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Cronaca

Cosa Nostra e Stidda a braccetto, blitz antimafia con 11 arresti

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Vasta operazione antimafia nelle province di Palermo, Agrigento, Trapani, Enna e Caltanissetta da parte del Comando Provinciale dei Carabinieri di Agrigento e del Ros, con il supporto del Nucleo Carabinieri Cinofili e dello Squadrone Eliportato Carabinieri Cacciatori. Il Gip del tribunale del capoluogo siciliano, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 10 soggetti (6 dei quali destinatari della custodia cautelare in carcere, 4 degli arresti domiciliari ed uno dell’obbligo di dimora) gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.

Eseguite 23 perquisizioni personali e locali (di cui 3 in carcere) nei confronti dei destinatari dei provvedimenti e di altri soggetti indagati, a vario titolo, nello stesso procedimento penale. L’intervento repressivo scaturisce dai convergenti esiti dell’indagine denominata “Condor”, condotta dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Agrigento, e da quella denominata “Xidy” condotta dal Ros e che già nel febbraio 2021 aveva registrato una prima fase esecutiva. Le indagini, coordinate dalla Dda di Palermo, hanno consentito di delineare un grave sistema criminoso sugli assetti mafiosi nel territorio di Favara e di Palma di Montechiaro, quest’ultimo caratterizzato – come accertato da sentenze definitive – dalla convivenza della articolazione territoriale di Cosa Nostra e di formazioni criminali denominate paracchi sul modello della Stidda. In questo contesto sono stati raccolti indizi relativi al tentativo di uno degli indagati di espandere la propria influenza al di là del territorio palmese, e in particolare a Favara ed al Villaggio Mosè di Agrigento; al ruolo di “garante” esercitato dal vertice della famiglia di Palma di Montechiaro a favore di un esponente della Stidda, al cospetto dell’allora reggente del mandamento di Canicattì; all’ipotizzato controllo delle attività economiche nel territorio di Palma di Montechiaro, con specifico riferimento al settore degli apparecchi da gioco e delle mediazioni per la vendita dell’uva. A Favara è stata accertata l’imposizione delle cosiddette “messe a posto” ad imprenditori operanti nel territorio favarese e danneggiamenti a mezzo incendio. Ricostruita l’operatività di una parallela struttura associativa con base a Palma di Montechiaro e diretta da soggetti indiziati di appartenere alla Stidda, che gestiva il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti. In merito a quest’ultima attività, le indagini hanno permesso di raccogliere gravi indizi in ordine all’avvenuta commissione di diversi episodi di spaccio.Con riferimento, poi, ai reati contestati ad alcuni degli indagati, sono stati acquisiti e giudicati dal Gip gravi indizi in ordine all’interferenza esercitata da Cosa Nostra sul lucroso settore economico delle transazioni per la vendita di uva e la progressiva ingerenza della Stidda. In tale ambito sono emersi gli asseriti rapporti del vertice della famiglia mafiosa di Palma di Montechiaro con la ‘ndrina calabrese dei Barbaro di Platì.Riscontrati il controllo illecito di una grossa parte del remunerativo settore imprenditoriale delle slot machines e degli apparecchi da gioco installati nei locali commerciali; l’attività estorsiva ai danni di un imprenditore, costretto ad astenersi dalla partecipazione ad un’asta giudiziaria finalizzata alla vendita di alcuni terreni;l a tentata estorsione nei confronti di un imprenditore operante nel settore della distribuzione e gestione di congegni e apparecchi elettronici; la gestione di un impianto di pesatura dell’uva, i cui proventi sarebbero stati in parte destinati al mantenimento dei detenuti; l’estorsione – consistita nell’imposizione dell’assunzione di uno degli stessi indagati – ai danni di un’impresa aggiudicataria di lavori a Ravanusa e l’incendio perpetrato ai danni del titolare di un’autodemolizione con deposito giudiziario

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Cronaca

Preso in aeroporto un latitante

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Palermo – Preso all’aeroporto “Falcone Borsellino” di Palermo. È stato arrestato uno dei presunti responsabili, in concorso, del sequestro di persona a scopo di estorsione consumato a Mussomeli nel 2023; l’uomo, un 64enne che nel frattempo si era rifugiato in Inghilterra sottraendosi al provvedimento restrittivo, è stato fermato dopo lo sbarco dall’aeromobile.

Gli è stata notificata l’Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Caltanissetta su richiesta della  locale Direzione Distrettuale Antimafia, che nel novembre dello scorso anno i Carabinieri avevano già eseguito nei confronti di un altro presunto concorrente nel reato.

La misura cautelare scaturisce da un’indagine avviata dai Carabinieri nel mese di aprile 2023 a seguito del sequestro di persona di un soggetto di nazionalità curda, tenuto in ostaggio in una abitazione del comune di Mussomeli e per la cui liberazione gli autori avevano richiesto ai familiari il pagamento della somma di 500.000 dollari.

