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Confimprese Sicilia: negli ultimi dieci anni4000 aziende ambulanti in meno

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Palermo – Sono circa 4000 le aziende ambulanti sparite negli ultimi dieci anni in Sicilia di cui 939 negli ultimi 15 mesi, più di due aziende al giorno.
Le aziende ambulanti siciliane nel 2014 erano 21356.


Non è migliore la situazione di Palermo che passa dalle 6810 del 2014 alle 5155 del marzo 2023.
In tutta l’Isola, dopo avere raggiunto il picco nel 2016 si è registrata una contrazione costante negli anni, sino al 2019, delle aziende ambulanti. Il trend si è stabilizzato nel triennio 2019-2021 a circa 18700 aziende per poi crollare nel 2022 a 17701 attività.


I dati elaborati da Confimprese sono tratti dall’Osservatorio del Commercio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy mentre il dato riferito a marzo 2023 è di Unioncamere.
Trattandosi di attività dichiarate alla Camera di Commercio il rallentamento delle chiusure intorno al 2020 può essere stato determinato dalle procedure di rinnovo delle autorizzazioni che, prevedendo l’iscrizione alla Camera di Commercio, ha favorito la riemersione di aziende che erano in attività ma non più iscritte.  

Nella Provincia di Palermo si è confermato l’andamento regionale con una flessione di circa 1700 aziende rispetto al 2014 (da 6810 a 5155). Solo nell‘ultimo anno, per i rinnovi delle autorizzazioni, si è registrata una crescita di circa 300 unità.

“Riteniamo che per ribaltare l’andamento negativo della situazione del commercio su aree pubbliche – ha dichiarato il presidente di Confimprese Palermo e coordinatore regionale di Confimprese Sicilia Giovanni Felice – sia necessario agire su una modifica radicale della concezione di mercato. Occorre lavorare sui siti dove si svolgono e sull’organizzazione degli orari.
Fermo restando il ruolo di commercio di vicinato che i mercati svolgono nelle periferie e nei piccoli comuni  – continua il Presidente di Confimprese Palermo – è necessario individuare aree idonee che possono essere anche le piazze principali, dotate dei servizi di vigilanza e di sostegno al mercato ed ai consumatori, mentre nelle città capoluogo e nei grandi centri abitati bisogna lavorare sull’ipotesi di realizzare mercati in sede fissa che possano operare anche di domenica e di sera”.

Queste le proposte di Confimprese. “Stiamo chiedendo alla Regione – conclude il Presidente di Confimprese Palermo Giovanni Felice – un intervento che consenta lo svolgimento di almeno 5 mercati straordinari l’anno, compreso il prolungamento degli orari fino a sera. L’auspicio è che questo progetto possa diventare legge regionale, ma nel frattempo, per potere sperimentare l’efficacia
di queste proposte, abbiamo chiesto a tanti comuni di fare aperture di mercati domenicali e prolungare il loro orario nel mese di dicembre. In particolare, all’amministrazione comunale del Comune di Palermo abbiamo richiesto l’apertura la domenica 17 dicembre ed il prolungamento sino a sera dei mercati rionali che si svolgono il venerdì 22 (Zisa e Don Orione) ed il sabato 23 dicembre (via Galilei e via Oreto).

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Concluso il recupero del secondo relitto di Gela.I pezzi della nave del V a.C sono ora a Bosco Littorio

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Sono state condotte le operazioni di recupero del relitto denominato “Gela 2” presso l’area marina di tutela archeologica di Bulala del Comune di Gela.

Le operazioni sono state effettuate da una società specializzata nei recuperi di beni archeologici, sotto lo stretto coordinamento e direzione del personale della Soprintendenza del Mare di Palermo.

La Capitaneria di porto di Gela ha assicurato senza soluzione di continuità, mediante l’impiego di proprio personale e delle proprie unità navali la necessaria cornice di sicurezza, affinché le operazioni di cui è cenno si svolgessero senza intoppi.

Il relitto, che si presume esser datato intorno alla fine del V secolo a.C, era stato già individuato in contrada Bulala, a circa 800 metri dalla costa, nel 1990.

A seguito di numerosi interventi ricognitivi si è potuta stimare la grandezza del relitto, che si attesterebbe intorno agli 11 metri di lunghezza e 4 in larghezza.

