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Confimprese: “Il commercio on line è in crescita esponenziale. Servono strumenti per rilanciare le attività commerciali ed artigianali

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Il commercio on line cresce ogni anno in maniera esponenziale sia in termini di numero di imprese che di fatturato.

Confimprese ha voluto evidenziare l’andamento sia in termini di fatturato che di crescita delle mprese nel periodo compreso tra il 2006, anno della prima legge di recepimento delle liberalizzazioni istituite dalla Comunità Europea, la legge Bersani del 2006, fino al 31 dicembre 2022.

In questo periodo le aziende che trattano solo Internet sono passate da 2.765 a 38.867 (14 volte in più dal primo rilevamento), mentre il fatturato è passato da 3,3 miliardi a 75,9 miliardi arrivando a 23 volte il dato iniziale.

Questa crescita è indicativa di un settore in salute ed in grande espansione. Per il commercio on line per il 2023 è prevista un ulteriore crescita del 13%.

“Questa crescita – ha dichiarato il vice presidente vicario di Confimprese Italia Giovanni Felice –  avviene in larga parte a danno del commercio in sede fissa che vede una continua decrescita sia in termini di numero di imprese, di occupati e di fatturato.

Nell’ambito del commercio fisico – continua Giovanni Felice –  la crisi colpisce in maniera sempre più preoccupante le microimprese commerciali ed artigianali con effetti collaterali importanti poiché il numero di aziende commerciali che annualmente chiudono sta mettendo a rischio la coesione sociale del Paese per non parlare degli aspetti non meno gravi quali la diminuita sicurezza causata dalla desertificazione commerciale”.

Il presidente di Confimprese Italia Guido D’Amico insiste: “Questa transizione epocale dal commercio fisico al commercio virtuale che causa sconvolgimenti nei rapporti sociali, economici e culturali del Paese, è lasciata in balia delle regole del mercato mentre invece dovrebbe essere guidata, dalla politica.

Nessuno immagina di fermare il tempo e la tecnologia – continua Guido D’Amico – che sarà sempre più on line, ma occorre rideterminare le regole del confronto tra commercio on line e commercio off line per liberare da tanti cappi burocratici, da costi aggiuntivi il commercio tradizionale al fine di consentire una competizione commerciale ad armi pari.

Senza danneggiare il commercio virtuale, per le conseguenze sociali che comporta bisogna dare supporto e strumenti innovativi al commercio fisico”.

Ma c’è di più. “Favorire l’aggregazione delle attività commerciali ed artigianali – conclude il presidente nazionale di Confimprese Italia – ma anche degli operatori dei mercati, per costituire dei “contratti di rete” finalizzati alle operazioni di marketing collettivo ed alla realizzazione, ove possibile, di piattaforme on line comuni da affiancare ai punti vendita fisici a sostegno delle attività ordinarie.

Creare linee di “credito sociale” basate sul curriculum vitae dell’imprenditore per potere fronteggiare momenti di crisi di liquidità temporanee”.

Nella proposta di  intervento di Confimprese Italia, infine, rientrano anche  sgravi fiscali che equiparino le microimprese ai trattamenti previsti per le aziende che operano all’interno delle Zone Economiche Speciali, destinatarie di sgravi fiscali  ed elevare, per commercio ed artigianato, il limite del regime forfettario a  200.000 euro.

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Dati Sicilia

Anche in Sicilia il numero di imprese è cresciuto in maniera esponenziale partendo da 140 aziende nel 2006 alle 2264 aziende attive nel 2022. Parliamo di aziende censite come attività che svolgono solo commercio elettronico. In Sicilia è molto diffuso il fenomeno, completamento abusivo, delle dirette sui social, facebook in testa.

Questo fenomeno ha raggiunto numeri oramai insostenibili, spesso questo tipo di attività non rappresenta solo una attività di necessità, ma è diventata anche un hobby ed un secondo lavoro remunerativo. Eppure, è fatto alla luce del sole.

I dati relativi al fatturato sono tratti dall’”European B2C-ecommerce report 2016” e dalla Ecommerce Italia della Casaleggio Associati.

I dati relativi alle imprese dall’Osservatorio Economico del MISE

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Oggi tradizionale ritorno delle sacre effigi alla Chiesa Madre

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La Pasqua a Gela è una festa religiosa vissuta intensamente, che coinvolge non solo le comunità ecclesiastiche o i fedeli più attivi ma l’intera popolazione. Le tradizioni sono tramandate di generazione in generazione e restano ancora vivi nella vita dei cittadini che vi partecipano con fede.