Le indagini sono state inizialmente sviluppate sulla scorta delle prime indicazioni fornite dalla vittima, che dopo quattro giorni di prigionia riusciva a scappare.

Il prosieguo dell’attività investigativa permetteva di raccogliere anche a carico dell’odierno arrestato gravi indizi di colpevolezza, ritenuti e utilizzati dal GIP per l’emissione della suindicata ordinanza. 

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale “Pagliarelli” di Palermo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria

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Cronaca

Lieve flessione dei reati denunciati nel Nisseno

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Si terrà domani, alle 10.30, al Centro Culturale Polivalente “Michele Abbate” di Caltanissetta, il il 173° Anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Per l’occasione, il Questore Pinuccia Albertina Agnello rende pubblici i dati concernenti l’attività della Polizia nella provincia di Caltanissetta.

Nei dodici mesi trascorsi – dall’1 aprile 2024 al 31 marzo 2025 – la Polizia di Stato ha intensificato l’attività di controllo del territorio e della polizia di prevenzione a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Sono state controllate 88.903 persone, 31.275 autovetture ed eseguiti 709 sequestri (+7%). Sono 36.660 le richieste d’intervento pervenute alle sale operative della Questura di Caltanissetta e dei Commissariati di Pubblica Sicurezza di Gela e Niscemi. Le richieste hanno generato 7.676 interventi delle volanti.

In ordine all’andamento degli eventi delittuosi, rispetto ai 12 mesi precedenti, sono stati denunciati 2.739 delitti (-13% rispetto al periodo precedente). In particolare, sono diminuiti i danneggiamenti seguiti da incendi 23 (-56%), i furti 677 (-10%), le estorsioni 27 (-10%) e le rapine 14 (-44%). Sono, invece, aumentate: le ricettazioni 26 (+62%) e i delitti informatici 25 (+150%).

Dal punto di vista del contrasto alla criminalità, l’attività di prevenzione e di repressione, dall’1 aprile 2024 al 31 marzo 2025, ha consentito di denunciare in stato di libertà 1.276  persone e di arrestarne 251, 73 in flagranza di reato e 178 su ordine dell’Autorità giudiziaria. In particolare, l’azione repressiva di contrasto alle associazioni mafiose e a quelle finalizzate al traffico, produzione e spaccio di sostanze stupefacenti ha consentito alla Polizia di Stato nissena di portare a termine diverse operazioni di polizia giudiziaria con 75 arresti e 38 denunce in stato di libertà. Sono stati sequestrati 62 chilogrammi di droga: hashish, marijuana, cocaina, crack. Nel corso dei sequestri di sostanze stupefacenti sono state, inoltre, segnalate 179 persone per uso personale di stupefacenti (+8%). Sono, inoltre state sequestrate 15 pistole, 7 fucili e centinaia di munizioni da guerra.

L’attività di prevenzione è stata assicurata attraverso i provvedimenti affidati dall’ordinamento alla responsabilità del Questore. A consuntivo dell’attività svolta dall’1 aprile 2024 al 31 marzo 2025 dalla Divisione Polizia Anticrimine si rilevano 21 nuovi sottoposti alla sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza, 18 proposte per l’applicazione della sorveglianza speciale inoltrate al Tribunale di Caltanissetta (+350%), l’emissione di 62 Avvisi orali (+27%), 28 Daspo (+87%), 18 Fogli di via obbligatori e 98 ammonimenti per stalking e violenza domestica (+880%).

Sempre sul versante della prevenzione è da evidenziare l’azione della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale che nei dodici mesi di riferimento ha effettuato 276 controlli ad attività sottoposte ad autorizzazioni di polizia. Sono state elevate 105 contravvenzioni amministrative, disposta la sospensione temporanea di 4 attività, ex art.100 tulps, rilasciato 5.631 passaporti, 230 porto d’armi uso sportivo e 82 uso caccia.

Per ciò che concerne l’ordine e la sicurezza pubblica, l’Ufficio di Gabinetto – dall’1 aprile 2024 al 31 marzo 2025 – ha emesso 1129 ordinanze di servizio ex art.37 del D.P.R. 782/1985 per l’espletamento di servizi di ordine pubblico di carattere politico, sportivo, religioso, di protesta e legati ai rimpatri di stranieri irregolari. Per l’espletamento dei servizi sono state impiegate 32.179 unità delle Forze di Polizia, di cui 4.885 della Polizia di Stato della Questura, 12.628 della Polizia di Stato, assegnate dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza di rinforzo e 14.666 delle altre Forze di Polizia (Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizie locali).

