Prosegue presso l’ Istituto alberghiero L. Sturzo il progetto linguistico interculturale « Community relations » che prevede la collaborazione con i volontari della Base USA di Sigonella per la valorizzazione delle competenze comunicative di lingua inglese. Gli studenti hanno accolto i giovani militari americani nelle loro classi e approfondito, insieme a loro, il tema dell’importanza dello sport per la salute dei teenagers.
La tematica è divenuta un spunto di conversazione nella prima parte della mattinata, per poi trasformarsi in un interessante momento dedicato alle attività ginniche e ai giochi di squadra che i nostri allievi hanno svolto in palestra guidati dai giovani volontari che li hanno spronati a cimentarsi in un allenamento analogo al loro « functional physical training ».
Da alcuni anni i militari della Naval Air Station (NAS) di Sigonella, grazie alle iniziative basate sul volontariato e volte alla diffusione della cultura della solidarietà, offrono alla nostra istituzione scolastica un significativo apporto al percorso di acquisizione delle competenze di lingua inglese attraverso la loro presenza in qualità di “conversatori madrelingua” e, affiancati dai docenti d’inglese dell’istituto nonchè agli alunni più preparati in qualità di « tutors », permettono agli studenti di interagire in un contesto comunicativo reale.
“Il progetto « Talk with native speakers » – commenta la dirigente Rita Cardamone – offre l’occasione agli studenti di potenziare le conoscenze già possedute e di acquisire ulteriori competenze linguistiche attraverso l’esposizione diretta e le attività di full immersion nonché di sviluppare competenze trasversali quali le competenze sociali, civiche e interculturali, come pure lo spirito di partecipazione e di collaborazione.
La nostra giornata si è conclusa con un banchetto preparato dagli studenti del settore enogastronomia e allestito e servito dagli allievi del settore Sala e vendita per ringraziare gli intervenuti e fare loro degustare prelibati piatti tipici della nostra tradizione gastronomica.
Gli studenti hanno coinvolto i giovani ospiti con la gioia e l’entusiasmo che li contraddistinguono in tutti gli « eventi speciali » della nostra scuola che, grazie alla straordinaria preparazione e professionalità di allievi e docenti, si trasformano sempre in un vero e proprio momento di condivisione, nonchè di festa e di allegria. La cultura dell’ accoglienza dell’ ospite in un istituto alberghiero è il target principale, il vero « cuore » di tutte le attività. Auspichiamo che tale cultura possa diffondersi e contribuire, nel tempo, a rilanciare il settore turistico ed enogastronomico nella nostra splendida città”.
L’acqua ancora non è sufficiente per il fabbisogno dei quartieri ed in considezione dei quantitativi di acqua, ancora ridotti, che Siciliacque sta fornendo ai serbatoi Caposoprano e Montelungo, Siciliacque ha comunjcato la programmazione della distribuzione con i turni:
25/01 Marchitello, Manfria
26/01 baracche, Caposoprano basso, Fondo Iozza27/01 Caposoprano alto, San Giacomo alto, San Giacomo basso, Scavone
28/01 Marchitello
Rimane invariata la distribuzione nelle zone servite dal serbatoio Spinasanta
“C’è una elevatissima propensione alla violenza e alla disponibilità di ingenti quantitativi di armi nel mandamento di Gela. In relazione al numero di residenti è forse la più ‘armata’ d’Italia ed ha disponibilità di molte armi, anche da guerra, fra i quali i micidiali kalashnikov che, com’è noto, non sono mai stati utilizzati da ‘Cosa Nostra’ in Sicilia per colpire obiettivi ‘ordinari’”. Lo ha detto il procuratore generale di Caltanissetta Fabio D’Anna nella sua relazione presentata oggi in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.
“Il mandamento di Gela ha un modus operandi apertamente ‘corleonese’ con una chiara propensione al ricorso alla violenza più efferata”.
Butera – A Butera se cade qualche calcinaccio da una parete umida, non si chiude una struttura, come è accaduto a Gela con la scuola Solito. Si trova una soluzione e si ripristina, come avviene in tutte la abitazioni private se si s rosta un muro interno.
Ed è così che sono iniziati i lavori di ripristino sugli interni del Castello medievale di Buemtera. L’amministrazione comunale ha acceso un mutuo a tasso zero con l’Istituto di credito sportivo per la somma di 430 mila euro ed ha affidato i lavori ad una ditta nissena, previa supervisione della Soprintendenza ai beni culturali di Caltanissetta che ha già inviato un professionista per la custodia dell’Antiquarium che il Castello custodisce al suo interno.
Il Caterina di Butera costituiva il nucleo centrale di una roccaforte la cui difesa era affidata, oltre che alla poderosa cinta muraria, alle scoscese pareti della collina sulla quale si erge, a quota 400 metri s.l.m., il centro storico di Butera.
Per la sua posizione strategica fu ambita preda di tutti i conquistatori della Sicilia. In origine il castello era costituito da un sistema di torri collegate tra loro da cortine murarie, delle quali restano oggi parti inglobate in edifici di epoca successiva.
L’ampia corte, racchiusa tra le mura del castello, è oggi adibita a pubblica piazza. Recenti scavi ivi effettuati hanno consentito l’individuazione di tre ampie cisterne interrate all’interno delle quali sono stati recuperati frammenti ceramici di età medievale.
La struttura attualmente esistente è soltanto una delle torri dell’antico complesso. Sul fronte prospicente la piazza Vittoria è visibile l’unica bifora originaria. Con i restauri degli ultimi anni è stata recuperata interamente la scala esterna d’accesso al secondo livello della torre, sono state consolidate le murature e ricostituiti gli ambienti superstiti nei volumi originari.
Sul lato nord della torre, a quota del terzo livello, è stato ricostruito il volume mancante con una struttura in ferro e vetro. Il terzo livello è coperto da una splendida volta a crociera costolonata con stemma gentilizio. La proprietà attuale è pubblica e ciò che rimane del castello è adibito a spazio espositivo