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Corso sulle malattie sessualmente trasmissibili

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Caltanissetta- Un corso per parlare di prevenzione dalle malattie sessualmente trasmesse e degli aspetti terapeutici. Attenzione rivolta anche ai giovani. Sono stati analizzati diversi aspetti della contraccezione sabato scorso, nell’Aula Magna del Consorzio Universitario nisseno, parlando in particolare di prevenzione. Un incontro che rientra tra gli appuntamenti formativi dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Caltanissetta e nel progetto Malattie Sessualmente Trasmissibili del Distretto Rotary 2110 Sicilia Malta, dal titolo “La Pillola, non solo contraccezione.”

“È molto importante confrontarsi tra le varie specialità per potere dare le possibilità all’utenza di usufruire al meglio di questo mezzo moderno che la sanità pubblica riesce a dare – afferma il ginecologo Giuseppe Giannone nonché Presidente della Commissione Distrettuale Rotariana Sicilia Malta sulle Malattie Sessualmente Trasmesse e promotore dell’evento- sarebbe un peccato non poterla adoperare, esponendo soprattutto i ragazzi, la nuova generazione, a malattie sessualmente trasmesse che possono portare a sterilità e complicanze gravi e a gravidanze indesiderate. Bisogna ricordare anche che la contraccezione è una grande opportunità anche terapeutica, perché riesce a curare moltissime patologie che rendono la vita della donna assai difficile, come i dolori mestruali, la sindrome premestruale o l’endometriosi”. 

Informazioni da diffondere soprattutto tra i più giovani, già “nell’età adolescenziale- spiega il Presidente dell’OMCeO della Provincia di Caltanissetta Giovanni D’Ippolito- dai 14/15 anni ai 25 è importante che il ragazzo e la ragazza conoscano bene la problematica della sessualità e quindi la possibilità di incorrere in malattie sessualmente trasmissibili oltre che alla gravidanza, che magari per loro è lo spettro principale misconoscendo il fatto che possano con l’atto sessuale non protetto trasmettere le malattie l’uno all’altra”. 

L’evento è stato introdotto dall’intervento dell’Assessore Regionale alla Salute Giovanna Volo e dei Presidenti dell’OMCeO Provinciale e del Rotary Club di Caltanissetta.

“Il convegno è il compendio di un’attività che dura già da qualche anno” – sottolinea Fabio Tornatore Presidente del club nisseno che ha anche portato i saluti del Governatore del Distretto Rotary 2110 Sicilia Malta Orazio Agrò. “Noi non ci fermeremo ad oggi, continueremo questa attività importantissima nelle scuole perché è fondamentale divulgare sempre più il messaggio tra i giovani, perché è da loro che si parte. Come è stato detto nel convegno, già a quindici anni i ragazzi hanno rapporti sessuali ed è fondamentale istruirli in tal senso, nell’uso del contraccettivo”. 

E di giovani ha anche parlato il Presidente della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica Salvatore Caruso.

“Qual è la problematica maggiore che noi riscontriamo? – si chiede – È di non poter il ragazzo o la ragazza rispondere alla prescrizione, spesso dovuto a problemi economici. I ragazzini e le ragazzine non hanno questo potere, non hanno un budget, in un mondo che vorrebbe proteggerli, ma che dall’altra parte non da l’opportunità di avere gratuitamente questi supporti”. Per rivolgersi ai giovani bisogna anche fare i conti con i tempi, con il loro modo di esprimersi e trovare un punto di incontro anche attraverso i social e dunque “interagire sempre di più con loro anche se le strategie comunicative sono differenti tra noi adulti, che ci siamo dovuti in qualche modo abituare, e le modalità comunicative utilizzate dagli adolescenti”.

 Franca Nocera Past President della Società Italiana di Ginecologia della Terza Età (SIGITE) ha raccontato l’evoluzione negli anni nel campo della contraccezione ormonale, i progressi fatti  “sia per l’abbassamento dei dosaggi delle molecole presenti nella contraccezione orale combinata, sia di conseguenza nella sicurezza e nella buona accettabilità di questi metodi, per cui oggi siamo in grado veramente di soddisfare la maggior parte delle esigenze delle nostre donne – sottolinea-  alle quali una corretta e sicura prescrizione di contraccettivo può avere orizzonti anche di tipo curativo, cioè per obiettivi che non siano soltanto la scelta di pianificare la propria famiglia”. I medici di famiglia, ginecologi, endocrinologi, dermatologi, ematologi ed infettivologi, ai quali era rivolto il corso, hanno avuto anche l’opportunità di approfondire altri aspetti che riguardano la pillola.

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Percorso di Montagnaterapia, migliorare le competenze e le capacità professionali

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Per la prima volta in Sicilia, la macro area Sud (Sicilia e Calabria), sezione della Società Italiana di Montagnaterapia (SIMonT) nazionale, organizza un corso di formazione di Montagnaterapia.

Il concetto nasce ufficialmente nel 1999 quando dalle pagine del settimanale Famiglia Cristiana lo psicologo e psicoterapeuta Giulio Scoppola ha coniato questo termine che ben delinea la sua valenza scientifica.

Scoppola ha dimostrato come con l’attività fisica regolare attraverso il cammino nei boschi e nei sentieri si potesse, ad esempio, controllare la pressione sanguigna e il peso corporeo, contrastare la sindrome metabolica, ridurre il rischio di insonnia, ansia, fenomeni regressivi o depressivi.

