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Cronaca

Coltivava droga: arrestato

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Nei giorni scorsi i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Modica, hanno arrestato nella flagranza del reato di detenzione, coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti, nello specifico marijuana, un 48enne residente ad Ispica, ma domiciliato nel comune di Noto, coniugato, disoccupato e con precedenti specifici in materia.

Nell’ambito della stessa attività e sempre sul territorio di Ispica, i militari hanno provveduto a denunciare in stato di libertà un giovane 20enne del posto, celibe e disoccupato, anch’egli con precedenti di polizia a carico. Gli interessati, resi edotti delle facoltà di legge, sono stati sottoposti a perquisizione personale e domiciliare presso le rispettive abitazioni e pertinenze. L’uomo aveva occultato in un magazzino adiacente alla sua abitazione 430 grammi circa di marijuana in via di essiccazione, mentre all’interno della propria camera da letto ne custodiva 170 grammi già essiccata e pronta per la cessione, vista anche la disponibilità di una bilancia elettronica da cucina e di un bilancino di precisione.

Il giovane ispicese, invece, nascondeva 33 grammi di hashish, suddiviso in 9 dosi, presso un garage nella disponibilità di un suo parente al fine di eludere i controlli degli operatori di polizia che non pochi mesi prima lo avevano denunciato per la stessa tipologia di reato. Notiziate le rispettive Procure della Repubblica competenti, per l’uomo sono stati disposti gli arresti domiciliari, mentre il giovane si farà carico di una denuncia a piede libero. L’obiettivo dei militari della Compagnia di Modica di contrastare il dilagante fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovani e i meno giovani ha assicurato, con i risultati della giornata odierna, un importante risultato e, soprattutto, ha dimostrato la proficuità dei servizi esterni dell’Arma, che è giunta fino ai suoi confini territoriali per imporre il rispetto della legalità.

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Cronaca

Attacco hacker filorussi, nel mirino anche il sito della Provincia di Caltanissetta

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C’è anche quello della Provincia di Caltanissetta, tra i siti attaccati dagli hacker filorussi NoName057(16). Oltre a quello nisseno, non risultano raggiungibili i siti delle Province di Trapani, Ragusa ed Enna, del Comune di Catania e della Regione Puglia.

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha allertato i bersagli e le autorità e fornito suggerimenti per la mitigazione dell’impatto.

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Cronaca

Retata nell’Ennese

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Retata della Polizia e della squadra mobile di Enna e del Commissariato di Leonforte, a seguito di una complessa e articolata attività di indagine diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Caltanissetta.

Numerose le persone arrestate, gravemente indiziate, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, con l’aggravante per due di loro dell’associazione armata, e per detenzione, vendita, cessione, trasporto e consegna a terzi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, crack e marijuana. L’attività di indagine ha consentito di raccogliere gravi indizi in ordine all’esistenza di un’organizzazione a delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti, operante nel territorio di Agira e dei vicini centri di Assoro, Regalbuto, Nicosia, Gagliano Castelferrato, Nissoria e Leonforte.All’operazione ha collaborato personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile delle Questure di Catania e Agrigento, personale delle unità cinofile dell’U.P.G.S.P. della Questura di Catania e del Reparto Prevenzione Crimine di Catania.

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Cronaca

Custodia cautelare per padre violento

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Ragusa-  Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia di Modica e della Stazione di Modica hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 39enne, gravemente indiziato – allo stato degli atti e nella attuale fase del procedimento, nella quale non è stato ancora instaurato il contradditorio con l’indagato – del reato di lesioni gravi nei confronti del figlio di 5 anni.

L’uomo, fatta salva la presunzione di innocenza, si sarebbe reso responsabile delle percosse e delle violenze che hanno cagionato al bambino fratture multiple alle braccia e alle gambe, per cui sono stati necessari due delicati interventi chirurgici.Il minore, giunto al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore “Nino Baglieri” di Modica per una riferita caduta accidentale dal letto, è subito parso al personale sanitario in condizioni sanitarie critiche.

Le successive analisi a cui è stato sottoposto e le valutazioni medico-legali disposte non hanno lasciato dubbi in ordine alla chiara incompatibilità delle lesioni/fratture refertate rispetto alla versione dei fatti fornita dai genitori del bambino, motivo per cui è scattata immediatamente la procedura di codice rosa.

Informata la Procura della Repubblica di Ragusa, è stata disposta l’escussione di tutti coloro che potessero riferire circostanze utili alla ricostruzione delle varie dinamiche familiari, così da poter identificare il presunto responsabile di tali gravi lesioni.

L’insieme degli elementi raccolti sinora ha consentito di attribuire al padre, in via esclusiva, la responsabilità delle violenze subite dal bambino, provocate in due distinti episodi.

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