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Cronaca

Ci voleva la Regione per rifare il Lungomare. E il resto della città?

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L’amministrazione comunale ha ‘tentato’ di usare il passaggio del Giro di Sicilia con tutti i lavori realizzati dalla Regione, come iniziativa dell’Ente. Hanno aiutato le immagini trasmesse dall’alto che ritraggono una Gela bella come si vorrebbe da parte di tutti. Ma ormai non è facile convincere la gente e si è alzato un coro unanime contro questo avvenimento che mette in luce le brutture che vedono solo i cittadini e non gli improvvisati amministratori. Il solito boomerang che si ritorce contro il Palazzo a fronte di un lungomare oggi ordinato: quello che i cittadini vorrebbero vedere in tutte le strade. Ecco il pensiero della consigliera di Fratelli d’Italia, Sandra Bennici:

“Il giro di Sicilia ha fatto tappa in città – scrive – Uomini e mezzi per garantire il passaggio dei ciclisti.
La città è ripulita ,il lungomare addirittura asfaltato a spese della Regione.
Una città dove regna la pulizia, il decoro e l’ ordine pubblico:
questa è la città che i gelesi vorrebbero sempre vedere e vivere.
L’ amara realtà è un altra !!
Quella di ieri la fotografia di un momento, limitato solo alle vie della città dove è passato il tour.
È sufficiente andare in giro e constatare il degrado ,l’ abbandono e non avere attenzione per la sicurezza
Inaccettabile che un arteria cosi importante come via Ettore romagnoli , via di collegamento tra il centro storico e Caposoprano (quartiere residenziale sede di diversi istituti scolastici ma soprattutto dell’Ospedale Vittorio Emanuele), in un punto strategico quale il punto di snodo per immettersi nel corso Salvatore Aldisio
Risulta transennato da settimane rendendo difficilissimo il doppio senso di circolazione.
Questa è sicuramente la città nessuno gelese vuole vivere !!!
Gela ‘cantiere aperto ‘continua a chiedersi
questa amministrazione ha un assessore ai lavori pubblici?”

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Cronaca

Retata nell’Ennese

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Retata della Polizia e della squadra mobile di Enna e del Commissariato di Leonforte, a seguito di una complessa e articolata attività di indagine diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Caltanissetta.

Numerose le persone arrestate, gravemente indiziate, a vario titolo, per associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, con l’aggravante per due di loro dell’associazione armata, e per detenzione, vendita, cessione, trasporto e consegna a terzi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, crack e marijuana. L’attività di indagine ha consentito di raccogliere gravi indizi in ordine all’esistenza di un’organizzazione a delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti, operante nel territorio di Agira e dei vicini centri di Assoro, Regalbuto, Nicosia, Gagliano Castelferrato, Nissoria e Leonforte.All’operazione ha collaborato personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile delle Questure di Catania e Agrigento, personale delle unità cinofile dell’U.P.G.S.P. della Questura di Catania e del Reparto Prevenzione Crimine di Catania.

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Cronaca

Custodia cautelare per padre violento

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Ragusa-  Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia di Modica e della Stazione di Modica hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 39enne, gravemente indiziato – allo stato degli atti e nella attuale fase del procedimento, nella quale non è stato ancora instaurato il contradditorio con l’indagato – del reato di lesioni gravi nei confronti del figlio di 5 anni.

L’uomo, fatta salva la presunzione di innocenza, si sarebbe reso responsabile delle percosse e delle violenze che hanno cagionato al bambino fratture multiple alle braccia e alle gambe, per cui sono stati necessari due delicati interventi chirurgici.Il minore, giunto al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore “Nino Baglieri” di Modica per una riferita caduta accidentale dal letto, è subito parso al personale sanitario in condizioni sanitarie critiche.

Le successive analisi a cui è stato sottoposto e le valutazioni medico-legali disposte non hanno lasciato dubbi in ordine alla chiara incompatibilità delle lesioni/fratture refertate rispetto alla versione dei fatti fornita dai genitori del bambino, motivo per cui è scattata immediatamente la procedura di codice rosa.

Informata la Procura della Repubblica di Ragusa, è stata disposta l’escussione di tutti coloro che potessero riferire circostanze utili alla ricostruzione delle varie dinamiche familiari, così da poter identificare il presunto responsabile di tali gravi lesioni.

L’insieme degli elementi raccolti sinora ha consentito di attribuire al padre, in via esclusiva, la responsabilità delle violenze subite dal bambino, provocate in due distinti episodi.

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Cronaca

Deleghe assegnate e altre congelate

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Definito il nuovo assetto della Giunta e fino almeno all’obiettivo dell’approvazione del bilancio riequilibrato non dovrebbero esserci sorprese. Il sindaco ha detto che non ci saranno altro cambiamenti. Il suo incontro di ieri con Totò Scerra aveva fatto pensare ad altro. Nella lista non figura la vicesindacatura che spetta al PD il cui gruppo, a differenza degli altri due di maggioranza non era presente all’insediamento della Morselli.In ritardo è arrivato da solo l’assessore Di Cristina.

Nei giorni scorsi i Dem avevano ritenuto prematuro il rimpastino e non hanno a questo punto ancora trovato la quadra interna per la vicesindacatura. Dagli atti non risultano assegnate la pubblica istruzione e la cultura che a questo punto restano in capo al sindaco. Insomma restano da coprire le tre deleghe più importanti tra quelle che furono assegnate a Viviana Altamore.

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