Confcommercio Ascom Gela e Federfiori di Gela denunciano l’inerzia dell’amministrazione comunale nel combattere l’abusivismo commerciale, un fenomeno che sta soffocando il tessuto economico locale e danneggiando gravemente le attività regolari che operano rispettando le regole.
“Da tempo – dice il presidente Ascom Confcommercio Francesco Trainito- sollecitiamo interventi concreti e immediati per contrastare una pratica che non solo mina la competitività degli imprenditori onesti, ma impoverisce l’intera comunità. Gli abusivi, infatti, operano senza alcun rispetto delle normative fiscali, sanitarie e di sicurezza, sottraendo risorse alla collettività e contribuendo a creare un mercato distorto e illegale.Le nostre richieste, purtroppo, sono cadute nel vuoto. Ad oggi non abbiamo visto alcuna azione incisiva da parte dell’amministrazione comunale, che sembra chiudere un occhio di fronte a una problematica di tale portata”.
“Questo silenzio è inaccettabile – continua Trainito- e rappresenta un grave segnale di disinteresse verso chi lavora onestamente, pagando tasse sempre più onerose e cercando di mantenere posti di lavoro in un contesto economico già estremamente difficile”.
Uno dei settori maggiormente colpiti è quello floreale. Lì l’abusivismo si manifesta in modo palese e quotidiano, sotto gli occhi di tutti, in mercati, fiere e persino durante eventi importanti.
“Ci chiediamo: è possibile che l’amministrazione comunale non riesca a vedere ciò che è evidente a tutti i cittadini? Noi, come rappresentanti delle imprese locali, non possiamo più tollerare questa situazione. Pretendiamo un intervento immediato e concreto: maggiori controlli sul territorio, sanzioni severe per chi opera illegalmente, e un piano di contrasto all’abusivismo che metta al centro la tutela delle imprese regolari.L’abusivismo commerciale non è solo un problema economico, ma anche una questione di legalità e giustizia sociale. Chi lavora rispettando le regole non può essere lasciato solo a combattere una battaglia impari. Invitiamo l’amministrazione comunale ad assumersi le proprie responsabilità e a dimostrare con i fatti, e non con parole vuote, di essere dalla parte di chi contribuisce davvero alla crescita di Gela.Se non ci saranno risposte concrete e immediate, ci riserviamo di intraprendere ulteriori azioni per tutelare i diritti delle nostre imprese”- conclude Trainito.
Palermo – Il governo regionale ha adottato la delibera con cui dichiara lo stato di crisi della Sicilia e l’emergenza nazionale sulla scorta della norma del Codice di Protezione civile per i danni causati dall’ondata di maltempo che ha colpito con nubifragi e alluvioni la parte orientale della Sicilia nel periodo compreso fra il 10 ed il 14 novembre. La Giunta regionale ha deliberato oggi, su proposta del presidente della Regione, Renato Schifani, in base alla relazione firmata dal dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile, Salvo Cocina.
«Abbiamo fronteggiato la situazione con i primi interventi – afferma il presidente Schifani – e lo stato di crisi regionale ci consentirà di attivare ulteriori iniziative per le quali sarà commissario il dirigente generale della Protezione civile. La devastazione provocata dai fenomeni atmosferici impone di chiedere anche l‘aiuto dello Stato.
Siamo certi che il governo nazionale si attiverà per consentirci di mettere in sicurezza il territorio».Ingente la mole di danni rilevati a infrastrutture pubbliche e private, alla viabilità e alle attività produttive e commerciali, segnalati dalle amministrazioni comunali o verificati con appositi sopralluoghi dei tecnici regionali. La stima complessiva dei danni, in alcuni casi ancora in corso, si attesta intorno a 75 milioni di euro, dei quali quasi 7 milioni sono necessari per interventi di somma urgenza, alcuni già eseguiti per un importo di 1,4 milioni, mentre altri sono in corso o da avviare per oltre 5,5 milioni.
I Comuni interessati dal provvedimento sono 39 Città Metropolitana di Catania: Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Mascali, Mascalucia, Misterbianco, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Riposto, San Giovanni La Punta, Sant’Alfio, Santa Venerina, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde, Viagrande.Città Metropolitana di Messina: Forza D’Agrò, Gallodoro, Giardini Naxos, Graniti.
E’ partito con molto seguito il Festival internazionale di cinepoesia “Versi di luce 2024”. L’inaugurazione a Gela, presso il cineteatro “Antidoto”, martedì 10 dicembre. Il festival è organizzato da “Cineclub 262” e “Stellamaris” con il sostegno della Regione Siciliana-Assessorato Turismo, sport e spettacolo, Sicilia film commission e Ministero della cultura. Patrocinato, tra gli altri, dal Comune di Modica e dal Comune di Gela. Subito il ricordo dei sessantacinque anni dal premio Nobel a Salvatore Quasimodo e la presentazione dello spettacolo di cineteatro.
“Non sposto un segno al mio cuore”, scritto da Nausica Zocco. L’autrice ha introdotto la sua opera. A seguire, è iniziata la proiezione dei corti in concorso. In programma:“Globo di neve-Snowglobes” di Gregory Vardarios;“Il genitore professionale-The professional parent” di Eric Jasan;“In quanto a noi-From our side” di Simone Massi. Dalle ore 20, si è tenuta la proiezione lungometraggio in concorso “Il mare nascosto-The hidden sea” di Luca Calvetta, con la presenza del regista. Oggi, mercoledì 11 dicembre, la giornata del Festival è stata assai ricca di presenze.Alle ore 18:30, a Modica, presso il salone “Ente Liceo Convitto”, si è tenuta la proiezione di altri tre corti in concorso. Si tratta di “Mercato libero-Call bait” di Giuseppe Cacace;“Pezzi dentro-Pieces Whitin” di Sam Luk; “Sette minuti-Seven minutes” di Alessia Bottone.