Con la domenica delle Palme comincia la Settimana santa. La parrocchia della Chiesa Madre che custodisce le sacre effigi del Cristo e della Madonna Addolorata e che gestisce queste celebrazioni ha reso noto il calendario degli appuntamenti liturgici. Il Mercoledì Santo ricorda il processo di condanna a morte di Gesù: le statue del Cristo e dell’Addolorata sono portate nella Chiesa del Rosario dove i cittadini si recano per il rito del “Bacio dei piedi”. La processione è accompagnata dalle litanie, antichi canti struggenti delle “Lamentazioni”e cori bassi.

Il Giovedì Santo è il giorno della “Lavanda dei piedi”. Si ricorda l’Ultima cena in cui Gesù si china umilmente a lavare i piedi ai suoi discepoli ricordandoci di essere semplici e umili coi nostri fratelli in ogni momento. Le statue sacre vengono portate per le vie del centro storico Federiciano, fino in Chiesa madre, dove vengono infine deposte. Le chiese della città rimangono aperte fino a notte tarda. Ogni chiesa prepara il sepolcro in svariati modi. Tradizionalmente si soleva deporre, il giorno del mercoledì delle ceneri del grano su uno strato di bambagia su cui veniva lasciato  germogliare, al buio e al caldo.

Una volta pronto e legato con dei nastri rossi, veniva quindi posizionato sugli altari per simboleggiare l’uscita alla luce del Cristo. Anticamente anche le campane delle chiese venivano legate per sottolineare che non avrebbero più suonato fino alla mezzanotte del sabato santo. Vengono spente tutte le luci nelle chiese ad eccezione di quella del sepolcro.

Il Venerdì Santo si ricorda la passione, la crocifissione e la morte di Gesù. Le statue in processione sono portate fuori dalla Chiesa Madre fino al Calvario. La processione è accompagnata dalle “Litanìe” delle donne addolorate. Poi giunti al Calvario, il Cristo è spogliato e messo in croce e l’Addolorata vien posta accanto a Gesù. I fedeli si raccolgono in preghiera in religioso silenzio. La sera il simulacro di Gesù viene portato in spalla dai marinai gelesi, seguita dall’Addolorata, per tutto il centro storico fino a giungere in Chiesa Madre e vi fa rientro alle 22.30.

Il Sabato Santo è il giorno in cui la Chiesa ci invita ad aspettare con la Madre di Gesù, la Resurrezione. Già dalle prime ore del mattino i fedeli si recano in Chiesa Madre per il funerale del Signore e per la sua sepoltura. Intorno alle 11:00 il simulacro viene estratto dall’urna e riposto sotto l’altare dove verrà coperto. Poi, l’Addolorata viene posta sopra lo stesso altare. La sera si celebra nelle chiese la Veglia Pasquale che culmina a mezzanotte con l’esaltazione della resurrezione di Gesù.

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Adi Scarl dona 15 uova pasquali al Sai Msna di Niscemi

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Il Sai MSNA di Niscemi, coordinato da Bruna Consoli, che ospita 15 minori stranieri non accompagnati, è stato lieto di ospitare l’associazione ADI S.C.A.R.L. presso la propria sede.

L’ ADI SCARL nasce dalla solida esperienza maturata dall’ Unione della Samot e Samo nel campo dell’ assistenza domiciliare. Eroga cure domiciliari in convenzione con le Aziende Sanitarie Provinciali della Regione Sicilia.L’ADI si rivolge a una vasta clientela che si trova in una condizione di indigenza.
Per l’ occasione si sono omaggiati gli ospiti del Sai MSNA con delle uova di pasqua e una colomba in occasione delle festività pasquali. Un gesto ben gradito che ha portato un momento di gioia ed allegria tra i giovanissimi ospiti della struttura.

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Apertura dell’area archeologica di Caposoprano

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Il Comune annuncia con soddisfazione che sono previste cinque giornate di apertura dell’area archeologica delle Mura Timoleontee di Gela per il mese di aprile ovvero il 23, 24, 28, 29 e 30 , dalle 9:00 alle 13:00. Certo, se si considera che l’area che contiene un tesoro unico al mondo viene aperto su prenotazione e solo per miracolo per mancanza di personale di custodia, è una piccola vittoria.

Ma se si pensa che in altri siti le aree archeologiche sono sempre a disposizione dei visitatori che arrivano senza avvertire, è davvero una sconfitta della politica regionale che non riesce a garantire il minimo sindacale in fatto di numero di dipendenti.

“Un’occasione unica per riscoprire la storia millenaria della nostra città e ammirare da vicino uno dei siti archeologici più affascinanti della Sicilia. Riscopriamo la nostra bellezza”. Si legge nell’invito divulgativo dei social.

Carto, occasione unica! Chissà quando capiterà ancora…..

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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