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Cronaca

Cocaina nascosta fra i peluches: arrestato ventenne

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La Polizia di Gela ha arrestato un 20enne nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Giovedì scorso un equipaggio del Commissariato di Pubblica Sicurezza, in una traversa di via Venezia, ha sorpreso il giovane mentre cedeva un involucro ad un’altra persona.

I poliziotti sono intervenuti identificando i due soggetti, sequestrando una dose di sostanza stupefacente e la somma in contanti di 40 euro, corrispettivo della cessione appena effettuata. La perquisizione personale dell’arrestato ha dato esito positivo in quanto gli agenti nel borsello gli hanno trovato e sequestrato la somma in contanti di 935 euro, provento dell’attività di spaccio.

Anche la successiva perquisizione domiciliare, eseguita dai poliziotti nell’abitazione del 20enne, ha dato esito positivo, infatti, nascosti all’interno della camera da letto, dietro dei peluches, sono stati sequestrati altri 23 grammi di cocaina, quasi 2 grammi di hashish, un bilancino di precisione e materiale utilizzato per confezionare le dosi. L’arrestato su disposizione del Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Gela è stato condotto al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’acquirente dello stupefacente è stato segnalato alla Prefettura per essere sanzionato quale assuntore. Sabato scorso il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Gela, accogliendo le richieste della Procura, ha convalidato l’arresto e i sequestri e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

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Cronaca

L’ Mp nazionale si congratula per l’operazione di Polizia Giudiziaria

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Il segretario nazionale MP , Antonino Alletto, interviene dopo l’operazione di Polizia Giudiziaria eseguita dagli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gela, coadiuvati dalla Squadra Mobile di Caltanissetta e di Brescia, Coordinati dalla Procura di Gela.

“L’operazione – scrive in una nota- dimostra la capacità investigativa delle forze di Polizia che grazie all’intelligence investigativa ad assicurare alla giustizia dei criminali in possesso di armi da guerra che certamente, essendo in circolazione, avrebbero potuto nuocere alla collettività chissà per quali efferati crimini. L’attività di Polizia sottolinea ancora una volta come sia necessario non abbassare mai la guardia e come sia rilevante l’attività svolta dal Commissariato di P.S. di Gela a cui vanno le nostre più convinte congratulazioni”

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Cronaca

Operazione di polizia giudiziaria “H24 Store”: la Polizia esegue 5 misure cautelari – video

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E’ stata portata a termine stamane l’operazione di polizia giudiziaria “H24 Store”:

la Polizia ha eseguito cinque misure cautelari per porto e detenzione illegale di armi. Per altre diciotto persone, indagate per detenzione e traffico illeciti di sostanze stupefacenti, è in corso di notifica l’avviso di interrogatorio preventivo di garanzia, secondo le recenti disposizione di legge.

La Polizia di Gela, nelle prime ore di oggi ha eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari custodiali, tre in carcere e due agli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica, per il reato di porto e detenzione illegale di armi. Nei confronti di altre diciotto persone, indagate per detenzione e traffico illeciti di sostanze stupefacenti, è in corso di notifica l’avviso di interrogatorio preventivo di garanzia, secondo le recenti disposizione di legge, in quanto a carico degli stessi è stata richiesta, dalla Procura della Repubblica di Gela, l’applicazione di misure cautelari personali.L’attività investigativa, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, è stata condotta dagli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza ed è stata svolta attraverso l’uso di sistemi di videosorveglianza, intercettazioni telefoniche e ambientali.

Le indagini hanno consentito di accertare un’articolata attività di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti svolta a Gela, tra giugno 2022 e gennaio 2023, la disponibilità di armi e il compimento di diversi reati predatori, anche a connotazione violenta, da parte degli indagati.Nel novembre del 2021, nel corso di attività di intercettazioni, avviate in relazione ad una rapina consumata ai danni di un commerciante ittico gelese, gli investigatori della Polizia di Stato sono risaliti ad una vasta attività di traffico e spaccio messa in atto da diversi pregiudicati gelesi. Nel corso delle indagini, sono stati effettuati da parte dei poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza diversi sequestri di cocaina a riscontro dell’attività, con l’esecuzione di numerosi arresti. Le intercettazioni hanno consentito di accertare in particolar modo l’acquisto di un’arma da guerra, segnatamente una mitraglietta, da parte di uno degli indagati, il quale ha affidato l’arma ad un altro indagato che ha provveduto ad eseguire sulla stessa lavori di riparazione.

L’arma successivamente è stata occultata in un terreno, con la complicità degli altri arrestati. Arma acquistata a seguito di alcuni dissidi, verificatisi in un noto locale notturno del ragusano, tra uno degli indagati e un gruppo di giovani gelesi. Grazie alle intercettazioni sono stati identificati gli autori di un’efferata rapina commessa ai danni del titolare di una nota catena di supermercati di Gela, per i quali è stata confermata la pena ad anni sei e mesi otto di reclusione dalla Corte d’Appello di Caltanissetta, oltre che diversi furti perpetrati anche all’interno di abitazioni private.

A questo link il video dell’operazione: https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/8933c4b2-a058-11ef-9a95-736d736f6674

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Cronaca

Pizzo a commercianti ed imprenditori, blitz con 7 arresti

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Sette persone, legate al clan della “Stidda”, sono state arrestate dalla squadra mobile di Ragusa e dagli agenti dei commissariati di Vittoria e Comiso, su disposizione della Procura Distrettuale Antimafia di Catania. Quattro sono finiti in carcere, tre ai domiciliari.I provvedimenti cautelari sono stati adottati all’esito di una complessa ed articolata attività di indagine che ha permesso di acquisire elementi nei confronti delle persone nei cui confronti è stato emesso il provvedimento cautelare e di svelare il modus operandi di un pericoloso gruppo criminale dedito alla commissione di estorsioni in concorso, aggravate dal metodo mafioso, operante nella provincia di Ragusa.I fatti risalgono al periodo temporale compreso tra il mese di febbraio e il mese di agosto 2023, quando gli indagati si sarebbero resi responsabili di una serie di estorsioni ai danni di commercianti ed imprenditori operanti nel settore edilizio, nei territori di Vittoria e Comiso.In particolare, nel caso di due imprenditori edili di Comiso, la richiesta estorsiva è stata preceduta da inequivocabili atti intimidatori che sarebbero stati commessi dagli indagati collocando nei pressi delle abitazioni e delle aziende delle vittime due bombole di gas con un finto innesco (una miccia) e con su riportato il nome del destinatario. Si tratta di modalità evidentemente idonee a costringere le vittime al pagamento del pizzo, con la minaccia di pregiudizi alla loro incolumità personale e alla integrità dei loro beni aziendali.L’attività di indagine, ha permesso di far emergere il ruolo predominante che sarebbe stato assunto da due degli odierni arrestati nella organizzazione e gestione delle estorsioni, la cui esecuzione ai danni delle vittime designate sarebbe stata demandata ai restanti indagati membri del gruppo criminale, nonché l’evidenza del “metodo mafioso” che deriverebbe dalle modalità della condotta e dalla contiguità con esponenti del clan mafioso della “Stidda”.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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