A seguire, la proiezione del lungometraggio “Misteriosamente inventato-Mysteriously inventend” di Francesco Cordio. Il regista presente insieme al protagonista, l’attore Ivan Giambirtone. Il lungometraggio ha come punto di riferimento narrativo l’opera dell’artista Nino Cordio.
Caltanissetta – Franco e Andrea stanno spopolando in tutta l’Italia. Una pioggia di messaggi , di video, perfino la partecipazione del bello Andrea, il ragazzo di 29 anni con autismo, che rappresenta il simbolo dell’abbbattimento delle barriere della disabilità, a Ballando con le stelle.
Per aiutare le famiglie con giovani disabili, il padre Franco Antonello ha lasciato l’azienda in mano ai collaboratori e nel 2005 ha creato a Treviso la Fondazione «I bambini delle Fate», che oggi finanzia 48 progetti di inclusione sociale, conta 15 dipendenti e collaborazioni con 700 imprese e 2500 privati. L’eco del progetto è arrivata nel nisseno.
“I Bambini delle Fate” e ConSenso coop. soc. insieme per “Obiettivo Casa”: una soluzione residenziale innovativa per le persone autistiche.
Hanno già aderito al progetto 23 imprenditori del Nisseno
La cooperativa ConSenso di Caltanissetta, diretta da Gaetano Terlizzi, è animata dalla volontà di promuovere il benessere generale e l’integrazione sociale attraverso un approccio olistico e personalizzato.
La mission si concentra principalmente su prestazioni socio riabilitative ed educative, rivolte a giovani adulti con Disturbo dello Spettro dell’Autismo, attraverso un approccio multidisciplinare per garantire alle persone coinvolte una qualità di vita ottimale e un efficace percorso di integrazione.
Nuovo obiettivo da raggiungere per la ConSenso è quello del progetto “Obiettivo Casa” che mira a fornire una soluzione residenziale innovativa per le persone autistiche: la creazione di un ambiente abitativo adatto a rispondere efficacemente alle esigenze specifiche di questo gruppo, garantendo loro la massima qualità di vita possibile.
Il progetto prevede la promozione dell’indipendenza: aiutare i ragazzi a sviluppare competenze pratiche per la vita quotidiana al fine di favorire la loro autonomia; l’integrazione sociale: facilitare l’inclusione sociale attraverso attività di gruppo, opportunità di interazione e programmi che promuovano la comunicazione e le relazioni interpersonali; lo sviluppo delle competenze sociali: lavorare sulle abilità sociali e di comunicazione attraverso terapie specifiche e attività di gruppo, migliorando la capacità dei ragazzi di interagire efficacemente con gli altri e la transizione alla vita adulta: offrendo supporto per il lavoro, la formazione professionale e l’integrazione nella comunità. Questi obiettivi mirano a creare un ambiente che favorisca la crescita, il benessere e l’inclusione sociale dei ragazzi autistici, migliorandone la qualità di vita e offrendo loro l’opportunità di essere parte attiva della comunità.
Il progetto ‘vedrà la luce’ grazie, anche, all’adesione a “I Bambini Delle Fate – Franco e Andrea”: un’impresa sociale che dal 2005 assicura sostegno economico a progetti di inclusione sociale gestiti da partner e associazioni locali a beneficio di famiglie con autismo e altre disabilità. Questa si occupa esclusivamente di raccolta fondi regolare con un sistema innovativo, lavora quotidianamente per creare gruppi di sostenitori che accompagnino nel tempo, con continuità e possibilità di programmazione dei servizi, progetti di inclusione e autonomia volti a migliorare la vita delle tante, troppe famiglie che vivono la sfida dell’autismo e della disabilità ogni giorno.
“Un’economia circolare di questo tipo porta beneficio a tutti -spiega il direttore del centro Gaetano Terlizzi – le aziende che investono in tali iniziative rafforzano la loro immagine, dimostrano impegno sociale e creano valore condiviso. Allo stesso tempo, il territorio beneficia di strutture e servizi innovativi, capaci di trasformare la fragilità in opportunità.
“Fare sistema, unire le forze, non è solo una sfida ma una straordinaria occasione per dimostrare che insieme si possono superare le difficoltà. I nostri ragazzi meritano uno spazio che rispetti i loro bisogni e valorizzi le loro potenzialità, così come le famiglie meritano di sentirsi supportate in un percorso che non devono affrontare da sole – continua Terlizzi -. Un territorio che sceglie di investire in progetti come questo dimostra di saper ascoltare, accogliere e soprattutto farsi carico di chi è meno fortunato. È un segnale di umanità, progresso e giustizia sociale. Crediamo fermamente che “Obiettivo Casa” sia una risposta necessaria, un simbolo di speranza e impegno che il territorio può e deve sostenere. Non solo per chi ne beneficerà direttamente, ma per tutti noi, che da queste esperienze possiamo trarre insegnamenti di solidarietà e resilienza>>.
Ad oggi, hanno già aderito al progetto “Obiettivo Casa” 23 imprenditori del territorio Nisseno.