Il padre della Montagnaterapia si era accorto che stare in mezzo alla natura e camminare in montagna faceva bene al corpo e allo spirito e poteva essere d’aiuto a tutti i soggetti più fragili. La Montagnaterapia, secondo la definizione ormai classica di Giulio Scoppola è “un originale approccio metodologico a carattere terapeutico-riabilitativo e/o socio-educativo, finalizzato alla prevenzione secondaria, alla cura e alla riabilitazione degli individui portatori di differenti problematiche, patologie o disabilità; esso è progettato per svolgersi, attraverso il lavoro sulle dinamiche di gruppo, nell’ambiente culturale, naturale e artificiale della montagna”.

Nel 2005 nasce una rete nazionale di Montagnaterapia, dove esperti qualificati, psicologi e psichiatri, fisioterapisti, educatori, infermieri sono affiancati dalle guide alpine e dagli accompagnatori di escursionismo del CAI. Vengono fatti incontri a cadenza biennale per confrontare le proprie esperienze e indicare le linee guida da seguire per i percorsi riabilitativi.

Nella Montagnaterapia, per raggiungere gli obiettivi prefissati, gli interventi socio-sanitari si articolano e si integrano con le conoscenze culturali e le attività tecniche proprie delle discipline della montagna (frequentazione dell’ambiente montano, pratica escursionistica o alpinistica, sci, arrampicata, ecc.), per tempi brevi o per periodi della durata di alcuni giorni (sessioni residenziali), nel corso dell’intero anno.

Il lavoro viene in ogni caso integrato con gli eventuali trattamenti medici, psicologici e/o socio-educativi già in atto.La promozione e la qualità dei progetti SIMonT hanno come comune denominatore la ricerca qualificata di ogni processo che porta all’esperienza di Montagnaterapia e le sue funzioni terapeutico/educative. Il corso, che si terrà i prossimi 13, 14 e 15 giugno, si prefigge di migliorare le competenze e le capacità professionali degli operatori attraverso oltre 20 ore di lezioni teorico-pratiche e sul campo. E’ organizzato dal referente della macro area sud, Giovanni Di Lorenzo e dal referente del progetto “Zaino in spalla”, Gaetano Terlizzi, la sede è quella della ConSenso coop. soc. – tenuta sant’Angela Merici, sita in contrada Roccella snc a Caltanissetta.

Il corso è aperto a un massimo di venti persone. Il percorso formativo, rivolto a medici, infermieri, psicologi, psicoterapeuti, oss, assistenti sociali è patrocinato dal CAI sezione Madonie e dalla testata giornalistica scientifica nazionale on line “Quotidiano Benessere” e prevede l’attribuzione di 20 crediti ECM oltre che il rilascio di un attestato di partecipazione.

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Torna il progetto Sos Api plus 2.0 del Rotary

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E’ iniziato il progetto distrettuale “ Sos Api plus 2.0” presso l’istituto comprensivo San Francesco – L. Capuana plesso L. Capuana presieduto dalla Dirigente Maria Lina la China, alla presenza del presidente Ugo Granvillano e del referente del progetto per il Rotary club Gela, il socio Alberto Riggio.

Il progetto del distretto 2110 del Rotary International ha deciso anche quest’anno Rotary 24 / 25 di promuovere attraverso il progetto “ Sos Api plus 2.0” una campagna per la tutela delle api dal rischio di estinzione. Oltre all’ingresso nelle scuole attraverso la diffusione di brochure informative finalizzate a divulgare e a formare gli studenti con appositi incontri è stato indetto un concorso ai quali gli studenti potranno partecipare e per il quale dovranno produrre un elaborato in forma libera (disegno, versi, prosa) potrà essere prodotto anche in formato multimediale, presentazioni PowerPoint, filmati video, TikTok sul tema” le api e il futuro”.

Gli elaborati inviati alla commissione di area appositamente istituita permetteranno di premiare il migliore tra gli elaborati ricevuti in presenza dal Governatore del distretto 2110 Sicilia Malta Giuseppe Pitari durante un evento distrettuale e sarà divulgato a tutti i soci rotariani e tutte le scuole partecipanti del distretto.

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Cancellate alcune corse di un treno Gela- Siracusa per problemi tecnici

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In merito alle recenti cancellazioni delle corse del treno delle 15,15 che collega Gela con Siracusa, l’assessorato regionale delle Infrastrutture e della mobilità desidera scusarsi con i cittadini e i passeggeri per i disagi verificatisi nelle ultime settimane. Su 75 collegamenti previsti ne sono stati recentemente soppressi otto sull’intera tratta, con disagi significativi alla mobilità.

L’assessorato precisa che le soppressioni, totali e parziali, sono state causate da una serie di problemi tecnici tra cui guasti alla linea, in particolare agli impianti di sicurezza, ai passaggi a livello e difficoltà nei sistemi di telecomunicazione. Inoltre, i collegamenti sono stati sospesi anche per consentire l’operatività dei cantieri necessari per l’attivazione dell’European Rail Traffic Management System (Ertms), un sistema che garantirà maggiore affidabilità dell’infrastruttura ferroviaria.

L’installazione della nuova tecnologia su complessivi 380 km di linee, di cui 256 km in territorio siracusano e 124 km in territorio agrigentino, rappresenta un investimento significativo di circa 225 milioni di euro, finanziato attraverso i fondi del Pnrr. L’assessorato spiega che questo progetto innovativo, fondamentale per il miglioramento della qualità del servizio ferroviario, contribuirà a una gestione più sicura ed efficiente della circolazione, con l’obiettivo di ridurre al minimo i disagi per i passeggeri e migliorare la regolarità dei servizi.

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