L’ASL Roma 2 ha bandito un nuovo concorso per infermieri. Il bando, già approvato con apposita delibera, prevede la copertura di 1.534 posti di lavoro. Le risorse selezionate saranno assunte con contratto a tempo indeterminato e pieno presso varie strutture sanitarie della regione.
Il bando sarà pubblicato a breve sulla Gazzetta Ufficiale.
Con la delibera n. 2437 del 6 dicembre 2021 (asl-roma-2-delibera-bando-concorso-infermieri), è stato dunque indetto dall’ASL Roma 2 un concorso in forma aggregata, a valenza regionale, finalizzato ad assumere a tempo indeterminato e pieno 1.534 infermieri – categoria D. Il documento contiene già il bando che sarà pubblicato prossimamente sul BUR Lazio e, per estratto, in GU, con tutte le informazioni sulla procedura concorsuale. Vediamole nel dettaglio.
I posti messi a bando con il concorso Asl Roma 2 saranno distribuiti come segue tra le strutture sanitarie regionali:
200 posti presso A.O. San Camillo Forlanini;
10 posti presso ARES 118;
77 posti presso ASL Frosinone;
80 posti presso ASL Latina;
120 presso l’ASL Rieti;
140 presso ASL Roma 1;
100 presso ASL Roma 2;
119 presso ASL Roma 3;
150 presso ASL Roma 4;
120 presso ASL Roma 5;
10 presso ASL Roma 6;
25 presso ASL Viterbo;
48 presso IFO;
90 presso PTV;
245 presso PUI.
Sarà formata un’unica graduatoria a valenza regionale. L’opzione di scelta dei candidati per una delle aziende sopra elencate potrà essere effettuata solo dopo l’approvazione della graduatoria finale di merito e nella fase di richiesta di assunzione.
La domanda di ammissione al concorso dell’ASL Roma 2 per infermieri dovrà essere presentata entro il trentesimo giorno dalla data di pubblicazione dell’estratto del bando sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana — IV serie speciale. La modalità di presentazione della domanda è esclusivamentetelematica, compilando l’apposito modulo accessibile da questa pagina, previa registrazione. da infermieristicamente
Catia Proietti a Gela, nell’aula magna dell’ istituto Quasimodo presieduto dal dirigente professor Tedesco, si è tenuto un incontro intenso e ricco di spunti di riflessione.
La scrittrice Catia Proietti, autrice del romanzo Sulla strada di Iqbal, ha affrontato il delicato tema dello sfruttamento minorile e dei diritti negati, in un parallelismo tra passato e presente.
L’evento si è aperto con un momento particolarmente toccante: gli alunni della quarta elementare del plesso Salonicco hanno eseguito un canto in lingua ebraica, un omaggio alla memoria della Shoah e un ponte simbolico tra le ingiustizie del passato e quelle attuali.Durante il suo intervento, la Proietti ha parlato di Maya, protagonista del suo romanzo, e di Iqbal Masih, il bambino pakistano ucciso per essersi ribellato allo sfruttamento lavorativo.
Due storie apparentemente lontane, ma unite dalla stessa matrice: la negazione dei diritti fondamentali. L’autrice ha spiegato di aver voluto “restituire Iqbal alla società attuale” attraverso la letteratura, per mantenerne viva la memoria e rendere la sua lotta ancora attuale.La sua narrazione non si è fermata alla denuncia dello sfruttamento, ma ha voluto sottolineare un messaggio di speranza: è possibile costruire un futuro diverso, più giusto, a patto di conoscere e proteggere i diritti.
“Il cambiamento inizia da noi”, ha ribadito, sottolineando come ogni individuo possa fare qualcosa per migliorare il mondo, per sé e per gli altri.Catia Proietti ha raccontato anche il suo legame con il quartiere San Basilio, un luogo difficile e spesso ostile, ma anche ricco di storie da raccontare. È da qui che trae ispirazione per i suoi personaggi, costruiti sulla base della realtà. Maya e Irene, le protagoniste di Sulla strada di Iqbal, portano nomi di persone reali, amiche dell’autrice.
Irene, ad esempio, è ispirata a una sua conoscente che crea a mano e cuce utilizzando materiali riciclati.L’incontro si è concluso con un’anticipazione esclusiva: il lancio del nuovo romanzo di Catia Proietti, Gayambrita Indaco, appena dato alla stampa. Un’opera che, a giudicare dalle parole dell’autrice, si preannuncia carica di significato e con la stessa intensità emotiva dei suoi lavori precedenti.
L’evento ha lasciato un segno profondo nel pubblico presente, offrendo spunti di riflessione sulla responsabilità individuale, sul valore della memoria storica e sulla necessità di continuare a raccontare storie di diritti negati e di speranza. Una giornata di grande valore culturale e sociale, che ha reso la letteratura uno strumento di consapevolezza e cambiamento.
In occasione della Giornata Mondiale delle Zone Umide, che celebra la firma della Convenzione di Ramsar sulle zone umide di importanza internazionale, avvenuta il 2 febbraio 1971, Legambiente Sicilia organizza numerose iniziative per far conoscere lo straordinario valore scientifico, naturalistico e ambientale di queste aree e per chiedere che siano adeguatamente tutelate.
Gli ecosistemi acquatici sono ambienti di straordinaria importanza: custodiscono una ricca diversità floristica e faunistica, garantiscono risorse fondamentali per la vita dell’uomo e svolgono una strategica funzione di mitigazione dei cambiamenti climatici perché immagazzinano grandi quantità di carbonio e assorbono le piogge in eccesso, arginando il rischio di inondazioni, rallentando l’insorgere della siccità e riducendo la penuria d’acqua.
Tuttavia molte zone umide sono in declino a causa di numerose pressioni antropiche, oltre che per il cambiamento climatico, e spesso anche quelle ricadenti in aree naturali protette non ricevono tutela e attenzione adeguate.
Dall’1 al 9 febbraio sono state organizzate dai circoli territoriali numerose iniziative alla scoperta delle nostre zone umide, dalla Valle dell’Oreto e dal gorgo di Santa Rosalia (Palermo) al fiume Jato (Partinico), dal lago Trinità (Castelvetrano) al fiume Sosio, dal lago di Pergusa (Enna) ai Pantani Cuba e Longarini (Ispica), dal Lago Sfondato (Caltanissetta) ai mulini ad acqua dell’Ancipa (Troina), dal fiume Salito (Caltanissetta) al Pantano di Castiglione di Sicilia, per accendere i riflettori su queste aree, per ma anche per raccogliere dati aggiornati e puntuali.
Un incontro importante su un tema molto delicato: domani, giovedì 30 gennaio, alle 17 in aula consiliare si parlerà di “Endometriosi: conoscerla per combatterla”. È previsto infatti un incontro con Tea Ranno, autrice del libro “Avevo un fuoco dentro”.
Interverranno esponenti del mondo politico, medici, esperti del settore e donne impegnate nell’associazionismo. L’iniziativa è promossa dall’associazione “Diritto e donna” in collaborazione con la Libreria Orlando ed il patrocinio del Comune di Gela.