Seguici su:

Politica

Commissione infanzia: concordati i temi di 4 indagini conoscitive

Pubblicato

il



Roma – Animali e bambini, le fasce piu’ deboli sono quelle predilette dalla rappresentante istituzionale Brambilla eletta nel collegio di Gela.

Il degrado materiale e morale nella condizione dei minori tra devianza e dipendenze, i disturbi neuropsichiatrici e comportamentali dei più giovani, disabilità psichiche e motorie nell’età evolutiva e carenze nei servizi di assistenza, comunicazione digitale e salute fisica e mentale dei bambini e degli adolecenti.

Sono i temi delle prime indagini conoscitive, concordati con il contributo di tutti i gruppi politici durante l’ufficio di presidenza della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, che si è riunito, su impulso della presidente on. Michela Vittoria Brambilla, nel primo giorno utile dopo la pausa estiva, per garantire un rapido ed efficace avvio dei lavori.

“I temi prescelti – sottolinea l’on. Brambilla – sono tutti di grande attualità, dettati per così dire direttamente dai fatti di cronaca. Il degrado materiale spesso porta con sé quello morale e valoriale che incide profondamente sulla vita di troppi giovanissimi. Si è convenuto di approfondirne le cause e di valutare le contromisure educative più efficaci. Lo stesso vale per i disturbi alimentari e comportamentali, dall’anoressia all’autolesionismo, di cui sono frequentemente vittime gli adolescenti, per le carenze nel garantire i diritti dei minori svantaggiati e portatori di handicap, per i problemi generati dall’uso massiccio e incontrollato della rete internet fin dalla più tenera età. Il clima in cui si lavora – aggiunge la presidente – è di coesione e unità, perché le grandi battaglie di civiltà si combattono senza pregiudizi di parte o bandiere di partito.

Gli argomenti che abbiamo indicato tengono conto di tutti i punti di vista. Affrontare i problemi dei bambini e degli adolescenti significa affrontare i problemi del nostro futuro. La commissione intende svolgere con puntualità ed efficacia i compiti di indirizzo e controllo che la legge istitutiva le assegna.

Se la riforma delle norme sul bullismo, approvata oggi dalla Camera, diventerà legge, sarà possibile imporre misure rieducative non penali, come l’affidamento ai servizi sociali o il collocamento in comunità, ai minori che manifestino “condotte aggressive, anche in gruppo, anche per via telematica, nei confronti di persone, animali o cose oppure lesive della dignità altrui”.

Sarà possibile anche, prima di arrivare all’applicazione di tali misure, attivare un percorso di mediazione oppure svolgere un progetto di intervento con finalità rieducativa e riparativa, sotto la direzione e il controllo dei servizi sociali. Lo ricorda l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, che dà della nuova disciplina, e di questa previsione in particolare, “un giudizio molto positivo”. Infatti, aggiunge, “la strada della repressione attraverso l’inasprimento delle pene è sbagliata, quella della rieducazione e della prevenzione è giusta”.

“Dallo stupro di Caivano all’uccisione della capretta ad Anagni – sottolinea la parlamentare – vari fatti di cronaca, di diversa gravità, hanno evidenziato anche in giovanissimi una totale mancanza di empatia, una totale insensibilità, che rimandano a gravi lacune educative. Colmarle è compito primario della famiglia e della scuola, ma è bene che lo Stato possa intervenire attraverso i servizi sociali a supporto del minore “irregolare per condotta o per carattere” che faccia violenza a persone o animali. L’intervento in una fase così precoce dello sviluppo e la possibilità di svolgere attività che possano stimolare nel minore sentimenti di rispetto nei confronti degli altri e forma di comunicazione non violente aumentano la probabilità di successo. Educare oggi vuol dire non dover punire domani. E puntare soprattutto sulla punizione è già una confessione di fallimento”.

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Flash news

Lascia l’assessore alla sanità Volo,entra Daniela Faraoni

Pubblicato

il

L’assessore regionale della Salute, Giovanna Volo, ha rassegnato stamattina le sue dimissioni dall’incarico per motivi personali.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, durante un incontro a Palazzo d’Orléans, l’ha ringraziata per il lavoro svolto e l’abnegazione dimostrata in questi primi due anni di legislatura. Al suo posto, il presidente ha nominato l’attuale direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni.

Continua a leggere

Politica

Lupo (M5s):”partono i primi lavori di sicurezza e decoro nelle strade con i fondi dell’Ars”

Pubblicato

il

Con 196 mila euro per manutenzione strade e segnaletica si potranno fare alcuni interventi per garantire sicureza e decoro alle strade della città. “Via Principessa Pignatelli, Via Giovanni Vitali e Via degli Appennini sono le prime vie che potranno beneficiare dei lavori di manutenzione e riqualificazione stradale grazie ai fondi regionali che nella variazione di bilancio dello scorso agosto sono stati appostati tramite un emendamento dall’onorevole Di Paola”: lo ha reso noto il consigliere cinquestelle Lucia Lupo che sottolinea come ” il M5S a tutti i suoi livelli sia al lavoro per garantire alle vie cittadine decoro e sicurezza”.

“Sono numerose le strade – dice la consigliera- che hanno bisogno di manutenzione e questi fondi sono un’importante segnale di attenzione, per iniziare a programmare gli interventi di cui la città ha bisogno. Continuerò insieme a tutto il gruppo consiliare a fare sopralluoghi per pianificare al massimo gli interventi sulle strade che riguarderanno anche altri quartieri.Un ringraziamento doveroso a tutto il personale comunale che si è messo subito all’opera per concretizzare questi importanti interventi”.

Continua a leggere

Politica

Arriva l’impugnativa del Governo sulle elezioni provinciali

Pubblicato

il

Roma – Il Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro Calderoli, ha impugnato, in quanto ritenuta incostituzionale, la norma con la quale, l’ottobre scorso, l’Assemblea Regionale Siciliana ha annullato le elezioni di secondo grado indette con un decreto del presidente della Regione Renato Schifani, in quanto in contrasto con le norme nazionali , legge del Rio.

La norma fu inserita nel disegno di legge di riforma in materia urbanistica.

Furono bloccate le elezioni di secondo grado fissate dal governo Schifani per il 15 dicembre scorso. Si decise di rinviare il voto al 2025 in una domenica compresa tra il 6 e il 27 aprile. Nel frattempo sarebbe stata approvata un’altra norma per ripristinare l’elezione diretta, e non di secondo grado, delle Province.

Lo stop del governo nazionale conferma ancora una volta che, senza la cancellazione della riforma Delrio, che nel 2014 ridefinì il sistema delle Province cancellando le elezioni dirette, qualsiasi legge che punti a reintrodurre le elezioni dirette sarà bloccata.

Interviene il Movimento 5 Stelle. “L’impugnativa romana del rinvio delle elezioni di secondo livello è la conseguenza dell’arroganza del governo Schifani, che è rimasto sordo non solo ai nostri avvertimenti, ma perfino ai dettami della Corte Costituzionale che ha chiaramente indicato le elezioni di secondo livello come unica via percorribile con la Delrio ancora in piedi. Speriamo che ora Schifani e ĺa sua maggioranza si mettano il cuore in pace, mettano da parte la loro voglia di distribuire nuove poltrone e accantonino il ddl sulla reintroduzione diretta delle Province, attualmente in Prima commissione, smettendola di prendere in giro i siciliani e il Parlamento”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca.

“Questo governo – conclude De Luca – porta in aula pochissime manovre e quando lo fa, lo fa spesso nel peggiore dei modi, tanto da costringere il governo amico di Roma a bocciarlo”.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità