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Cronaca

Corteo no Muos a Niscemi con disordini

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Ieri si è svolto un corteo verso la base Nrtf della marina militare americana, partito dal presidio No Muos, dove si era svolta nei giorni precedenti la decima edizione del campeggio di lotta No Muos. 

Il corteo, indetto dal movimento No Muos, ha raggiunto il cancello principale della base, per poi proseguire verso la stazione del Muos, sistema di comunicazione geo satellitare della marina militare americana che permette le comunicazioni a livello globale di tutti i sistemi d’arma statunitensi, compresi i droni che partono da Sigonella. 

Il corteo ha più volte ricordato nei suoi slogan la Palestina, solidarizzando col popolo e la resistenza palestinese, rivendicando la liberazione delle terre palestinesi come della Sicilia dall’occupazione militare statunitense. Durante il tragitto, sono stati effettuati decine di tagli alle reti della base militare, aprendo varchi di diversi metri lungo il perimetro della base, nonostante l’ampia presenza di forze dell’ordine, dentro e fuori la base.

In un comunicato diffuso dal movimento No Muos si legge che “la polizia ha eseguito un fitto lancio di lacrimogeni ad altezza uomo, tanto da colpire direttamente diverse persone allo sterno e sulle braccia. Si denuncia anche l’utilizzo di gas CS, sostanza il cui utilizzo è vietato dal diritto internazionale in guerra data la sua alta tossicità, ma utilizzato dalla polizia italiana durante le manifestazioni. Alcuni momenti di tensione si sono registrati quando la polizia e la digos hanno provato a fermare alcuni manifestanti a manifestazione conclusa, non riuscendoci”. Questa la versione fornita dai no Muos.

“Negli ultimi anni abbiamo denunciato e sottolineato la tendenza globale alla guerra. Oggi possiamo dire che siamo in un clima di guerra totale” afferma il movimento in una nota. “Con la Palestina nel cuore, la manifestazione e le azioni di ieri sono per noi la risposta alla guerra totale: solo i popoli possono fermare la guerra, partendo dai propri territori e dai luoghi che alimentano le guerre in corso, come il Muos di Niscemi”.

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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