Con l’intento di migliorare la sicurezza, e la sua percezione da parte dei cittadini, è stato rinnovato l’impulso all’attività operativa di prevenzione da parte delle pattuglie impiegate nel controllo del territorio. Nel corso dei numerosi servizi ordinari e straordinari – dall’1 aprile 2024 al 31 marzo 2025 – sono state controllate 88.903 persone e 31.275 veicoli, anche attraverso la nuova piattaforma tecnologica “sistema Mercurio” che consente il riconoscimento automatico delle targhe comparandole con gli archivi telematici.  

Gli agenti deputati al controllo del territorio nel periodo di riferimento, nell’intero territorio della provincia, hanno effettuato 7.676 interventi ed eseguito 20.010 controlli di soggetti sottoposti a misure anticrimine (sorvegliati speciali, arrestati domiciliari, liberi vigilati, ecc.). Inoltre, sono state accertate 106 violazioni al codice della strada per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, 60 per mancato utilizzo del casco, 52 per uso di cellulare alla guida, 29 per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, ritirate 70 patenti e 342 carte di circolazione.

L’Ufficio Immigrazione ha rilasciato 4.752 permessi di soggiorno (+38%). Dei 1.198 stranieri trattenuti nel C.P.R., 1.021 sono stati rimpatriati, 37 espulsi con provvedimento del Prefetto e 132 dimessi con provvedimento del Questore. La gestione amministrativa del centro governativo di Pian del Lago ha registrato la presenza di 1.503 stranieri accolti presso il C.D.A./C.A.R.A. e 229 presso altre strutture. E’ aumentata la presenza di stranieri regolari residenti in provincia, ora di 5.851 persone (+8% rispetto al periodo precedente), e dei soggiornanti di lungo periodo, ora 1.324 (-5%).

La Sezione Polizia Stradale, dall’1 aprile 2024 al 31 marzo 2025, nell’intero territorio della provincia, ha rilevato 139 incidenti stradali con lesioni (+7%) e 70 con danni a cose; ha eseguito 200 servizi con autovelox e tele laser (+14%), decurtato 11.561 punti patente (+8%), prestato 190 soccorsi stradali (+2%) ed elevato 7.703 contravvenzioni al codice della strada. Sono state, inoltre, denunciate 42 persone in stato di libertà. Inoltre, nei fine settimana, sono stati svolti 8 servizi di contrasto alla guida in stato di ebrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope, con equipaggi della specialità e la presenza del medico della Polizia di Stato.

La Sezione Operativa Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale ha denunciato 36 persone, di cui 23 per truffa a mezzo internet.Il Posto di Polizia Ferroviaria presso la locale Stazione Ferroviaria ha identificato 2.314 persone in stazione e in treno, effettuato 172 controlli su treni per prevenire attentati dinamitardi, controllato 63 bagagli a mano ed eseguito 1341 pattuglie lungo la linea ferroviaria. Incontri di prossimità con studenti e anziani. Nel corso degli ultimi dodici mesi la Polizia di Stato ha incontrato oltre 7.000 alunni, studenti, docenti e genitori di 40 plessi scolastici di ogni ordine e grado della provincia di Caltanissetta. I 59 incontri svolti presso gli istituti scolastici hanno riguardato le tematiche connesse alla violenza di genere, il contrasto alle dipendenze e i progetti di educazione alla legalità della Questura; la prevenzione dei rischi della rete internet e il cyberbullismo della Sezione Operativa Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale; la sicurezza stradale attraverso il rispetto delle regole del codice della strada della Sezione Polizia Stradale e la sicurezza ferroviaria rivolto a studenti delle scuole medie e superiori del Posto di Polizia Ferroviaria.

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Cronaca

Dopo il fallimento della Sital: minacce a 3 magistrati e il Prefetto convoca il comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico

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Il Prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia ha convocato con urgenza per domani una seduta del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico per la protezione di tre magistrati del Tribunale gelese dopo i fatti accaduti oggi davanti al Palazzo di Giustizia.

Una decina di persone, alcune delle quali già identificate, hanno creato il caos dinanzi al presidio giudiziario per protestare contro il fallimento della Sital Impianti.

Dopo il sequestro, disposto dal gip in fase di indagini, della società per azioni Sital impianti, e la dichiarazione di fallimento arrivata ieri, chiedevano di parlare, minacciando rappresaglie, con il pm Fabrizio Furnari, con il procuratore capo di Gela Salvatore Vella e con il giudice Stefania Sgroi. I vigilanti hanno evitato loro l’ingresso. Il sostituto procuratore Furnari, che ha chiesto ed ottenuto il fallimento della Spa, che era fuori dal palazzo di giustizia, ma nelle vicinanze, è stato subito messo in sicurezza dallo stesso procuratore capo e dalla sua scorta. Al palazzo di giustizia sono accorse più pattuglie di polizia e di carabinieri, riuscendo a riportare la calma. Ma le minacce verso i loro tre magistrati non possono essere sottovalutate.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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