Taormina – Il sacro “tremendo e fascinoso”, nel tripudio simbolico della processione del Venerdì Santo a Taormina – “liturgia” condivisa da una comunità sempre nuova, sinodale, ovvero in cammino, che vede protagoniste le “donne” della Congregazione del Varo’; disvelato ai giornalisti e ai curiosi, giunti numerosi da vari centri della Sicilia, alla scoperta di una tradizione unica nel suo genere.
Comunicare il sacro: “Le donne di Taormina nella processione del Venerdì Santo”. La Seconda edizione del seminario, destinato alla formazione dei giornalisti e aperto al pubblico, svolta giovedì 18 marzo 2024, ha centrato in pieno gli obiettivi, suscitando immenso interesse e una qualificata partecipazione.
Il corso è stato promosso dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e dal Consiglio Nazionale dell’ Ordine dei Giornalisti e organizzato dall’Ucsi Sicila e si è svolto nel cuore di Taormina, nella suggestiva Chiesa di San Giuseppe.
“Il valore e la novità dell’evento”, è quanto ha voluto sottolineare in apertura , Il Prof. Don Paolo Buttiglieri, docente di Comunicazione Sociale, dell’Università Pontificia Salesiana, giornalista, responsabile del Progetto. “La “Processione dei Misteri” di Taormina, ha affermato, unica nel suo genere, è caratterizzata da suggestivi spunti simbolici di natura religiosa e culturale; e la novità di quest’anno: il protagonismo delle “donne” della Congregazione del Varò. Il “ruolo” e il “valore” della donna nell’universo simbolico del sacro, nell’immaginario antropologico e sociale. I “volti delle donne” immortalati dalla fotografia, dalla poesia, dalla prosa, nella suggestiva cornice del Venerdì Santo”.
Il Progetto di formazione avviato nel 2014 dall’ Ucsi Sicilia, Unione Cattolica Stampa Italiana in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, si propone di offrire strumenti utili ai giornalisti al fine di una comunicazione efficace degli eventi legati al sacro e alle tradizioni di cui si fregia la Sicilia. Incontrare il territorio al fine di scandagliare le antiche radici storiche, antropologiche, sociali e religiose, per comunicare, ovvero mettere in relazione passato e presente, e costruire un futuro alla stregua della ricchezza che afferisce dal passato.
A relazionare sul tema: Il Prof. Mario Bolognari, già Ordinario di Antropologia Culturale presso l’Università di Messina, già Sindaco di Taormina. A fronte della partecipazione “complementare” della donna, nelle tradizioni plurisecolari (i portatori uomini, le donne accompagnano), il caso delle donne di Taormina ha delle peculiarità. Il “silenzio”, innanzitutto, esempi similari si riscontrano in Calabria, con la connotazione di mesta disapprovazione. Una “Processione identificante”, “comunitaria”, che coinvolge i più deboli: le donne. Un “protagonismo delle donne”, caratterizzato dalla presenza di regole che assicurano il prosieguo della tradizione, nella continuità e stabilisce gerarchie, non codificate, ma stabili, ogni tanto messe in discussione, che segnano, quasi, dei riti di passaggio.
A che serve e perché tutto ciò? Tale processo genera una stratificazione della memoria, e citando E. De Martino, sottolinea l’importanza del villaggio (paese, quartiere, gruppi di appartenenza) luogo dove si sviluppano le regole e le gerarchie del gruppo sociale. Solo chi ha un “villaggio” nella memoria può avere una visione cosmopolita. Nel villaggio conosciamo tutto e il contrario di tutto, che amiamo riscoprire quando ritorniamo. Molti emigrano, per fuggire dalla città turistica, ma se non trovano la strada del ritorno, incappano nello “spaesamento”.
La struttura dell’appartenenza alla Congregazione del Varò segue la “catena generazionale”, e si amplia per “stratificazione”. Il “protagonismo”, ancora, è una importante fonte di “cambiamento sociale”, le donne crescono e ampliano la loro capacità professionale e lavorativa. “La società taorminese ha cambiato la Processione, la Processione ha cambiato la società taorminese”.
