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Giudiziaria

Condannato il Comune di Licata: legittimo l’affidamento del servizio rifiuti

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Licata – Nel 2017,  il Comune di Licata, gestito dal sindaco Cambiano, socio della Società per la Regolamentazione del Servizio di Gestione Rifiuti A.T.O n. 4 Agrigento (per brevità S.R.R.) aveva impugnato, innanzi al Tribunale di Palermo, la delibera del Consiglio di Amministrazione della società per l’ affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti mediante esternalizzazione ad imprese.

Il Comune di Licata richiedeva al Tribunale di dichiarare la nullità ed annullare la delibera assumendone l’illegittimità, adottata dal consiglio di amministrazione in assenza di motivazione e ritenendola non conforme al criterio di economicità nello svolgimento del servizio pubblico locale di gestione integrata dei rifiuti.

Nel giudizio si costituiva in giudizio la S.R.R. in persona del presidente pro – tempore dr. Enrico Vella, con il patrocinio dell’Avv. Girolamo Rubino, evidenziando la piena legittimità della delibera impugnata e rappresentando che l’eventuale accoglimento dell’impugnativa proposta avrebbe comportato gravi danni per la Società e per i Comuni consorziati.

L’avv. Rubino ha sottolineato l’inammissibilità e l’infondatezza dell’azione promossa dal Comune di Licata, nonché l’assenza di qualsiasi prova da cui potesse desumersi la ipotetica lesione di uno specifico diritto, patrimoniale o amministrativo, prova che avrebbe dovuto fornire proprio il Comune di Licata.

Il legale ha sostenenuto che il Comune di Licata aveva posto a fondamento della propria azione giudiziaria solamente una supposta violazione di legge senza però allegare che la dedotta violazione provocava allo stesso uno specifico pregiudizio alla propria sfera giuridico-economica.

Anche nel merito l’avv. Rubino evidenziava l’infondatezza dell’impugnazione proposta dal Comune di Licata, provando e documentando analiticamente che la delibera impugnata fosse pienamente legittima, in quanto motivata ai sensi dell’art. 34, comma 20, del D.L. n. 179 del 18.10.2012 conv. nella Legge 17/12/2012 n. 221. 

Il legale della S.R.R. ha prodotto in giudizio tutta la documentazione di gara predisposta dal RUP e dal gruppo di progettazione per l’affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti mediante esternalizzazione ad imprese terze ed in particolare la relazione prescritta dall’art. 34 del d.l. 179/2012 contenente la puntuale spiegazione dei motivi che avevano condotto alla scelta della esternalizzazione. Il Tribunale di Palermo, con sentenza pubblicata in data 1 dicembre 2023, in accoglimento delle difese formulate dall’Avv. Rubino, ha rigettato le domande formulate dal Comune di Licata, confermando la legittimità della deliberazione impugnata, condannando il medesimo Comune al pagamento delle spese giudiziali liquidate nella misura di €.10.000,00 oltre accessori.

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Giudiziaria

Cadono le accuse di maltrattamenti in famiglia

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Cadono le accuse di maltrattamenti ed un uomo viene prosciolto.

Il Gup del Tribunale di Gela ha assolto, a seguito di giudizio abbreviato, L.G.di 49 anni, accusato di maltrattamenti in famiglia aggravati.

L’uomo, di origine pugliese ma residente a Gela da molti anni, era accusato di aver tenuto condotte violente in danno della compagna, e per di più, in presenza dei figli minori.

I legali difensori Rosario Lumia e Dalila Di Dio hanno optato per il rito alternativo, ritenendo che quanto acquisito in sede di indagini non fosse sufficiente a sostenere l’accusa in giudizio.

Nonostante la richiesta del Pubblico Ministero di una condanna a due anni di reclusione, l’imputato è stato assolto perché il fatto non sussiste.

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Giudiziaria

Deteneva un fucile a canne mozze, giovane gelese dai domiciliari in carcere

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La Polizia di Gela hanno arrestato un giovane di 25 anni, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Gela per il reato di detenzione di un fucile a canne mozze e ricettazione.

Il ragazzo, condannato con sentenza definitiva, deve scontare la pena residua di un anno, 6 mesi e 13 giorni di reclusione. Era già stato arrestato nell’agosto del 2023 poiché all’interno della sua abitazione deteneva illegalmente un fucile calibro 12 con canne e calcio mozzati, carico e pronto all’uso, provento di furto. L’arrestato, che stava scontando l’originaria pena a 2 anni e 6 mesi in regime di detenzione domiciliare, a causa di diverse violazioni – è stato segnalato per ben due volte per evasione – ha indotto il Tribunale di Sorveglianza di Caltanissetta ad emettere il provvedimento di revoca della detenzione domiciliare, sostituita con la detenzione in carcere.

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Giudiziaria

Incontro di maggioranza,sempre la stessa musica

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Gira e rigira gli argomenti sono sempre quelli: il bilancio stabilmente riequilibrato in primis, la Ghelas da salvare, i cantieri da aprire, i finanziamenti da non perdere, l’unione dei Comuni da far decollare. Tra i temi che non dipendono direttamente dal Comune ci sono la sanità al collasso e i musei chiusi. Anche nell’incontro di maggioranza la musica è stata questa.

Stessa musica per il rimpastino che serve a mantenere impegni presi dal sindaco in campagna elettorale. Un giorno sembra imminente, l’indomani sembra rinviato di molto e poi rinviato ma di poco. Questo – che lo nascondano o no poco importa- è segno di difficoltà politiche e problemi interno che fino ad un certo punto sindaco e maggioranza potranno dire che non esistono. L’unica certezza in tutta questa storia è che per i cittadini il 2025 sarà un anno di lacrime e sangue.

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