Nei giorni scorsi il Club per l’Unesco di Gela ha ospitato un gruppo di soci del Club per l’Unesco di Castelvetrano-Selinunte.
Il Presidente Giuseppe Nicoletti i soci Ugo Lo Piano, Elio Ravalli e Eugenio Maniscalco, hanno accompagnato gli ospiti nel percorso che dalle Mura Timoleontee, porta ai Bagni Greci ed infine all’Acropoli. Dopo circa tre anni di interruzione delle attività a causa della pandemia, la tappa di Gela per gli escursionisti del Club di Castelvetrano è stata l’occasione per ricomporre le fila del rapporto sociale e tra i Club siciliani. Dopo un breve messaggio di accoglienza all’ingresso dell’area delle Mura Timoleontee da parte dei due Presidenti Dott. Giuseppe Nicoletti e Avvocato Maika Giacalone, il gruppo guidato dal prof. Andrea Alessi ha percorso l’itinerario delle Mura Timoleontee, ammirandone la bellezza e l’imponenza della fortificazione realizzata nel IV° secolo a.c. per difendere la colonia greca dalle invasioni nemiche.
La visita è proseguita con la guida dell’archeologo Eugenio Maniscalco, socio del Club Unesco di Gela, nel vicino sito dei Bagni Greci realizzati tra il IV° ed il III° secolo a.c. che rappresentano un unicum in Sicilia, pari per valore storico scientifico a quelli di Olimpia. L’escursione si è conclusa con la visita dell’Acropoli.
I soci del Club ospitato hanno potuto ammirare lungo il percorso delle Mura Timoleontee, il paesaggio mozzafiato che dalla punta estrema della collina di Caposoprano si vede verso ovest direzione Licata con la spiaggia dorata, la vista della Torre di Manfria e l’ampio golfo fino al promontorio di Licata. Notevole, lungo il percorso delle Mura, la rigogliosa vegetazione mediterranea ricca di varietà floreali, presa nel momento di massimo splendore vegetativo.
“La bellezza del paesaggio e la vista mozzafiato, testimoniate dall’interesse dei visitatori di scattare delle foto – riferisce il presidente Nicoletti- li ripagava della delusione alla vista del degrado in cui sono tenuti i nostri beni archeologici tra sterpaglie ed erbacce invasive, meravigliandosi non poco, cosa che ha creato tanto imbarazzo tra i soci del Club Unesco ospitante. Peccato che non è stato possibile visitare il Museo Archeologico, chiuso ancora per lavori in corso e grande delusione e tanti interrogativi sulla inspiegabile chiusura della Mostra del Mito di Ulisse, dal momento che la struttura del padiglione espositivo era stata realizzata e la Mostra poteva ancora essere prorogata fino alla definitiva collocazione permanente nel nuovo realizzando museo delle navi greche”.
“Di certo- ritiene il Presidente Nicoletti- il livello di interesse raggiunto con gli oltre cinquantamila visitatori, dopo l’interruzione, sarà difficile recuperarlo se non dopo diversi mesi. Come usa dirsi ciò che è stato perso è perso definitivamente. Il nostro Club dopo la chiusura della Mostra del Mito, ha avuto rinvii o rinunce di visite di diversi Club Unesco di tutta Italia”.
Dal volontariato tanto impegno per fare conoscere il Patrimonio gelese, dalle istituzioni risposte scarse e inadeguate.