Il luogo dell’elaborazione del lutto dedicato alle donne è il “Santuario della Madonna della Rocca”. Sacrario che ancora custodisce le foto dei “militari in guerra”, le preghiere per chi era partito, e le preghiere per il ritorno: “Madonna mia, fa’ che torni da me”. Tema che ritroviamo in un romanzo della letteratura di fine ‘800 inglese.
il Prof. Don Paolo Buttiglieri ha focalizzato il rapporto tra la “donna e il sacro”: La donna e il sacro negli anfratti del tempo che scorre inesorabile, segnato dalle gesta umane. La donna “discepola segreta”, eletta nei Vangeli da Gesù, come “portatrice” e testimone fedele del Mistero. La donna accanto a Cristo, nella Passione, sotto la Croce, madre della Chiesa e del dolore, nel sepolcro dopo la morte, e annunciatrice della “notizia sconvolgente” della resurrezione.
Il Dott. Vincenzo Caruso, giornalista Ucsi, poeta, ha declamato un suo componimento: “Buio e silenzio a Taormina”, il Dott. Marcello Strano, giornalista cinematografico, foto reporter, ha presentato un breve video della Processione, con scatti della recente edizione del 2023, la Prof.ssa Mirella Bolognari, docente di Storia dell’Arte, scrittrice e artista, ha aperto il seminario con una immersione plurisensoriale, mediante le parole e la musica, nelle atmosfere del Venerdi Santo, facendoci incontrare i volti delle Protagoniste.
Infine l’incontro con Ernesto De Luna, Presidente Associazione Fotografica Taoclick di Taormina, Roberto Mendolia, Vicepresidente, Alfio Barca, Segretario, che a nome dell’Associazione, ha presentato la mole di attività dell’Associazione, condotte nel territorio siciliano e oltre, al fine di scandagliare un patrimonio sommerso, tante volte chiuso alla conoscenza, perché “recluso” in luoghi non aperti al pubblico.
Il Segretario dell’Assostampa di Messina, a nome della categoria dei giornalisti, ha sottolineato l’importanza dei momenti di formazione che hanno una ricaduta significativa dal punto di vista deontologico e culturale, come questa. L’Associazione Fotografica “Taoclick” di Taormina ha presentato, in anteprima, un video fotografico: Taormina – Le donne dell’Addolorata, che è stato molto apprezzato dagli astanti
Roma – “La crudele strage di agnelli e capretti che purtroppo si consuma ogni anno nel nostro Paese, con un picco durante le festività pasquali davvero non fa onore un grande paese come l’Italia. La sofferenza dei piccoli strappati alle madri è davvero indicibile, difficile da immaginare e da descrivere. Dobbiamo imparare a rispettare la vita di tutte le creature e a maggior ragione dei cuccioli. Dobbiamo celebrare la festa della Resurrezione onorando la vita, dobbiamo imparare ad optare per un’alimentazione vegetariana o vegana”.
Dono le parole dell’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, che fa appello al cuore e al sentimento di tutti gli italiani: “Festeggiate la Pasqua festeggiando la vita. Gli animali non si mangiano, a maggior ragione i cuccioli”.
E per rendere l’invito ancor più concreto, la deputata tiene in braccio il capretto Sonic, l’ultimo figlio di una madre sfruttata tuttala vita per produrre “abbacchi” da servire sulle tavole degli italiani: “Quando vi sedete a mangiare un capretto – ricorda – vuol dire che fate uccidere un piccolino come Sonic, una meraviglia della natura. Per fortuna gli italiani l’hanno capito e negli anni è molto calato il numero di agnelli e capretti uccisi.
