da gente competente, veri professionisti del campo che hanno a cuore la società. Lasciamo agli altri il pensiero malefico dell’odio strisciante per ogni passaggio che si intende fare. Tutti insieme dobbiamo cambiare la pericolosa deriva ed indirizzarla nei giusti canoni. Bisogna abbattere le barriere che ci separano. Si tratta di un vero e proprio investimento nel progresso e nella prosperità. Per tutti. E tutto riesce quando si abbraccia la fiducia, respingendo l’acredine che indebolisce e affossa un’intera comunità. Il cambiamento deve coinvolgere le masse. I gelesi sono persone perbene, pronti a costruire ponti di connessione e comprensione reciproca. Noi de “Il gazzettinodigela.it” controlleremo che tutto proceda per il verso giusto, seguendo le regole deontologiche del nostro lavoro e nel massimo rispetto dei protagonisti. Cosi come facciamo da quattro anni a questa parte, continueremo a raccontare i fatti veri, essendone testimoni oculari. Non scriveremo mai con la mente obnubilata dalle false notizie, storditi da ciò che non esiste. Buon 2025 a tutti.