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Cronaca

Controlli a tappeto nel ragusano

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Rqgusa – Nella settimana appena trascorsa il Questore della provincia di Ragusa, Dr. Vincenzo TROMBADORE, ha disposto servizi straordinari di controllo in tutto il territorio ibleo tenuto conto delle tematiche di settore approfondite in Prefettura in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, con la finalità di attuare misure di vigilanza atte a prevenire qualsiasi turbamento della convivenza civile ed a garantire la sicurezza dei cittadini, nonché di    dare maggiore impulso al contrasto di quelle situazioni di illegalità garantendo il libero utilizzo e la fruizione degli spazi pubblici ai cittadini.                                                                                                                                       

Il rafforzamento del dispositivo ha previsto l’impiego di pattuglie aggiuntive della Polizia di Stato, oltre quelle che ordinariamente svolgono tale tipologia di servizio, nonché pattuglie della Polizia Stradale ed Unità Cinofile per un contributo specialistico.

In occasione dei controlli, finalizzati anche a reprimere e prevenire il consumo di stupefacenti, a Comiso la Polizia  di Stato ha eseguito perquisizioni mirate congiuntamente al personale delle Unità Cinofile di Palermo appositamente richieste dal Questore Trombadore per un contributo specializzato nella ricerca degli stupefacenti.

Nel complesso della capillare attività attuata dal dispositivo in provincia,la Polizia ha identificato complessivamente 1.757 persone, tra cui molti  pregiudicati, mentre i veicoli controllati nei posti di controllo sono stati 1.049; numerose le violazioni di varia natura al C.d.S. che sono state elevate a carico dei conducenti dei veicoli.

Per contrastare il fenomeno della incidentalità stradale causata spesso dall’abuso di alcol, le pattuglie della Polizia Stradale hanno sottoposto al test dell’etilometro molti conducenti e 2 persone, risultate positive al controllo sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza.

Nel contesto dei controlli a Vittoria e Ragusa le pattuglie di hanno tratto in arresto 2 persone, sottoposte al regime degli arresti domiciliari, perché trovate fuori dalle rispettive abitazioni senza l’autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria. Altre 2 sono state denunciate dalle Volanti di Ragusa per lo stesso motivo.

A Ragusa un uomo è stato arrestato dalle Volanti per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale ed altre due  persone  sono state denunciate sempre per lo stesso reato.

Inoltre, specifici servizi straordinari di controllo del territorio sono stati predisposti dall’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza con la condivisione dei Comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

In tale contesto sono stati rintracciati sul territorio 6 stranieri irregolari che dopo le verifiche eseguite dall’Ufficio Immigrazione della Questura sono stati espulsi dal territorio nazionale.

Con l’espletamento dei servizi straordinari di controllo del territorio il Questore della provincia di Ragusa, Dr. Vincenzo TROMBADORE, ha voluto dare maggiore impulso al contrasto di quelle situazioni di illegalità che più preoccupano i cittadini, per garantire il libero utilizzo e la fruizione degli spazi pubblici dei centri storici e delle zone marinare che nei giorni scorsi, grazie al tempo ancora mite, hanno registrato la presenza di numerose persone e turisti. L’attenzione dell’Autorità provinciale di P.S. verso la sicurezza urbana in tutti i comuni della provincia è altissima ed a tal fine vengono mantenuti costanti e diretti i contatti con le Amministrazioni Comunali anche in relazione a tutte quelle tematiche che possano ripercuotersi sull’ordine e la sicurezza pubblica.

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Cronaca

Controlli a tappeto ad Enna

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Enna – Settecentoquarantotto persone controllate, 452 veicoli controllati, elevate 25 sanzioni per violazioni al Codice della Strada, 7 esercizi commerciali controllati, 1 sequestro di sostanza stupefacente con conseguente contestazione art. 75 DPR 309/90: è questo il bilancio delle principali attività nell’ambito dei servizi di controllo per la prevenzione e il contrasto della criminalità mafiosa, mediante specifici moduli di coordinamento operativo tra le forze di polizia, effettuati nel mese di marzo, che ha interessato diversi comuni della provincia di Enna e in particolare il tratto di strade adiacenti la doppia linea ferrata in fase di costruzione tra Catenanuova e Sferro.