Nonostante il continuo declino (si è passati da circa 812 mila tra agnelli e capretti macellati nel “picco pasquale” del 2010 ai circa 390 mila del 2024) ancora oggi sono troppi gli innocenti “sacrificati” sull’altare di una tradizione crudele e insensata. Ma noi non ci fermeremo fino a che anche solo uno di questi piccolini perderà la vita. Buona Pasqua”
Roma – Dopo la significativa giornata del 2 aprile presso l’Università Roma Tre – che ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo della scuola, dell’università, della politica, del sindacato e della società civile – prosegue con forza e ampia mobilitazione il dibattito sul futuro delle Indicazioni Nazionali. La recente revisione delle Indicazioni Nazionali 2012, condotta dalla commissione ministeriale e culminata nella pubblicazione del nuovo testo a marzo 2025, ha aperto una sbrigativa e irrispettosa fase di consultazione con modalità offensive e insufficienti a garantire un dibattito democratico e approfondito.
Le Indicazioni Nazionali sono un documento fondante della scuola italiana. È inaccettabile che esse vengano trasformate in un mezzo per ridurre la portata culturale, critica e democratica del sistema educativo. È fondamentale che il mondo della Scuola, dell’Università e della Ricerca siano parte attiva e protagonista nei processi decisionali, contribuendo in modo sostanziale a delineare il profilo educativo delle nuove generazioni. Le associazioni di insegnanti, dirigenti, studenti, genitori, sindacati e terzo settore denunciano una pericolosa operazione di revisione della cultura democratica della Scuola e del Paese, attraverso un processo di revisione unidirezionale, ideologico, identitario e anacronistico.
Il mondo della Scuola, dell’Università e della ricerca deve essere protagonista attivo dei cambiamenti che si vogliono realizzare in una delle più significative istituzioni democratiche della Repubblica. Ribadisce il rifiuto del testo delle Indicazioni Nazionali 2025 per una riscrittura condivisa e partecipata.
Ecco i firmatari: ActionAid, Baobab l’Albero della Ricerca, Cem Mondialità, Cemea Federazione Italiana, Centro Studi C. e M. Pontecorvo, CGD, CIDI, Circolo Gianni Bosio, Clio ‘92, Crespi, Educare alle Differenze, FLC CGIL, Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, Legambiente Scuola e Formazione, Proteo Fare Sapere, Rete degli Studenti Medi, Società Italiana di Didattica della Storia, Unione degli Studenti.
Roma – Il cuore dell’artigianato artistico siciliano ha brillato nella capitale in occasione del “Margutta Creative District”, prestigioso evento dedicato alla creatività e al Made in Italy, tenutosi in Via Margutta dal 14 al 16 aprile 2025.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Roma e inserita nel calendario ufficiale della Giornata Nazionale del Made in Italy, ha rappresentato un’importante vetrina per il settore del lusso e del design artigianale.Protagoniste dell’edizione 2025 tre eccellenze siciliane del settore orafo e del design, selezionate da CNA Sicilia per rappresentare l’isola in uno dei quartieri più iconici dell’arte e della moda italiana: OROSCULTURA di Giuliana Di Franco (Enna); Roberto Intorre di Roberto Intorre (Palermo); RG Gioielli di Luisa Barbera (Trapani).Le aziende hanno presentato le loro collezioni esclusive, frutto di una maestria artigianale che fonde tradizione, innovazione e forte identità territoriale.
L’esposizione ha suscitato grande interesse tra operatori del settore, buyer internazionali, giornalisti e appassionati di design, confermando il ruolo centrale della Sicilia nella produzione di alto artigianato italiano.“La partecipazione al Margutta Creative District ha rappresentato per la nostra regione una straordinaria occasione di visibilità e promozione – dichiarano Nello Battiato, presidente CNA Sicilia, e Piero Giglione, segretario CNA Sicilia –. Le imprese che abbiamo selezionato testimoniano come la creatività, la cura per i dettagli e l’amore per il territorio possano trasformarsi in prodotti unici, capaci di affermarsi sui mercati più esigenti.
CNA Sicilia continuerà a sostenere e promuovere il talento degli artigiani siciliani nei più importanti contesti nazionali e internazionali.