Il relitto recuperato sarà interessato dai necessari trattamenti di restauro, propedeutici alla successiva musealizzazione ed esposizione al pubblico.

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Boom di presenze ieri per “Butera a tavola” che è ormai un evento comprensoriale

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Butera. Può considerarsi soddisfatto il sindaco Giovanni Zuccalà:l’obiettivo di far diventare di dimensione comprensoriale la manifestazione “Butera a tavola” è più che raggiunto. Ieri sera nella seconda delle tre giornate dell’evento enogastronomico dedicato alle produzioni locali, a Butera c’è stato un boom di presenze.Tantissima gente è arrivata da Gela, Niscemi, Mazzarino e Riesi a godere di una piacevole atmosfera tra gli stand con le prelibatezze gastronomiche da gustare, il concerto di Roy Paci, la passeggiata fino al Castello.

I tre bus navetta che portavano i visitatori dal parcheggio sito nella zona del cimitero fino al centro della città non hanno avuto un momento di sosta per tutta la notte. Tra le viuzze di Butera un mare di gente fino a notte fonda. Tra i politici ieri sera sono stati notati il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti e il senatore Pietro Lorefice.Venerdi al taglio del nastro c’era l’on.Scuvera la cui famiglia ha origini buteresi. Nel complesso, chi ieri sera si è recato a Butera ha trascorso una serata di relax in un ambiente sereno ed ordinato, nonostante l’enorme folla, ha potuto gustare prodotti siciliani di buona qualità, ha ascoltato musica. Con gli anni “Butera a tavola” è cresciuta e quest’anno ha avuto un meritato boom che impegna l’amministrazione Zuccalà a fare ancor meglio il prossimo anno. C’è ancora tempo per un tuffo nell’atmosfera di Butera a tavola.

L’evento enogastronomico prosegue e si conclude oggi.In mattinata in Piazza Dante raduno auto e moto d’epoca in collaborazione col club dei Normanni e dimostrazioni tecniche su torchio i tini a cura dei bambini. Alle 18 al Castello Galleria archeologica con mostra del maestro Muni. Spettacolo itinerante gruppo ‘La Lanterna’. Ore 21.30 spettacolo musicale a cura del gruppo Sicily folk orchestra.

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L’ ex assessore Totò Incardona:”PalaCossiga mai riconsegnato dall’Asp al Comune”

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Il PalaCossiga, l’impianto sportivo di Marchitello assegnato dal Comune all’ Asp 2 nel periodo Covid, per esssere usato come hub vaccinale oggetto  dello scontro  tra Comune ed Asp. Chi riparerà i danni causati dai vandali e ladri  da quando la struttura non è usata più per le vaccinazioni?   Di chi è la responsabilità? Oggi l’Asp sostiene di aver consegnato l’impianto al Comune il 7 marzo del 2023 e che  non si sente responsabile dei danni che da quel giorno ad oggi hanno fatto ladri e vandali.. Non la pensa così l’ex assessore Totò Incardona  che sostiene che la consegna dei locali dall’ Asp al Comune non è mai formalmente avvenuta perché quel 7 marzo del 2023 non c’è stata alcuna  restituzione formale dell’impianto  dall’Asp al Comune.

< C’è stato un sopralluogo al PalaCossiga ed io e Cirrone Cipolla abbiamo dato comunicazione alla città che da quel giorno finiva l’attività di vaccinazione al PalaCossiga e sarebbe proseguita in altri locali Asp – sottolinea Incardona – e  quel giorno quando siamo entrati ho visto che la struttura era sporca, a terra c’era ancora la gomma che ha poi danneggiato il.  Nei locali c’erano tanti documenti di vaccinazioni a terra.  L’Asp    si impegnò a fare una pulizia e ci saremmo rivisti>

< Il 20 Aprile  il dirigente del Comune ing. Lombardo – continua – ha inviato una  nota in cui evidenzia che il Comune non avrebbe preso in consegna i locali perché, dopo la pulizia e  tolta la gomma, il parquet era danneggiato e c’erano altri danni. Anche io ho scritto un paio di note all’ Asp>.  Una storia destinata a far parlare ancora per molto, a meno che il sindaco e l’Asp non riescano a trovare un’intesa bonaria.

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