Questi controlli sono mirati all’intensificazione dell’ordinaria attività di prevenzione, anche con l’impiego di risorse aggiuntive e, nello specifico, gli equipaggi della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, impiegati nei suddetti servizi, che hanno perseguito l’obiettivo di consolidare la presenza delle Istituzioni nel territorio, focalizzando le suddette attività su centri abitati, zone periferiche e piazze, garantendo maggiore sicurezza, limitando, altresì, i fenomeni legati alla criminalità diffusa e all’abuso di sostanze alcoliche e/o stupefacenti.

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Truffa all’Agea: sequestrati beni per 103mila euro

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Enna – I Finanzieri del Comando Provinciale di Enna, a seguito di un’indagine delegata dalla Procura Europea (EPPO) – sede di Palermo – hanno scoperto una truffa aggravata ai danni dell’AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura), per un valore pari ad oltre 103.000 euro, posta in essere da un imprenditore del settore agricolo operante nella provincia di Enna.

L’attività investigativa condotta dalle Fiamme Gialle, ha portato all’esecuzione di un provvedimento di sequestro di denaro e di un terreno, di oltre 13 ettari, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Enna, al termine di un’indagine a contrasto delle frodi nel settore dei fondi elargiti dall’Unione Europea in favore dell’agricoltura.

Le investigazioni eseguite dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Enna, nell’ambito del più ampio ruolo di “polizia della spesa pubblica” a tutela del bilancio dell’Unione Europea, dello Stato e degli Enti Pubblici, hanno permesso di accertare che l’imprenditore agricolo indagato ha presentato domande uniche di pagamento all’AGEA, attestando falsamente di essere proprietario di terreni, poi oggetto di aiuti comunitari, in realtà di proprietà dell’ISMEA –  Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo e Alimentare.

Tale meccanismo fraudolento è stato scoperto sia attraverso una attenta e mirata analisi della documentazione presentata dall’imprenditore, sia grazie alle indagini bancarie e ai dati acquisiti dalle banche dati in uso alla Guardia di Finanza.  

Sulla base degli elementi forniti dai militari delle Fiamme Gialle, il Gip del Tribunale di Enna, su richiesta del Procuratore Europeo Delegato, Autorità Giudiziaria specificatamente incaricata a vigilare sul corretto utilizzo dei fondi europei, ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo di denaro e beni immobili, anche nella forma “per equivalente”, fino a concorrenza della somma di 103.000 euro, eseguito nei giorni scorsi dai Finanzieri del Gruppo di Enna.  

L’attività investigativa s’inquadra nel più ampio dispositivo di contrasto alla criminalità economico-finanziaria condotta dalla Guardia di Finanza, allo scopo di prevenire e reprimere gli illeciti in materia di spesa pubblica, a tutela degli interessi finanziari dell’Unione Europea e degli operatori economici onesti

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Cronaca

Allo stadio con coltelli: il Questore emette tre Daspo

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Niscemi – La promozione in Eccellenza’macchiata’ da comportamenti non etici. Il Questore della Provincia di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello, previa istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine della Questura, ha emesso tre provvedimenti di divieto di accesso alle competizioni sportive, nei confronti di sostenitori del Niscemi Calcio.

Si tratta di un 57enne, di un 22enne e di un minorenne, resisi responsabili, il primo, di accensione di fumogeni all’interno dello stadio nel corso dell’incontro, e gli altri due, a seguito dell’operazione di filtraggio, trovati dai poliziotti in possesso di coltelli a serramanico nel corso dell’incontro di Calcio Niscemi-Aci Bonaccorso, disputato lo scorso 16 marzo a Niscemi e valevole per il campionato dilettantistico di Promozione, girone D.

Tutti e tre sono stato denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela e sottoposti al divieto di accedere alle competizioni sportive per la durata di due anni.

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